BUSINESS

7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 16 – 22 aprile 2023

I protagonisti della settimana: CATL, Chery Auto, Elektrobit, E-Magy, EnelX, Ford, Gogoro, Huayou Cobalt, JLR, PowerCo, PT Vale, Volkswagen

16 aprile: a inizio gennaio CATL e Chery Auto avevano annunciato una collaborazione che si presumeva avrebbe comportato lavoro sui sistemi di cambio rapido delle batterie, oltre che sulla fornitura di celle agli ioni di litio. Alla vigilia del Salone Auto di Shanghai però i due partner rivelano che le batterie agli ioni di sodio del primo produttore globale di celle saranno installate per primo su un modello di Chery Auto, gruppo presente anche in Italia anche coi nuovi marchi Omoda e Jaecoo. Inoltre, CATL e Chery si uniranno per lanciare il marchio di batterie denominato ENER-Q. Entrambe le parti collaboreranno anche su vari tipi di batterie, come batterie agli ioni di sodio, batterie al litio ferro fosfato, batterie M3P, ecc. I frutti di questa collaborazione saranno applicati in futuro a modelli di veicoli prodotti in serie come l’Icar 03, modello del nuovo marchio del gruppo cinese. Il 29 luglio 2021 CATL aveva lanciato la sua batteria agli ioni di sodio di prima generazione. Sulla base della chimica degli elettrodi la densità energetica della cella agli ioni di sodio di prima generazione di CATL può raggiungere fino a 160 Wh/kg e la batteria può caricarsi per caricarsi in 15 minuti all’80% a temperatura ambiente, secondo le comunicazioni ufficiali del gruppo. CATL ha rivelato però nel 2022 anche una batteria agli ioni di sodio di seconda generazione, dichiarando che la sua densità di energia a livello di singola cella sia in grado di superare i 200Wh/kg. Non è ancora chiaro dalla comunicazione di domenica scorsa quale sarà il tipo di densità pertinente al modello elettrico Chery in uscita.

17 aprile: la consociata del gruppo Volkswagen specializzata nelle batterie PowerCo creerà un ecosistema di batterie per veicoli elettrici in Indonesia collaborando col gruppo estrattivo PT Vale, col partner auto Ford e il produttore cinese di materie prime per celle Zhejiang Huayou Cobalt, ha dichiarato il ministro degli Investimenti Bahlil Lahadalia. Seguendo l’esempio recente proprio di Ford, secondo il ministro della nazione asiatica che ha alcune delle maggiori riserve di un minerale indispensabile alle batterie come il nichel, la divisione Volkswagen lavorerà anche con l’impresa francese Eramet e diverse altre indonesiane come Merdeka Gold Copper (che controlla Merdeka Battery) e la società energetica Kalla Group. In base a una dichiarazione video dalla Germania, dove il ministro era con una delegazione indonesiana guidata dal presidente Joko Widodo alla celebre fiera del settore industriale ospitata da Hannover, anche il gruppo tedesco che produce materiali catodici attivi BASF ha espresso interesse alla costruzione di un impianto per la produzione di materie prime per batterie, collaborando con Eramet nella provincia indonesiana delle Molucche settentrionali, per un investimento totale di circa $2,6 miliardi. L’affermazione del ministro, in attesa di conferma definitiva dei gruppi interessati, lascia supporre che Volkswagen & C. siano state influenzate favorevolmente dagli impegni pubblici del presidente Widodo sul miglioramento del monitoraggio degli standard ambientali per l’estrazione del nichel. In assenza di tali certezze, le garanzie ESG che i grandi gruppi industriali ormai cercano stabilmente (specie chi lavora nell’industria a zero o basse emissioni) il nichel indonesiano rischierebbe di fare la fine del cobalto della Repubblica Democratica del Congo, sempre meno essenziale all’industria anche perché troppo complicato evitare le aree grige dell’attività estrattiva a livello di micro-imprese nel paese africano.

18 aprile: una delle società globali di maggior successo nella micro-mobilità, Gogoro, ha stretto una partnership con l’italiana Enel X per trasformare all’occorrenza migliaia di stazioni di sostituzione rapida delle batterie dei veicoli a due ruote della società taiwanese in un’unica centrale elettrica virtuale. I partner affermano che a questa VPP afferiscono già 1.300 delle “GoStation”in oltre 500 località, con altre 1.200 pianificate per l’implementazione in questa rete a breve. Entro la metà del 2023 infatti, Gogoro ed Enel X prevedono che questa VPP incorpori tutte le 2.500 stazioni di Taiwan nelle quali le batterie sono immagazzinate in stand-by finora in attesa di clienti che vogliano montarle sui loro scooter, ma adesso anche per bilanciare la rete gestita da Taiwan Power Company (TPC) aggiungendo o ricevendo energia in eccesso. Questo piano di intervento dalla periferia sulla stabilità della rete elettrica, che va nella direzione opposta ai timori di chi vede nella mobilità elettrica un fattore di disturbo, è il risultato di un progetto-pilota che Enel X e Gogoro hanno completato nel 2022 dimostrando che a Taiwan la rete di Gogoro può sospendere in sicurezza la ricarica in caso di squilibrio della rete o fornire energia alla rete in base alla domanda. Una volta che il picco di domanda si è assorbito, la VPP ha inviato un segnale alla rete per ripristinare il consumo. Il responsabile di Enel X Jeff Renaud che si è occupato del piano ha sottolineato nella nota ufficiale che la piattaforma Enel X aggrega migliaia di questi piccoli asset in una risorsa che può aiutare a bilanciare l’intermittenza delle grandi centrali rinnovabili. Gogoro aggiunge anche che queste operazioni di tecnologia V2G sono state eseguite senza causare interruzioni ai clienti che venivano a sostituire le batterie degli scooter elettrici. “Man mano vengono costruite nuove risorse distribuite per elettrificare e decarbonizzare il nostro consumo di energia, i VPP sbloccheranno maggiori impatti sulla sostenibilità e migliori ritorni finanziari collegando queste risorse al sistema energetico più ampio”, ha concluso Renaud.

19 aprile: Jaguar Land Rover investirà 15 miliardi di sterline nel suo futuro elettrico nei prossimi cinque anni per lanciare nuove piattaforme elettriche e preparare gli impianti per la produzione di componenti, conferma il gruppo britannico che quindi rilancia sulla strategia Re-Imagine dell’ex-CEO Thierry Bolloré anche con al timone Adrian Mardell. Lo stabilimento di Halewood sarà convertito in un impianto di produzione puramente elettrico, quello di Wolverhampton, che attualmente produce motori a combustione, produrrà unità di azionamento elettriche e pacchi batteria per la prossima generazione di veicoli JLR. L’impianto sarà ribattezzato “Electric Propulsion Manufacturing Centre e JLR non creerà una propria Gigafactory di batterie, ma sarà il principale cliente di quella che la controllante Tata intende costruire in Europa. Se il gruppo auto britannico ha annunciato nel febbraio 2021 che Jaguar sarebbe diventata un marchio completamente elettrico dal 2025 (obiettivo che non sembra scontato) la casa del giaguaro sarà preceduta nei lanci a zero emissioni dalla “cugina” Range Rover. Secondo JLR, prima della fine di quest’anno si apriranno i pre-ordini per la variante completamente elettrica della Range Rover di medie dimensioni completamente elettrica basata sulla nuova piattaforma EMA, prodotta a Halewood e lanciata nel 2025. JLR utilizzerà la piattaforma software e il sistema operativo della tedesca Elektrobit per costruire l’architettura elettrica EVA Continuum che sarà presente nella gamma di veicoli del gruppo dal 2024. JLR manterrà la piattaforma MLA su cui si basano Range Rover e Range Rover Sport per offrire le opzioni a motore a combustione interna e ibrido oltre ai BEV. Una terza piattaforma elettrica è in fase di sviluppo per Jaguar: il primo dei suoi tre modelli elettrici ridisegnati sarà una GT a quattro porte, prodotta a Solihull: avrà più cavalli di qualsiasi Jaguar precedente, autonomia elettrica fino a 700 chilometri e prezzi a partire da £100.000; sarà costruita su un’architettura proprietaria chiamata JEA. Le vendite della GT BEV dovrebbero iniziare nel 2024, con consegne nel 2025.

20 aprile: la startup olandese dei materiali avanzati per le batterie E-magy ha raccolto €20,5 milioni in nuovi finanziamenti. Hydro, l’impact investor Invest-NL e la società di venture capital Rubio hanno investito in E-magy insieme agli investitori esistenti SHIFT Invest e PDENH. I fondi saranno utilizzati per preparare la produzione su scala industriale del materiale di silicio nanoporoso dell’azienda. Il silicio è stato a lungo riconosciuto come un’alternativa promettente alla grafite per il materiale anodico, data la sua ampia disponibilità e maggiore capacità, che è dieci volte quella della grafite. Tuttavia, le batterie a predominanza di silicio in genere sono state evitate dai produttori di batterie per i cambi repentini di volume durante i cicli di ricarica. La società dei Paesi Bassi ha creato un materiale di silicio che impedisce alle batterie di gonfiarsi e rompersi completamente contenendo il rigonfiamento all’interno dei nanopori. Il materiale anodico per sostituire la grafite con una predominanza di silicio offre una densità di energia superiore del 40% e consente una ricarica più rapida. Inoltre, la tecnologia dell’azienda è facilmente scalabile perché utilizza silicio per usi metallurgici, a basso costo, abbondantemente disponibile e rispettoso dell’ambiente. Il silicio di E-magy è anche compatibile coi processi di produzione delle batterie agli ioni di litio esistenti e le linee delle fabbriche già installate, rendendolo una soluzione a basso impatto di capitale e facile da adottare..

Credito foto di apertura: ufficio stampa Enel X Asia