BATTERIE

Le batterie da un milione di miglia esistono: si trovano già in Svezia

Non si trovano nelle concessionarie auto svedesi, però: a proporre una cella così affidabile e performante sono le scandinave Northvolt e Scania, che le monterà per prima sui suoi veicoli commerciali per il trasporto regionale

La settimana che si sta chiudendo con la presenza ingombrante del Salone Auto di Shanghai sembrava destinata a concentrare in Cina tutte le principali novità sulle batterie e in effetti da quel polo di attrazione non sono mancate le notizie: con CTAL grande protagonista sia con la nuova condensed battery dall’elevata densità di energia sia con le celle agli ioni di sodio che finiranno presto su un modello del gruppo Chery Auto.

E tuttavia, proprio mentre ferveva il massimo dell’attività promozionale, di marketing e dedicata ai media a Shanghai, martedì 18 aprile la notizia forse più interessante di queste ore è stata quella che è stata confermata dalla Svezia Northvolt e Scania che hanno detto di avere pronte ormai ad entrare in commercio le batterie da un milione di miglia. “La missione di Northvolt di costruire le batterie più sostenibili del mondo corrisponde perfettamente all’obiettivo di Scania di guidare la transizione verso un trasporto sostenibile”, ha dichiarato Christian Levin, CEO del costruttore di camion scandinavo.

I due partner scandinavi nelle loro note stampa hanno indicato per le celle agli ioni di litio sottoposte a validazione per impiego nei veicoli commerciali una provata durata di vita in grado di sostenere un milione e mezzo di chilometri che equivalgono alla durata di vita attesa media di un camion commercializzato da Scania.

Il fattore-forma della cella come si nota dall’immagine in apertura è prismatico, la sua capacità di 157 Ah e la tensione nominale di 3,6 V: qui si fermano i dettagli tecnici di questa batteria che raggiunge un primato quanto a prestazioni di vita, indicando se ce ne fosse ancora bisogno che con l’innovazione la tecnologia delle batterie sarà in grado sempre più spesso di replicare i modi di impiego che sono stati fin qui abituali nei trasporti basati sulle fonti fossili.

Peraltro le scarne informazioni lasciano una notevole curiosità attorno alle celle Northvolt, considerato che una batteria da un milione di miglia (i valori dichiarati da Scania e Northvolt equivalgono a circa 930.000 miglia) era stata una possibilità che aveva fatto uno straordinario clamore quando a indicare questa possibilità concreta era stata Tesla.

O piuttosto che Tesla, per essere più precisi, il professor Jeff R. Dahn, che in collaborazione con la casa di Elon Musk compie studi e ricerche avanzate sulle batterie nel suo laboratorio in Canada. Il chimico della Dalhousie University addirittura sta già andando oltre: punta a celle da due milioni di miglia (3,5 milioni di chilometri).

Northvolt finora è stata considerata tra i produttori di celle specializzati nella chimica ternaria NMC e in passato i suoi manager e ingegneri avevano confermato lo sviluppo di prodotti ad alto contenuto di nichel, ma per la presentazione di questa settimana non è giunta alcuna conferma sulle quote dei vari minerali usati nei catodi, in percentuali di nichel, manganese e cobalto.

Invece i partner confermano e anzi sottolineano che la cella da 157 Ah è prodotta con energia elettrica da fonti rinnovabili (energia idroelettrica ed eolica) nella Gigafactory svedese di Northvolt Ett e l’impronta di emissioni della cella è circa un terzo di quella oggi di riferimento del settore, che sono quelli indicati dall’istituto svedese IVL nel 2019 per una cella con chimica NMC 111 ovvero con percentuali uguali delle 3 materie prime.

Per chi fosse interessato a qualche numero, presentando il suo primo Sustainability Report nel giugno 2022 l’azienda diretta da Peter Carlsson sosteneva di aver fissato un obiettivo di scendere a 10 chilogrammi di CO2/kWh mentre ad un simposio sulle batterie svoltosi a ottobre dello stesso anno indicava che le sue emissioni per la manifattura delle celle fossero arrivate a 75 chilogrammi di CO2/kWh, rispetto a una media di settore di circa 150 chilogrammi di CO2/kWh.

Dal 2017, i battistrada della tecnologia sostenibile Scania e Northvolt collaborano (e nel gennaio 2018 il costruttore del gruppo Traton ha anche investito nel produttore di celle) per sviluppare e commercializzare la migliore soluzione a livello mondiale per alimentare i veicoli elettrici pesanti.

Ora la partnership si concretizza con la messa in produzione di una nuova cella. Inoltre, nel corso dell’anno, Scania conferma che inaugurerà una nuova fabbrica a Södertälje, sempre in Svezia, dove le celle saranno assemblate in pacchi batterie pronti per la linea degli autocarri elettrici.

Carlsson, CEO e co-fondatore di Northvolt, ha commentato nella nota: “all’inizio di questa partnership, Northvolt e Scania hanno concordato un calendario ambizioso per lo sviluppo di una batteria ad alte prestazioni che avrebbe permesso di sostenere il processo di elettrificazione del trasporto pesante definito da Scania. Dopo profonde fasi di sviluppo e convalida, consegnare ora delle celle che superano le aspettative iniziali in termini di prestazioni, è un risultato straordinario per tutti i soggetti coinvolti”.

Christian Levin, amministratore delegato Scania, ha affermato: “l’introduzione di queste nuove batterie rappresenta una pietra miliare nel percorso verso un sistema di trasporto sostenibile. Il futuro del trasporto pesante è anche elettrico e per sostenere i nostri clienti in questa transizione, in cui Scania si dimostra ancora una volta al vertice dell’innovazione, da oggi abbiamo queste batterie dalle prestazioni eccezionali”.

Ha inoltre aggiunto: “all’inizio dello sviluppo delle celle, abbiamo puntato su prestazioni elevate, bassi costi operativi e lunga durata. L’obiettivo era ottenere una durabilità per percorrere 1,5 milioni di chilometri con un mezzo pesante Scania. I test effettuati durante tutte le fasi di sviluppo dimostrano che questo requisito può essere soddisfatto e addirittura superato”.

La durata straordinaria della cella Northvolt potrà in futuro attirare l’attenzione di case per veicoli passeggeri premium (premium perché come si può immaginare le batterie costruite in Svezia avranno un costo elevato, e per chi non lo sapesse Scania è considerata da molti esperti la Rolls Royce dei veicoli commerciali). Pertanto per il momento una cella così affidabile e duratura si giustifica soprattutto con mezzi da elevato impiego giornaliero, come appunto i camion.

Nella nota ufficiale Scania non c’è traccia di questa precisazione, ma per il momento si ritiene che le celle prismatiche Northvolt saranno in pratica riservate ai mezzi per il trasporto regionale. Una delle curiosità che non sono state soddisfatte, o non ancora soddisfatte, è sapere fino a che potenze di ricarica le batterie costruite in Svezia siano in grado di operare.

Potenze alle colonnine di ricarica molto alte senza che questa procedura accorci la vita utile sarebbero una indicazione che questo prodotto sia destinato a finire relativamente presto anche su camion nati per le lunghe percorrenze, il settore nel quale finora la tecnologia elettrica deve ancora fare i conti con la concorrenza dei veicoli commerciali fuel cell alimentati ad idrogeno. Siamo in fiduciosa attesa degli sviluppi; come, crediamo, chi ci legge.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Northvolt