Gigafactory – 2023

La cronaca delle novità più importanti quest’anno nella manifattura di batterie e veicoli elettrici

N.B. le notizie più recenti sono in fondo alla pagina.
ULTIMO AGGIORNAMENTO (30 MAGGIO): INAUGURATA LA PRIMA GIGAFACTORY DELLA JOINT VENTURE ACC, NEL NORD DELLA FRANCIA

***** GENNAIO *****

BATTERIE // TIAMAT // Amiens (F)
Al CES di Las Vegas la francese Tiamat conferma l’obiettivo di produzione su scala industriale, dopo aver iniziato dalla sua creazione nel 2017 a costruire celle basate sulla tecnologia agli ioni di sodio, molto prima che diventasse di moda. Questo spin-off del CNRS, equivalente transalpino del nostro CNR, adesso mira a creare entro il 2025, in Picardia e probabilmente ad Amiens la sua prima unità produttiva su larga scala. L’azienda conferma piani che mirano a una crescita graduale nel settore emergente del sodio non le sarà necessaria una capacità da Gigafactory per puntare a una quota sostanziale. Dopo una prima tranche da 1 GWh, la capacità complessiva dovrebbe raggiungere i 5 GWh. Il ramp-up a lungo termine potrà creare fino a mille posti di lavoro, secondo il presidente Hervé Beuffe (rispetto all’attuale ventina di unità). Per realizzare il progetto l’azienda mira a completare entro l’anno un finanziamento di peso molto diverso rispetto ai due precedenti round del 2018 e 2021 dall’importo complessivo di €5 milioni. Questa volta intende mobilitare non meno di €100 milioni, di cui €50 milioni di capitale proprio. Metà di questa quota, cioè €25 milioni, potrebbe provenire da aziende operanti a monte e a valle del settore, sia operatori del settore chimico che partner commerciali; pertanto nell’elenco dovrebbe figurare anche Plastic Omnium, gruppo francese della fornitura automotive.

BATTERIE // ELINOR BATTERIES // Eiktyr (N)
Fondata dalla società di investimento Valinor, Elinor Batteries ha iniziato a lavorare ai suoi piani per una Gigafactory nell’Orkland, un’area della Norvegia centrale. La fabbrica di batterie sarà costruita sul sito industriale green di Eiktyr. Al fine di limitare i rischi finanziari e tecnologici sarà sviluppato in moduli, peraltro con un investimento iniziale fino a €1 miliardo. Con il completamento della prima parte, la produzione dovrebbe iniziare nel secondo trimestre del 2026. Elinor vuole completare la fase di costruzione di altri due moduli entro il 2030. l’avvio di Elinor Batteries appare uno degli effetti positivi alla strategia dell’esecutivo scandinavo per la creazione di una catena del valore completa nel settore definita la scorsa estate. È Terje Andersen il CEO di Elinor Batteries e si porta dietro l’esperienza della messa in moto con l’altra società norvegese Morrow Batteries. Per Andersen non esiste altro posto al mondo più adatto alla produzione di batterie sostenibili della Norvegia centrale: la regione ha un ampio accesso all’energia da fonti rinnovabili più economica d’Europa. Un altro vantaggio è la sua vicinanza a Trondheim: a soli 30 minuti di auto, la capitale tecnologica offre accesso a poli di ricerca e sviluppo e un ampio mercato del lavoro. Con le sue celle LFP a base ferrosa, Elinor si rivolgerà inizialmente al mercato dell’accumulo di energia stazionario e delle applicazioni navali: ma la crescente quota di veicoli spinti da questa tecnologia lascia aperta la porta a vederli anche nella mobilità leggera.

BATTERIE // FORD-LG ENERGY SOLUTION-KOC // Ankara (TR)
La Gigafactory di celle che a partire dal 2025 vicino ad Ankara fornirà i furgoni elettrici Transit e altri modelli europei Ford, vedrà alternarsi la società coreana partner: LG Energy Solution subentra a SK On, candidata iniziale dell’operazione. Quest’ultima ha deciso di concentrarsi sul partenariato americano Blue Oval SK e sui propri impianti europei e quindi Ford, uno dei tre partner del progetto con la turca KOC Holding, lavorerà in Asia Minore con LG Energy Solution, secondo produttore mondiale di celle per veicoli elettrici. Il memorandum di intesa sarà firmato solo il 21 febbraio, e la Gigafactory turca richiederà robusti investimenti iniziali per $3,2 miliardi, in un impianto che dal 2025 dovrà produrre con capacità annuale fino a 25 GWh (che in futuro potrà spingersi fino a 45). La situazione aziendale in questo momento appare più rosea per LG che per SK, consentendole di subentrare nel progetto con Ford e KOC: nel 2022 ha registrato conti record con un utile operativo salito del 57,9% a 1,2 trilioni di won ($0,96 miliardi) con vendite in aumento del 43,4% a 25,6 trilioni di won. Oltre al partenariato con General Motors che ha già iniziato a produrre le celle Ultium, la società sudcoreana è fornitore di altri gruppi come Hyundai, Honda, Renault, Stellantis e secondo indiscrezioni sarebbe in trattative anche con Toyota Motor Corp. per un accordo di fornitura di celle pouch per il mercato nordamericano.

AUTO // GENERAL MOTORS // Ramos Arizpe (MEX)
General Motors vuole produrre esclusivamente modelli elettrici nel suo stabilimento di Ramos Arizpe, in Messico, dal 2024 in poi. A rivelarlo non è il gruppo di Detroit ma il ministero dell’Economia messicano dopo un incontro dei suoi vertici coi rappresentanti nordamericani. Secondo un tweet ufficiale del dicastero messicano è quello che hanno detto i rappresentanti dell’azienda diretta da Mary Barra all’incontro col ministro dell’Economia Raquel Buenrostro. Si prevede che la trasformazione creerà 5.000 posti di lavoro, sulla scia dell’aggiornamento che General Motors aveva iniziato nel 2022 per convertire lo stabilimento di Ramos Arizpe alla produzione di veicoli al 100% elettrici. Quando la conversione è iniziata si riteneva ancora che la produzione di auto termiche sarebbe continuata nella parte vecchia della fabbrica. In futuro GM costruirà i modelli elettrici Chevrolet Blazer EV ed Equinox EV in questo stabilimento messicano; secondo il sito Web specializzato GM Authority in quello stabilimento potrebbe essere ospitata la linea del modello Honda Prologue, il frutto della joint venture nippo-americana sarà basato sulla piattaforma Ultium di GM. I modelli a combustione interna (almeno la versione termica dell’Equinox) potrebbero continuare a contare sulla linea di produzione dello stabilimento GM a San Luis Potosi, area in cui oltre a GM lavora anche BMW.

BATTERIE // SAMSUNG SDI // Göd (H)
L’espansione dei piani di Samsung SDI prevede di costruire una nuova fabbrica di batterie in Ungheria; un’altra, più esattamente, perché questa dovrebbe, secondo la stampa finanziaria coreana, fornire appositamente celle cilindriche a BMW. I nuovi modelli della Neue Klasse in arrivo, sulla scia del prototipo visto al CES 2023, nasceranno inizialmente a Debrecen e Samsung SDI gliele vuole fornire da Göd, vicino alle due fabbriche di celle esistenti. Finora sono stati confermati come fornitori di batterie della generazione tedesca in uscita nel 2025 CATL, Eve Energy ed Envision AESC, rispettivamente come fornitori di celle cilindriche per Europa e Cina le prime due e Stati Uniti la terza. Samsung SDI fornisce già da molti anni a BMW celle prismatiche incluso per gli attuali modelli completamente elettrici I4, IX ed I7, ma non è stata ancora ufficialmente confermata come fornitore anche per la Neue Klasse. A settembre la casa di Monaco di Baviera ha annunciato ufficialmente che le batterie per la seconda metà degli Anni ’20 sarebbero state prodotte da tre partner in un totale di sei stabilimenti. CATL peraltro nell’estate 2022 quando ha annunciato la costruzione di una Gigafactory da 100 GWh proprio a Debrecen, in Ungheria aveva svelato come suo primo cliente Mercedes-Benz, anche se la contiguità aveva fatto dedurre che BMW sarà rifornita dalla fabbrica. Anche Eve Energy si è interessata a Debrecen: la scorsa primavera aveva firmato una lettera di intenti non vincolante col governo locale per acquisire 45 ettari a uso industriale, a quello non hanno però fatto seguito altri passi.

BATTERIE // PROTERRA // Greer (USA)
Il 12 gennaio Proterra, pioniere americano nel campo degli autobus completamente elettrici, annuncia che l’azienda ha prodotto la sua prima batteria Proterra Powered EV nel sito battezzato Powered 1 aperto a Greer, nella Carolina del Sud. Proterra prevede di iniziare le consegne ai clienti dalla nuova fabbrica di batterie nel primo trimestre. Inoltre Powered 1 ha avviato la produzione di trasmissioni e altri sistemi ausiliari incorporati in veicoli elettrici medi e pesanti e attrezzature, come le scatole di derivazione ad alta tensione. Il CEO Gareth Joyce ritiene che si tratti del più grande impianto di produzione di batterie negli Stati Uniti dedicato esclusivamente ai veicoli commerciali elettrici. Dopo una settimana l’azienda conferma che avvicinare la produzione di batterie ai suoi clienti sulla costa orientale e in Europa, e alle proprie operazioni di produzione di autobus elettrici Proterra Transit a Greenville, sempre nella Carolina del Sud, ha ripercussioni sulla produzione in California. Per combinare la produzione di autobus elettrici e batterie in Carolina del Sud e ridurre i costi Proterra esce dalla sua struttura City of Industry in California, con un impatto su circa 300 membri dell’organico nel corso del 2023.

BATTERIE // LG ENERGY SOLUTION-HONDA // Jeffersonville (USA)
A distanza di quasi un anno dalle prime indiscrezioni in proposito il 13 gennaio LG Energy Solution e Honda Motor annunciano la costituzione formale della joint venture che produrrà celle agli ioni di litio per veicoli elettrici a marchio Honda e Acura. La società in cui coreani detengono il 51% e il restante 49% ai giapponesi inizierà la costruzione di un nuovo impianto di batterie in Ohio all’inizio di quest’anno con l’obiettivo di completarlo entro fine 2024 e avviare la produzione commerciale di celle avanzate entro la fine del 2025. L’impianto mira ad avere una capacità produttiva annua di circa 40GWh. Tutte le batterie prodotte dalla nuova azienda saranno fornite esclusivamente agli stabilimenti Honda in Nord America per alimentare modelli completamente elettrici venduti nella regione. Il nuovo impianto sarà situato circa 40 miglia a sud-ovest di Columbus nella contea di Fayette, vicino a Jeffersonville. LG ed Honda si sono impegnate a investire $3,5 miliardi per creare 2.200 posti di lavoro avviando e sviluppando la nuova Gigafactory. L’investimento complessivo delle società relativo alla nuova joint venture dovrebbe raggiungere i $4,4 miliardi.

BATTERIE // TESLA // Spark (USA)
Tesla pubblica un post il 24 gennaio nel quale conferma un investimento da $3,6 miliardi per la prima di tutte le Gigafactory, che sorge a Spark, vicino a Reno, poche ore dopo che il governatore dello stato del Nevada aveva anticipato la novità. La nota della casa di Elon Musk tuttavia lascia qualche dettaglio non trascurabile da precisare. Tesla sostiente di aver già investito $6,2 miliardi in Nevada e assunto 11.000 dipendenti, escluso indotto e settore delle costruzioni collegato. Finora la fabbrica in collaborazione con Panasonic ha prodotto 7,3 miliardi di celle cilindriche per una capacità annua che ha superato i 37 GWh. I pacchi batteria usciti dalle linee sono stati 1,5 milioni e 3,6 milioni le unità di azionamento, oltre a 1 milione di moduli energetici (per oltre 14 GWh totali). Il piano Tesla stilato nel lontano 2014 prevedeva $3,5 miliardi scommessi su una fabbrica che avrebbe dovuto produrre 35 GWh di celle l’anno con un organico di 6.500 persone. Gli ulteriori investimenti continueranno a far crescere Gigafactory Nevada, aggiungendo 3.000 nuovi persone all’organico e due nuove fabbriche. L’attuale Gigafactory, completata circa al 60% se si confrontano i rendering con lo stato attuale dell’edificio, potrebbe ospitare quei due nuovi poli produttivi, uno relativo alla fabbrica di celle cilindriche tipo 4680 presentate al ben noto Battery Day da Musk e Drew Baglino con un capacità di 100 GWh sufficienti per 2 milioni di veicoli passeggeri l’anno, l’altro per ospitare la prima linea di montaggio ad alti volumi del veicolo commerciale Semi, le cui primissime consegne sono avvenute poche settimane prima. Le celle 4680 finora sono state prodotte in piccoli numeri da Tesla tra California e Texas, e si presume che questa nuova fabbrica sia mantenuta la collaborazione con Panasonic, che procede però a uno sviluppo di questo prodotto anche separatamente da Tesla. Se effettivamente la capacità attuale si sommerà a quella del nuovo polo Spark dovrebbe aggiudicarsi con relativa facilità il ruolo globale di Gigafactory numero uno, a quota 137 GWh.

Un’immagine della Gigafactory in Nevada che Elon Musk intende portare al primato globale di capacità di produzione di celle per veicoli elettrici (credito immagine: blog Tesla Inc.)

***** FEBBRAIO *****

AUTO // BMW // San Luis Potosì (MEX)
Il gruppo BMW investirà €800 milioni a San Luis Potosi per produrre in futuro i veicoli della gamma Neue Klasse e i loro pacchi batterie di nuova generazione. L’espansione è destinata ad aggiungere circa 1.000 nuovi posti di lavoro all’organico nella fabbrica del Messico. Oltre la metà dei fondi da investire (€500 milioni) saranno destinati al polo di assemblaggio delle batterie nell’attuale stabilimento, ha affermato BMW, e vi lavoreranno circa 500 dipendenti in più rispetto all’attuale organico. Coi restanti €300 milioni saranno adeguati e ampliati la carrozzeria e costruita una nuova catena di montaggio per installare i pacchi batteria. I primi lavori partiranno all’inizio del 2024, la produzione all’inizio del 2027. L’annuncio segue altre importanti recenti decisioni della casa bavarese tra cui un investimento di $1,7 miliardi negli Stati Uniti e un altro di €2 miliardi per costruire una fabbrica di veicoli elettrici e delle loro batterie in Ungheria, a Debrecen, impianto presentato come il primo BMW ad impatto zero.

AUTO // Mahindra // Zaheerabad (IND)
Il 9 febbraio il gruppo auto indiano Mahindra and Mahindra Ltd afferma che investirà 10 miliardi di rupie ($121 milioni) per creare un polo produttivo nello stato meridionale del Telangana in cui costruire veicoli elettrici a tre e a quattro ruote. L’investimento sarà effettuato nell’arco di otto anni nello stabilimento di Zaheerabad della società per sviluppare la gamma dedicata alle attività di mobilità dell’ultimo miglio, sia merci sia per passeggeri, riferisce una dichiarazione obbligatoria prevista dalla normativa per le aziende quotate. La società ha firmato un accordo col governo del Telangana per avere le approvazioni che occorrono per espandere l’impianto. Mahindra intensifica gli investimenti per rafforzare la sua capacità nel settore mentre l’esecutivo indiano mira ad aumentare la quota di veicoli elettrici entro fine decennio. A dicembre 2022 la società aveva svelato piani per investire 100 miliardi di rupie per creare un impianto di produzione di veicoli elettrici vicino alla città occidentale di Pune, sfidando la rivale Tata Motors che oggi domina il mercato nazionale dei veicoli elettrici.

BATTERIE // Ford // Marshall (USA)
Ford costruirà a Marshall, in Michigan, una nuova fabbrica di celle con 35 GWh di capacità annua per i suoi veicoli elettrici (per equipaggiare una media di 400.000 unità l’anno) investendo $3,5 miliardi nell’impianto chiamato BlueOval Battery Park Michigan, la cui proprietà sarà interamente controllata da Dearborn. La produzione iniziale dovrebbe partire nel 2026 e creare 2.500 posti di lavoro. Ford ha confermato che collaborerà con CATL, il più grande gruppo delle batterie al mondo, perché lì saranno prodotte batterie con chimica a base ferrosa LFP in cui i cinesi hanno rilevanti competenze e valida proprietà intellettuale. Al contrario di quanto avvenuto con la collaborazione in corso coi coreani di SK On la delicatezza di un rapporto di alto profilo con un nome ingombrante dell’economia cinese ha sconsigliato Ford da ripetere una joint venture paritaria. Le istituzioni locali e federali favoriranno l’investimento con importanti sussidi, inoltre, Ford ha richiesto una riduzione per 15 anni di alcune tasse di proprietà. Il piano si inserisce nello sforzo di ristrutturare i costi a 360 gradi dopo i conti recenti Ford non soddisfacenti. I manager dell’Ovale Blu prevedono che il nuovo impianto possa influire sui costi per i consumatori riducendo i prezzi dei veicoli, sebbene non intendano ancora anticiparne i dettagli.

AUTO // JAGUAR LAND ROVER // Bologna (I)
Jaguar Land Rover, in collaborazione con Nvidia e la sua filiale italiana, lancia un nuovo Engineering Hub, che ne affiancherà altri due a Madrid e Monaco di Baviera. Il team di ingegneri (con molte candidature aperte) lavorerà sui sistemi di assistenza alla guida e svilupperà tecnologie di guida autonoma di prossima generazione nel campo dell’intelligenza artificiale. Il nuovo Engineering Hub in Italia, teoricamente a Bologna ma fortemente basato sul remote working, fa parte della strategia “Reimagine” di Jaguar Land Rover. Il gruppo britannico e Nvidia hanno già creato una rete di divisioni progettuali digitali nel Regno Unito, nella Repubblica d’Irlanda, in Ungheria, in Spagna, in Germania, in Cina e in Nord America. Oltre 150 posti di lavoro saranno attivi (circa 50 nello Stivale) tra Italia, Spagna e Germania, che si aggiungono ai 300 già assunti negli altri paesi. Come sottolinea la nota ricercando questi talenti Jaguar Land Rover non è “UK centric”: le nuove risorse vengono ricercate e portate a bordo da realtà diversificate. Dal 2025, tutti i nuovi modelli Jaguar e Land Rover saranno basati su una piattaforma software-defined che offrirà un’ampia gamma di sistemi automatizzati di sicurezza attiva, per la guida e i parcheggi.

AUTO // OLA ELECTRIC // Tamil Nadu (IND)
 Ola Electric investirà l’equivalente di $920 milioni nello stato indiano meridionale del Tamil Nadu per produrre auto elettriche e le loro batterie, conferma una nota del governo statale, attraverso le controllate Ola Electric Technologies e Ola Cell Technologies, su impulso della crescente domanda di veicoli elettrici in India, agevolati da norme e incentivi voluti dall’esecutivo di Nuova Dehli. Ola, startup fin qui nota soprattutto nel settore della mobilità condivisa nella quale aveva ottenuto appoggio dalla giapponese SoftBank, prevede di produrre annualmente 140.000 auto e assumere oltre 3.000 lavoratori. Ola produce già nel Tamil Nadu, in quella che è una delle più grandi fabbriche di motocicli a zero emissioni locali del pianeta. A settembre, Ola aveva confermato l’intenzione di espandersi in America Latina, ASEAN e paesi dell’Unione Europea dopo essere entrato prima nel vicino Nepal.

AUTO // SEAT // Martorell (E)
Per annunciare l’avvio della trasformazione radicale che porterà a far nascere proprio lì Small BEV, SEAT ha scelto il 30° anniversario del sito di Martorell, aperto nel 1993. Investendo €3 miliardi per garantire che le piccole auto elettriche possano essere prodotte in Catalogna dal 2025, lo stabilimento sarà trasformato e i dipendenti formati: la produzione iniziale di compatte e citycar completamente elettriche dovrebbe riguardare i marchi Volkswagen e Cupra. A seguire dovrebbe nascere sulla costa del Mediterraneo anche una Skoda al 100% elettrica. Per mettere a punto la produzione di veicoli elettrici per i vari marchi del gruppo tedesco, SEAT ha elaborato un piano strategico che comprende cinque pilastri principali. Al capitolo “persone e organizzazione” è prevista una ulteriore formazione del personale, a quello “elettrificazione e prodotto” trova posto lo sviluppo dei veicoli classificati come “Small BEV” per conto del gruppo Volkswagen. Gli altri pilastri sono “End-to-End Production”, “Digitalization” e “Sustainability”.

AUTO // Hyundai-Genesis // Alabama (USA)
Hyundai Motor Group ha avviato la produzione di veicoli elettrici puri negli Stati Uniti. Hyundai Motor Manufacturing Alabama ha completato il 21 febbraio la sua prima Electrified GV70, che è diventata la prima auto della divisione premium Genesis prodotta al di fuori della Corea del Sud. Il gruppo sta ampliando le linee di produzione di veicoli elettrici nei suoi stabilimenti già esistenti negli Stati Uniti, sulla scia di buona domanda locale. Inoltre l’approvazione il 16 agosto 2022 della legge protezionistica IRA ha limitato i sussidi statunitensi ai veicoli elettrici assemblati negli Stati Uniti (o nei vicini Canada e Messico), con norme della misura che prevedono incentivi solo per le autovetture con un prezzo pari o inferiore a $55.000 dollari per le auto e per SUV, truck e furgoni con un prezzo pari o inferiore a $80.000. GV70 Electrified è stato classificato come SUV e il suo prezzo locale al momento dell’inizio della produzione era compreso tra $65.850 e $72.650. Il gruppo asiatico sta costruendo un impianto per veicoli al 100% elettrici in Georgia con il traguardo di aprirlo nel 2025. Allo stesso tempo, sta aumentando la produzione di veicoli elettrici negli impianti esistenti, come menzionato sopra. Kia prevede di avviare la produzione di EV6 ed EV9 negli Stati Uniti il prossimo anno.

***** MARZO *****

BATTERIE // Mercedes-Benz // Kuppenheim (D)
Il gruppo Mercedes-Benz il 3 marzo posa la prima pietra per il suo impianto-pilota per il riciclo delle batterie con sede a Kuppenheim, deliberato due anni fa. La prima fase operativa dell’impianto riguarda lo stadio della triturazione e separazione meccanica: dovrebbe iniziare a operare entro fine anno. I colloqui con le istituzioni pubbliche per una sua ulteriore espansione sono ancora in corso e definiti dalla casa di Stoccarda come promettenti. Si prevede di integrare lo smontaggio meccanico con il recupero via tecnologia idrometallurgica fra pochi mesi, il che consentirebbe a Mercedes di realizzare a Kuppenheim un numero maggiore di fasi del riciclo in loco, fino all’estrazione dei metalli critici per le celle dei veicoli elettrici. La fase idrometallurgica farebbe di Kuppenheim un polo più integrato rispetto ad esempio a quello Volkswagen a Salzgitter, che la delega a partner specializzati esterni, mentre la stella a tre punte intende arrivare a far da sola. L’investimento richiesto è per un importo che Mercedes non ha voluto specificare; questa fabbrica all’insegna dell’economia circolare è finanziata anche dal ministero federale per gli Affari Economici e la Protezione del Clima come parte di un progetto denominato “LiBinfinity” a cui aderiscono anche altri partner come Primobius, SMS Group e vari atenei, per definire processi idrometallurgici in grado di raggiungere un tasso di recupero del 96%. Al sito di Kuppenheim è stata attribuita una capacità annua di 2.500 tonnellate. Sulla base delle conoscenze acquisite dall’impianto-pilota, i volumi di produzione dovrebbero aumentare a medio-lungo termine. Inizialmente lì Mercedes vuole riciclare batterie dei prototipi e veicoli pre-serie, nonché scarti di lavorazione che contengono materiali critici.

AUTO // SCOUT // Columbia (USA)
Scout Motors, società indipendente del gruppo Volkswagen ha scelto il suo primo sito produttivo vicino a Columbia, nella Carolina del Sud, dove costruirà pickup e SUV elettrici che si rifaranno ai rustici veicoli prodotti tra 1960 e 1980. L’investimento di $2 miliardi può potenzialmente creare 4.000 o più posti di lavoro permanenti: a pieno regime, più di 200.000 veicoli Scout possono essere prodotti ogni anno presso la struttura. In passato voci sostenevano che questa divisione nordamericana Volkswagen potesse affidarsi a fornitori esterni come Magna o Foxconn. La posizione strategica della fabbrica consentirà a Scout di accedere alle principali autostrade, ai porti di Charleston e Savannah e a università specializzate sull’ingegneria automobilistica. La posa della prima pietra è prevista per la metà del 2023 e la produzione dovrebbe iniziare entro fine 2026. I veicoli Scout saranno costruiti su una piattaforma completamente elettrica di nuova concezione con progettazione focalizzata su attributi quali altezza da terra, angoli di attacco, assali robusti, capacità di carico utile, autonomia completamente elettrica e nuove funzionalità digitali. La Carolina del Sud ha già oltre 500 aziende legate al settore automobilistico e 75.000 dipendenti del settore automobilistico ed è il numero 1 negli Stati Uniti per esportazione di veicoli passeggeri (grazie a BMW).

BATTERIE // AMPRIUS // Brighton (USA)
Amprius a meno di un semestre dalla quotazione in borsa mediante fusione inversa con la società-veicolo Kensington Capital Acquisition Corp. conferma di aver firmato una lettera di intenti per una struttura a Brighton, nel Colorado. La nuova fabbrica dovrebbe essere operativa entro il 2025 e sarà costruita per stadi, a partire da una capacità di 500 MWh iniziali e con un potenziale previsto fino a 5 GWh all’interno dell’area industriale prescelta. Amprius propone anodi che invece che in grafite sono costruiti con silicio al 100% aumentando la capacità della cella in misura considerevole. Finora la sua minimale capacità produttiva di 250 kWh Amprius le permetteva di vendere a clienti come Pentagono ed Airbus, che ha scelto queste celle con fattore-forma pouch per equipaggiare il sistema aereo privo di pilota Zephyr. Amprius sta ora affinando la tecnologia proprietaria per renderla di più ampia commerciabilità e quindi per snellire il peso processo di deposizione dei nanofili di silicio collabora con Centrotherm, un’azienda specializzata nella manifattura di prodotti fotovoltaici in grado di aiutarla a far scalare i processi verso elevati volumi. La fase iniziale da 500 MWh sarà finanziata in parte dalla sovvenzione di condivisione dei costi di $50 milioni selezionata per la negoziazione dell’aggiudicazione nell’ottobre 2022 dall’Office of Manufacturing and Energy Supply Chains (MESC) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.

AUTO // STELLANTIS // Cassino (I)
Un nota ufficiale diffusa il 9 marzo contiene una ottima notizia per lo stabilimento Stellantis Italia di Cassino, dove attualmente vengono prodotti veicoli dei marchi premium del gruppo euro-americano. L’impianto laziale estenderà la propria attività alla produzione di modelli basati sulla piattaforma flessibile per veicoli elettrici STLA Large. Il dettaglio dei modelli sarà condiviso in una fase successiva. Cassino è il secondo polo produttivo globale, dopo il Windsor Assembly Plant in Canada, per il quale è stato pubblicamente confermato che “convolerà a nozze” con la nuova piattaforma STLA Large, una delle quattro piattaforme flessibili annunciate ad aprile 2021, con la fusione PSA/FCA ancora fresca, e su cui si fonda il piano di elettrificazione Dare Forward 2030 Stellantis. Le altre sono appunto STLA Medium, STLA Small STLA Frame per i pickup e si differenziano oltre che col prodotto abbinato anche per l’autonomia massima raggiungibile dai pacchi batterie dedicati. La piattaforma di Cassino nasce per offrire un’autonomia fino a 800 chilometri in abbinamento con i moduli di propulsione elettrica (EDM) e i pacchi batteria modulari di Stellantis. Stellantis prevede di investire, entro il 2025, oltre €30 miliardi nell’elettrificazione e nella realizzazione del software necessario alla produzione di veicoli BEV in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, non ultima una capacità di ricarica rapida ai vertici della categoria.

BATTERIE // VOLKSWAGEN – POWERCO // St. Thomas (CDN)
Il 13 marzo Volkswagen comunica di aver scelto il Canada per costruire il suo primo impianto di batterie per veicoli elettrici al di fuori dei 6 già previsti in Europa dalla divisione specializzata PowerCo. Il polo sorgerà a St. Thomas, nella provincia dell’Ontario, e dovrebbe iniziare la produzione nel 2027. Circa un mese dopo l’azienda ne conferma anche la capacità: ben 90 GWh al completamento del sito da 150 ettari, con €4,8 miliardi investiti fino al 2030 in una impresa che creerà fino a 3.000 posti diretti. La decisione di localizzare la struttura in Canada, aiuterà il gruppo di Wolfsburg a tenere bassa l’impronta di emissioni grazie alla filiera corta di numerose materie prime necessarie alle celle e all’abbondanza locale di energia idroelettrica, oltre ad accedere ai generosi sgravi fiscali offerti sia in Canada sia negli Stati Uniti e abilitare i veicoli mossi da queste batterie per i sussidi, come parte dell’Inflation Reduction Act approvato ad agosto 2022, e che equipara la produzione canadese e messicana a quella a stelle e strisce. St. Thomas sarà il terzo impianto della mappa delle batterie interamente di proprietà Volkswagen dopo Germania (Salzgitter) e Spagna (Sagunto); un altro è in Svezia col partner Northvolt. Il ministro dell’Industria canadese Francois-Philippe Champagne ha definito “un gol” per la nazione della foglia d’acero l’investimento tedesco, il più grande singolo nella storia dell’industria auto in Canada.

Thomas Schmall e altri manager del gruppo Volkswagen con il sovrano spagnolo Felipe VI e il sindaco di Sagunto Darío Moreno durante la cerimonia di inaugurazione della fabbica di batterie nella Comunitat Valenciana il 17 marzo 2023 (credito foto: ufficio stampa Volkswagen AG)

AUTO // D-HUB // Barcellona (E)
Il 13 marzo QEV Technologies e Btech, che guidano il progetto Decarbonisation Hub firmano il contratto insieme al loro partner Goodman e ricevono le chiavi del terreno Zona Franca a Barcellona dove non molti anni fa era insediata Nissan. QEV Technologies, Btech e Goodman sono ora responsabili della sicurezza, manutenzione e gestione del territorio, nonché di aggiornamento della fabbrica. D-Hub, sostenuta anche dalla Generalitat catalana, ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per cercare modi per aumentare le assunzioni nel 2023 e nel 2024, garantendo così il trasferimento dell’ex-forza lavoro Nissan nel più breve tempo possibile. Con un investimento previsto di €300 milioni durante i primi tre anni di attività, per QEV Tech e Btech l’Hub Factory sarà fulcro della produzione di veicoli sostenibili al 100%. L’Hub gestirà oltre 260.000 metri quadrati in Zona Franca e 70.000 a Montcada i Reixac; prevede di avviare la produzione in Zona Franca all’inizio del 2024 e raggiungere le 60.000 unità entro il 2026. Dal 2024 due saranno i progetti chiave: la produzione di ZEROID, marchio di QEV Technologies, una flotta di veicoli al 100% elettrici, e il rilancio del marchio EBRO con la conversione del pickup Navara NV-200 in elettrico da parte di Btech. QEV Technologies centralizzerà la sua produzione presso l’Hub Factory, dove produrrà tre diversi modelli di furgoni elettrici, camion per le consegne e piattaforme elettriche, autobus a idrogeno e camion pesanti. La società ha recentemente chiuso un accordo in Messico con Grupo Bimbo, con un ordine per 1.500 furgoni elettrici. Con questo e altri ordini già effettuati, QEV Tech inizia il processo di reindustrializzazione con un fatturato assicurato di oltre €100 milioni nel 2023. L’azienda manterrà anche le sue strutture a Montmeló, vicino alla pista di Formula 1 che continuerà ad ospitare il suo reparto corse.

BATTERIE // VOLKSWAGEN – POWERCO // Sagunto (E)
Si scomoda anche il sovrano di Spagna per l’avvio della costruzione della prima Gigafactory di celle iberica a Sagunto, nella regione mediterranea di Valencia. È il secondo cantiere avviato dalla controllata Volkswagen PowerCo dopo quello nella tedesca Salzgitter, avviato nell’estate 2022. Un passo significativo in una settimana in cui il gruppo di Wolfsburg conferma anche di tenere in considerazione di detenere quote nei gruppi estrattivi di materie prime delle batterie. Confermati i dati chiave del progetto, con inizio dei lavori effettivi nelle prossime settimane e a regime la capacità produttiva annua di “celle unitarie”, con fattore-forma prismatico sarà di 40 GWh per un sito che creerà oltre 3.000 posti di lavoro diretti quando la produzione inizierà nel 2026. Per l’occasione Volkswagen ha anche accennato per la prima volta alla possibilità per questo impianto di produzione di essere ampliato a 60 GWh in un non meglio precisato futuro e che verrebbero creati fino a 30.000 posti di lavoro indiretti presso fornitori e partner in Spagna. La fabbrica di Sagunto sorgerà su un’area di circa 130 ettari; insieme al parco-fornitori pianificato, che sarà costruito parallelamente alla fabbrica PowerCo, l’area ammonta a 200 ettari. La divisione diretta da Frank Blome intende utilizzare l’elettricità del sole e del vento per fornire energia alla fabbrica e vicino allo stabilimento è in costruzione un parco solare da 250 ettari. Volkswagen ha affermato inoltre che il ciclo delle materie prime sarà chiuso direttamente presso il polo industriale in futuro, che prevederà quindi capacità per riciclo e trattamento in loco. La produzione spagnola di celle fa parte di un investimento di €10 miliardi da parte del gruppo tedesco e altri partner in Spagna, che hanno però il sostegno di sussidi governativi col piano nazionale PERTE analogo all’italiano PNRR.

AUTO // FORD // Stanton (USA)
Ford conferma che il futuro pickup elettrico della Serie F di prossima generazione, l’erede dell’attuale F-150 Lightning, nascerà nel mega-campus da $5,6 miliardi in costruzione nel Tennessee occidentale, a Stanton. La casa di Dearborn ha rivelato che il primo prodotto nato in quella che chiama BlueOval City avrà il nome in codice “Progetto T3”. Mettendo in evidenza i progressi della costruzione che porteranno all’apertura nel 2025, Ford ha anche rivelato che a regime l’impianto sarà in grado di produrre circa 500.000 pickup elettrici l’anno. Ford non ha ancora fornito dettagli sul camion che verrà assemblato lì e il nuovo truck è in fase di sviluppo parallelamente alla costruzione dell’impianto che, secondo Ford, promette efficienze di produzione. La linea di assemblaggio, ad esempio, ha impronta ridotto del 30% rispetto alle tradizionali, ma capacità produttiva superiore. Lisa Drake, vicepresidente dell’engineering dei veicoli elettrici di Ford, ha dichiarato in un’intervista che il truck sarà il secondo prodotto nella gamma di veicoli elettrici di nuova generazione. La casa auto punta a un margine dell’8% sulla sua divisione di veicoli elettrici (Ford Model E) entro il 2026, anche se agli investitori è stata appena rivelata una perdita di $2,1 miliardi, in gran parte per investimenti come in Tennessee, dove il campus sorge per la parte batterie (con chimica NMC) col partner coreano SK On. Il polo prevede circa 6.000 posti di lavoro e per assicurarsi di non avere posti vacanti Ford ha annunciato che sta lanciando un programma chiamato BlueOval Learning.

BATTERIE // LG ENERGY SOLUTION // Queen Creek (USA)
Il 24 marzo LG Energy Solution conferma che investirà circa $5,5 miliardi per costruire un complesso di produzione di celle a Queen Creek, in Arizona. Il complesso sarà composto da due impianti di produzione: uno per celle cilindriche 2170 per veicoli elettrici e un altro per batterie pouch al litio ferro fosfato (LFP) per sistemi di accumulo di energia; nel recente passato la casa asiatica e i suoi rivali coreani hanno confermato l’interesse per la chimica a base ferrosa, sebbene nessun modello auto sia già stato finora fornito da queste celle. L’iniziativa segna il più grande investimento singolo finora per un impianto di produzione di batterie autonomo in Nord America; è anche più di quattro volte l’importo inizialmente annunciato dalla società lo scorso anno ($1,3 miliardi) per la produzione di celle cilindriche nello stesso luogo, impegno che però era anche stato in forse prima che si mettesse in moto la valanga dei sussidi di Washington alle imprese green. Sul totale, LG Energy Solution prevede di investire $3,2 miliardi nella costruzione di un impianto di produzione di batterie cilindriche con una capacità di 27 GWh e in un impianto di batterie pouch LFP con una capacità di 16 GWh. Entrambe le strutture, per totali 43 GWh, prevedono di aprire i cantieri quest’anno. Col nuovo sito di produzione nell’America sud-occidentale, la casa aumenterà la sua capacità produttiva nei principali segmenti di prodotto, svilupperà partnership più coese coi clienti nei settori EV ed ESS e ridurrà i costi logistici. Il nuovo impianto mira ad avviare la produzione di massa di celle 2170 nel 2025 e delle celle per il mercato dell’accumulo stazionario nel 2026.

AUTO // STELLANTIS // Mangualde (P)
Il 31 marzo Stellantis annuncia il programma di produrre veicoli elettrici in Portogallo: da inizio 2025, il polo industriale di Mangualde sarà il primo impianto di assemblaggio lusitano a costruire furgoni elettrici a batteria per i marchi Citroën, Fiat, Opel e Peugeot su scala commerciale. Nello specifico, usciranno dalla linea Citroën ë-Berlingo, Fiat e-Doblò, Opel Combo-e e Peugeot e-Partner. La società costruirà nello stabilimento una versione per passeggeri e una versione commerciale leggera. “Siamo orgogliosi di annunciare che Mangualde entrerà in una nuova era con la produzione di grandi serie di furgoni elettrici a batteria in Portogallo per fornire soluzioni indispensabili per i nostri clienti business”, ha commentato per l’occasione Carlos Tavares, il CEO portoghese del gruppo euro-americano che per l’occasione giocava in casa. Lo stabilimento disporrà anche di una propria linea di assemblaggio di batterie. Se il costruttore non dichiara la futura capacità annuale, un comunicato stampa del governo portoghese menziona 50.000 veicoli l’anno e la creazione di 450 posti di lavoro. La trasformazione dello stabilimento fa parte del progetto “GreenAuto” co-avviato da Stellantis Mangualde, sostenuto da un consorzio di 37 partner del mondo imprenditoriale e accademico e si stima che abbia un volume di investimento di €119 milioni: questo progetto, avviato nell’ottobre 2021, dovrebbe concludersi entro la fine del 2025/26. Il governo portoghese sostiene l’iniziativa con €59,8 milioni dal suo programma equivalente all’italiano PNRR.

***** APRILE *****

AUTO // KIA // Hwaseong (SK)
A pochi giorni dall’aggiornamento del Plan S della marca Kia e nel quadro di investimenti del gruppo coreano Hyundai Motor Group per $ 18,1 miliardi) per accrescere la produzione nazionale di veicoli elettrici entro il 2030 l’11 aprile viene inaugurata la prima fabbrica auto nazionale che il gruppo costruisce in 29 anni. Il governo coreano svolgerà un ruolo importante nell’aiutare a guidare l’innovazione nel settore della mobilità globale, ha dichiarato il presidente Yoon Suk Yeol nelle sue congratulazioni durante la cerimonia tenutasi a Hwaseong, nella provincia di Gyeonggi. Il finanziamento per l’impianto è il primo investimento domestico con cui l’industria auto del paese del Pacifico conta di quintuplicare la capacità produttiva e consolidare una posizione di leader. L’impianto Kia sarà in prima linea: entrerà in funzione nel 2025 con una capacità produttiva annua fino a 150.000 unità, tutte elettriche. L’impianto mira a produrre il primo modello Purpose Built Vehicle una sorta di robotaxi rivolto però soprattutto alle merci e in uscita nel 2025; sarà basato sull’esclusiva piattaforma per PBV elettrificati, il veicolo di medie dimensioni con interni spaziosi offrirà servizi come consegne dell’ultimo miglio, car hailing e altre attività B2B.

AUTO // FORD // Oakville (CDN)
Ford Motor Company investe 1,8 miliardi di dollari canadesi ($1,3 miliardi) nel suo Oakville Assembly Complex per trasformarlo in hub ad alto volume di produzione di veicoli elettrici in Canada. L’annuncio fa seguito a un impegno raggiunto nell’accordo di lavoro 2020 della casa automobilistica di Dearborn con Unifor, sindacato canadese dei lavoratori auto, che includeva un investimento di $1,44 miliardi in tre fabbriche nella provincia dell’Ontario, tra cui Oakville, che sarà ribattezzato Oakville Electric Vehicle Complex e inizierà a riorganizzarsi nel secondo trimestre del 2024 per prepararsi alla produzione di veicoli elettrici di nuova generazione. L’attuale sito dell’Ontario comprende tre linee di carrozzeria, un edificio di verniciatura, un edificio di assemblaggio. Oltre ai veicoli elettrici, l’impianto assemblerà i propri pacchi batteria: le celle per questi pacchi proverranno dal BlueOvalSK Battery Park del Kentucky, progetto da $5,8 miliardi che entrerà in linea nel 2025. Oakville dà lavoro a 3.000 persone e, sebbene i lavoratori dipendenti, specializzati e alcuni della produzione continueranno a lavorare durante la trasformazione semestrale che inizierà nel secondo trimestre del 2024, i dipendenti licenziati temporaneamente torneranno prima della fine del 2024, ha affermato Tony Savoni, direttore dello stabilimento.

AUTO // INEOS AUTOMOTIVE/MAGNA // Graz (A)
INEOS Automotive nel maggio 2022 aveva confermato il piano che riguarda una linea di modelli a emissioni zero, e il 17 aprile annuncia che sta sviluppando il suo nuovissimo veicolo elettrico 4X4 in collaborazione con il fornitore automobilistico Magna. Il nuovo 4X4, più piccolo del Grenadier, sarà a emissioni zero e offrirà capacità fuoristrada di livello mondiale, senza compromettere comfort o prestazioni su strada. INEOS ha già collaborato con Magna all’ingegneria e allo sviluppo di serie per i modelli convenzionali station wagon e pickup del Grenadier. È ben posizionata per affrontare la terza linea di modelli di INEOS Automotive e ha firmato un accordo per avviare la produzione del nuovo 4X4 presso lo stabilimento Magna di Graz, in Austria, a partire dal 2026. Il gruppo canadese produce a contratto una serie di modelli per varie case auto che coprono veicoli convenzionali ICE, ibridi ed elettrici presso il suo impianto di assemblaggio completo di veicoli a Graz: tra i partner che riguardano modelli elettrici Jaguar (la I-Pace) e Fisker (il crossover Ocean). Questo significa anche che la fabbrica francese ex-Smart di Hambach non disporrà per ora di produzione di veicoli a zero emissioni.

AUTO // POLESTAR // Trollhättan (S)
Il giovane marchio al 100% green Polestar rileverà parte dell’ex-stabilimento Saab in Svezia per ampliare le sue attività di ricerca e sviluppo in Europa. La divisione del gruppo Geely nata come spin-off Volvo condurrà lo sviluppo del propulsore per la Polestar 5 e la roadster Polestar 6 in un edificio di 15.000 metri quadrati a Trollhättan. Polestar testerà anche propulsori, motori elettrici e batterie per i prossimi modelli presso il nuovo centro di ricerca e sviluppo. Polestar affitterà l’edificio dalla città di Trollhattan, ha rivelato Automobilwoche che se lo è trovato libero dopo che dapprima Saab nel 2011 e poi la nuova inquilina National Electric Vehicle Sweden (NEVS) hanno dovuto chiudere, la controllata del travagliato gruppo cinese Evergrande appena il mese scorso. Polestar dispone anche di strutture di ricerca e sviluppo a Göteborg, a circa 90 chilometri a sud di Trollhättan, e a Coventry, in Inghilterra (dove procede lo sviluppo della propria piattaforma in alluminio che sarà alla base dei modelli Polestar 5 e Polestar 6, destinate ad essere costruite in uno stabilimento Geely di Chongqing, in Cina, la prima dal 2024 e Polestar 6 probabilmente a partire dal 2025. Entrambi questi modelli sportivi di fascia alta condivideranno un’architettura elettrica a 800 volt che oltre a fornire circa 900 cavalli di potenza offrirà 900 Newton metri di coppia, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi, una velocità massima di 250 km/h e un’autonomia stimata di oltre 480 chilometri.

***** MAGGIO *****

BATTERIE // PROLOGIUM // Dunkerque (F)
Il produttore taiwanese di batterie Prologium conferma il 12 maggio che investirà miliardi nella costruzione di una nuova fabbrica nel nord della Francia per il suo primo stabilimento europeo, dopo aver considerato a suo tempo cinque alternative con possibili sedi in Germania, Francia, Olanda, Polonia, e Regno Unito. L’amministrazione francese ha “corteggiato” in modo pressante il CEO e fondatore Vincent Yang ed i suoi manager a partire dal 2017, quando era finita nel mirino dei servizi della Direzione Generale per le Imprese di Parigi, fino a spuntarla alla vigilia dell’annuale giornata “Choose France” che raduna le imprese estere che investono nell’Esagono, che negli ultimi anni ha superato Regno Unito e Germania per importi di investimenti diretti esteri. Il gruppo di Taiwan conta di avviare la produzione a fine 2026 e di crescere per diversi anni fino ad avere un organico di circa 3.000 dipendenti. Entro il 2030 investirà €5,2 miliardi a Dunkerque e produrrà batterie per centinaia di migliaia di auto una volta a piena capacità (circa 48 GWh). Il gruppo è specializzato nello sviluppo di batterie con elettroliti allo stato solido e la sua tecnologia ha attirato vari partner inclusi gruppi europei come Mercedes-Benz e anche Stellantis attraverso la consociata che produrrà batterie ACC. Per l’occasione Gilles Normand, manager responsabile dello sviluppo internazionale, ha precisato che ProLogium ha scelto Dunkerque per la vicinanza ai suoi clienti, ha affermato, con molte fabbriche di veicoli elettrici situate ormai nel Nord dell’Europa e in quest’angolo di Francia che ospiterà altri tre progetti annunciati, oltre all’impianto ACC che sarà inaugurato il 30 maggio quello del gruppo cinese Envision (partner Nissan e Renault) e un altro stabilimento della startup francese Verkor. ProLogium, fondata nel 2006, starebbe pianificando un’IPO che l’aiuterebbe a finanziare i suoi investimenti, oltre a cercare incentivi europei per l’industria verde: il piano è di raccogliere $300 milioni di denaro fresco, ipotizzando una valutazione dell’impresa di $2 miliardi.

BATTERIE // NORTHVOLT // Heide (D)
Un passo essenziale per consentire a Northvolt di iniziare quest’anno i lavori di costruzione della fabbrica di batterie nello Schleswig-Holstein è stato ufficializzato il 12 maggio: i governi federale tedesco e statale che hanno confermato di voler economicamente sostenere la costruzione della fabbrica di batterie ad Heide. Il progetto prevede l’erogazione di fondi sotto il Temporary Crisis and transition Framework dell’Unione Europea, e istituzioni e Northvolt hanno detto che la promozione dell’accordo da parte dello stato sarà ancora soggetta all’approvazione di Bruxelles, che peraltro ha sviluppato il veicolo TCTF dopo che Washington da agosto 2022 ha inizato a concedere sostanziali sostegni all’industria dell’auto elettrica (soprattutto attraverso crediti d’imposta). Se la Commissione UE approva il finanziamento (che secondo l’agenzia Reuters potrebbe arrivare a mezzo miliardo di euro), il TCTF sarà applicato per la prima volta in Germania. Nel caso di Northvolt, la sovvenzione sbloccherà investimenti privati ​​multi-miliardari che creeranno 3.000 posti di lavoro diretti a Heide e altre migliaia nei settori dell’industria e dei servizi circostanti, secondo le parti. L’obiettivo è che le prime celle escano da Heide, circa 100 chilometri a nord-ovest di Amburgo, nel 2026, per portare a regime la capacità di produzione annuale a 60 GWh. Con l’avvio dell’IRA in America il CEO Peter Carlsson aveva segnalato qualche tempo fa che Northvolt avrebbe potuto ritardare Heide e i €4,5 miliardi menzionati come volume di investimento. Adesso, malgrado una Gigafactory in Nord America resti un obiettivo per gli scandinavi, Northvolt vuole portare avanti i preparativi per la costruzione nello Schleswig-Holstein e ottenere il permesso di costruzione definitivo, in un’area in cui il produttore di batterie ha oltre ai sussidi altri vantaggi di localizzazione: sul Mare del Nord viene generata molta energia eolica sulla terraferma e offshore, di cui la fabbrica avrà bisogno in massicce quantità.

BATTERIE // LGES-HYUNDAI // Savannah (USA)
Hyundai firma un accordo da $4,3 miliardi con LG Energy Solution per costruire un impianto di produzione di celle agli ioni di litio a Savannah, in Georgia. Si tratta del secondo impianto in comune tra i partner, dopo uno più piccolo in via di realizzazione in Indonesia. L’impianto situato nella contea di Bryan a Savannah, aprirà i battenti nella seconda metà di quest’anno per dare il via alla produzione commerciale verso fine 2025. Una volta avviato, l’impianto avrà una capacità produttiva annuale di celle per 30 GWh, sufficienti per 300.000 veicoli elettrici. Per questo, i due partner quest’anno costituiranno una joint venture 50-50, provvisoriamente denominata LGES-HMG Battery JV. LG Energy Solution ha dichiarato che la sua affiliata statunitense LG Energy Solution Michigan Inc. spenderà $1,11 miliardi per possedere una partecipazione del 50% nella nuova società. Il contributo in cash di Hyundai e LG alla JV costituisce solo la metà del totale: la joint venture finanzierà l’altra metà attraverso prestiti, hanno detto le società. Con questa joint venture, LG sale a sette impianti operativi o in costruzione negli Stati Uniti; il primo era stato costruito a Holland, in Michigan, per fornire in esclusiva le Chevrolet Bolt. Il nuovo impianto di batterie sorgerà vicino al nuovo impianto di produzione di veicoli elettrici Hyundai Motor Group Metaplant America (HMGMA), oggi in costruzione. Le celle prodotte a Savannah saranno spedite allo stabilimento statunitense di Hyundai Mobis che le assemblerà in pacchi batteria e poi le fornirà allo stabilimento Hyundai Motor di Montgomery, in Alabama, e a uno stabilimento Kia a West Point, in Georgia, per la produzione di modelli Hyundai, Kia e Genesis.

BATTERIE // ACC // Billy-Berclau (F)
Il 30 maggio a Billy-Berclau, a due passi da una fabbrica Stellantis collocata a Douvrin, viene inaugurata la prima delle quattro Gigafactory di celle per veicoli elettrici che stanno sorgendo nel nord della Francia, e si tratta di quella della società Automotive Cells (ACC), la joint venture tra Stellantis, TotalEnergies e Mercedes-Benz. Una azienda che rappresenta il tentativo di creare in Europa un “Airbus delle batterie”, da alcuni accreditato al presidente francese Emmanuel Macron ma che in effetti è stato messo in moto dal Commissario europeo Maros Sefcovic, che in quasi un lustro di sforzi era riuscito ad evitare che il progetto si incagliasse, quando non ancora tutte le istituzioni erano convinte del futuro dell’auto elettrica. 640 metri di lunghezza per 100 metri di larghezza, la sua produzione inizierà quest’estate prima di iniziare la commercializzazione a fine anno. ACC punta a 13 GWh di capacità annua entro la fine del 2024 con 600 posti di lavoro in gioco, ma dal 2030 l’obiettivo è di assumere 2.000 dipendenti per produrre 40 GWh. Il sindacato CGT si oppone ancora a quello che chiama “danno sociale” legato all’elettrificazione, perché ritiene sacrificherà 50.000 posti di lavoro in tutti i siti automotive francesi e non abbastanza posti saranno creati. Ma intanto sorge in una fabbrica proprio in un’area emblematica della deindustrializzazione selvaggia, con convinto sostegno pubblico, per preparare il divieto ai motori a combustione interna nell’Unione Europea dal 2035, mentre il governo francese si è posto l’obiettivo di produrre in Francia due milioni di veicoli elettrici all’anno entro il 2030, stimando che la sola ACC dovrebbe entro questa data produrre abbastanza da equipaggiare 500.000 veicoli l’anno, garantendo la propria indipendenza industriale ed economica di settore dalla Cina, leader del campo delle celle.

(credito foto: ufficio stampa Stellantis)

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Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group