Con Grande Panda ecco il primo modello “italiano” sulla piattaforma «Smart Car»
L’arrivo del crossover Fiat conferma dopo il lancio di Citroën E-C3 la nuova missione Stellantis di proporre una significativa offerta elettrica a prezzi contenuti (e per sicurezza sarà seguita dalla proposta ibrida)
In questa settimana di anniversari (Fiat ha festeggiato il 125° compleanno) la casa fa il punto su Panda, amato modello lanciato nel 1980, che si reincarna oggi nella forma della Grande Panda. Per il marchio torinese è il modello che segue come lancio la “sorella” Citroën E-C3 e dovrà rivaleggiare con la nuova Renault 5 sulla promessa di un veicolo elettrico sotto ai €25.000 ma senza scontare negli aspetti pratici, che anzi a cominciare dallo spazio interno, sono stati la bussola dei suoi designer.
Le dimensioni della Fiat Grande Panda, per cominciare. Se le più acclamate proposte attuali del Segmento B come Peugeot 208 o Renault Clio ormai superano i 4,05 metri e i loro prezzi sono sempre più alti, Fiat va controcorrente andando a rafforzare dentro al gruppo diretto da Carlos Tavares i marchi (primo non a caso quella Citroen la cui icona è stata la 2CV) accessibili a tutti, come per il Lingotto le 500 o 600 d’antan.
Così coi suoi 3,99 metri la nuova Fiat elettrica condivide quasi le sue dimensioni con la Citroën E-C3 (4,01 metri) e la futura rivale Renault 5 (3,92 metri). Sarà però anche decisamente più spaziosa delle vecchie e spigolose Panda (3,40 metri nel 1980 cresciuti fino a 3,65 metri nel 2012 con la terza generazione) e questo giustifica il nome Grande Panda.
Se l’attuale Panda continuerà la carriera per chi necessita di veicoli più economici e piccoli adeguandosi alla nuova normativa specie sui sistemi di sicurezza ADAS, con la sua unità motrice micro-ibrida 1.0 da 70 cavalli, sulla Grande Panda proliferano gli omaggi al modello del 1980 dovuto alla firma di Giugiaro. Silhouette squadrata, calandra geometrica, inserti in plastica cercano agganci con la familiarità dello stile della storica famiglia Panda. La Grande Panda aggiunge la firma luminosa pixelata e le barre sul tetto.
I passaruota muscolosi ingrandiscono artificialmente la presenza delle ruote, che nella versione alta misurano ancora 17 pollici. Anche il monogramma Fiat 3D sulla carrozzeria è un omaggio alla Panda 4×4 prodotta a partire dal 1983 e che grazie alla meccanica Steyr è ancora una visuale comune (e invidiata dagli appassionati) in molti aree dell’Italia rurale.
Il cruscotto riprende la forma ovale allungata del Lingotto, iconica fabbrica con pista di prova sul tetto. Da notare la strumentazione digitale da 10 pollici e lo schermo centrale da 10,25 pollici compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, che non è ancora chiaro se sarà presente fin dall’entry level, considerato che nella finitura più economica della cugina francese E-C3 c’è solo il supporto per il telefono.
In termini di spazio del bagagliaio, la Grande Panda offre fino a 361 litri contro i 310 litri della Citroën. La macchina vanta anche di offrire 13 litri di spazio di stivaggio nei sedili anteriori attraverso i contenitori delle portiere, la console centrale e il vano portaoggetti.
Non sorprende che il nuovo crossover elettrico prodotto in Serbia acquisisca la macchina sincrona a magneti permanenti del veicolo francese. Posto sotto il cofano anteriore fa di Grande Panda un veicolo a trazione anteriore con potenza massima di 114 cavalli, più che sufficienti per affrontare grandi assi viari e comunque certo un sogno per chi acquistava una Panda originale nel 1980.
Coi suoi 120 Nm di coppia, la Citroën impiega 11,5 secondi per raggiungere i 100 km/he i valori di Grande Panda non dovrebbero esserne lontani, sebbene dopo aver qualche settimana fa diffuso le prime foto adesso ci si attendesse una scheda completa che invece non è arrivata, la aspettiamo per i prezzi definitivi. Per curiosità, visto che siamo in tema di revival, la piccola Fiat originale col motore FIRE da 750 cc. impiegava 23 secondi per raggiungere la stessa velocità…
Quanto alla capacità della batteria con celle a base ferrosa sarà 44 kWh (e 42 netti) per una autonomia misurata con ciclo WLTP stimata in 320 chimometri ma in attesa dei definitivivalori di omologazione. Possiamo quindi contare su un consumo reale di circa 15 kWh/100 km in un percorso misto.
Fiat mette a disposizione per la ricarica casalinga in corrente continua 7 kW, mentre non ha comunicato la potenza della ricarica in corrente continua, ma dovrebbe essere di 100 kW come nel caso della Citroën. Il sempre temuto calcolo della ricarica da 20% a 80% potrebbe essere gestito quindi in 26 minuti ma questo dovrà essere confermato nelle prossime settimane.
Anche i prezzi non sono noti, ma la fabbrica torinese conferma che i prezzi di accesso saranno sotto la fatidica soglia dei €25.000 per l’elettrico, il che pone Grande Panda nella stessa fascia della cugina francese e ben al di sotto della concorrenza.
In particolare se per concorrenza ci riferiamo all’arrivo delle versioni base di Renault 5 nel corso del 2025, che saranno però equipaggiate con batterie più performanti e più costose con elevato contenuto di nichel. Il che spiega perché il gruppo diretto da Luca de Meo abbia da pochi giorni deciso che anche R5 per essere competitiva con le rivali Stellantis avrà quanto prima in gamma una offerta spinta da celle a base ferrosa.