Litio – 2024
La cronaca di tutto quello che è successo di importante quest’anno nel settore del litio
N.B. le notizie più recenti sono in fondo alla pagina.
ULTIMO AGGIORNAMENTO: (8 MARZO) ADNOC E ARAMCO HANNO AVVIATO PROGETTI PER L’ESTRAZIONE DEL LITIO DALLE SALAMOIE PETROLIFERE
***** GENNAIO *****
CONTROLLED THERMAL RESOURCES, GANFENG LITIUM, IGO, PAN ASIA METALS, PILBARA MINERALS
• Pan Asia Metals dichiara di aver stipulato accordi di opzione vincolanti per acquistare il progetto di litio Tama Atacama in Cile. Si tratta di uno dei più grandi siti sudamericani incentrati sulle salamoie di litio, coprendo circa 1.200 km2 distribuite su tre saline. Comprende i siti Dolores North, Dolores South, Pozon e Pink; inoltre Pan Asia sta acquisendo anche la metà settentrionale del vicino progetto Ramatidas. L’amministratore delegato della società australiana Paul Lock ha affermato che i saggi di superficie per il litio sono estremamente elevati nel progetto, che ha un posizionamento strategico invidiabile e tutti i requisiti infrastrutturali soddisfatti. L’accordo consegnerà a Pan Asia una partecipazione del 100% nel progetto Dolores North and South nell’arco di tre anni, più un ulteriore anno di comune accordo col fornitore Rajo Partnership, effettuando un pagamento di opzione di $100.000 entro dicembre 2024, un pagamento di opzione di $100.000 entro fine 2025 e un pagamento finale di opzione di $2 milioni entro dicembre 2026. Tama-Atacama è nel bacino cileno della Pampa del Tamarugal, nella parte settentrionale del deserto di Atacama. La società ha dichiarato che prevede di iniziare le attività di studio di geofisica e la perforazione nei primi mesi del 2024. L’annuncio segue di pochi giorni la creazione di una nuova partnership pubblico-privata controllata dal governo cileno che fonde le attività locali sul litio della statale Codelco con quelle del gruppo privato SQM.
• Pilbara Minerals ha firmato una revisione del contratto già in vigore col gruppo cinese Ganfeng Lithium per il concentrato di spodumene dalla miniera di Pilgangoora, in Western Australia, che nella formula stipulata nel 2017 prevedeva 160.000 tonnellate l’anno. La revisione aggiunge altri 150.000 tonnellate quest’anno e 100.000-150.000 nel biennio 2025-2026, di fatto così raddoppiando l’acquisto. L’accordo fa seguito a un recente viaggio del management Pilbara in Cina, il primo dal gennaio 2020. La semplice crescita organica del grande gruppo cinese dei materiali per batterie è plausibile, ma a dispetto della crescita interna dell’attività estrattiva, dovuta soprattutto a siti in cui si lavorano lepidoliti, Ganfeng sta aumentando la propria differenziazione globale della filiera della fornitura di litio, con alcune partecipazioni oltre che in Australia (dove è presente anche a Wodgina) anche in Sudamerica a Chauchari e in Africa nel Mali a Goulamina. I prezzi del litio tornati a livelli sostenibili negli ultimi mesi secondo alcuni addetti ai lavori indicano che i rapporti più stretti nella fornitura molto stabile di Pilbara Minerals potrebbe segnalare un de-risking dell’approvvigionamento di litio dai progetti più suscettibili di cattive sorprese.
• Controlled Thermal Resources (CTR) festeggia la cerimonia di posa della prima pietra per segnare l’inizio della costruzione del suo progetto Hell’s Kitchen nel Salton Sea, in California: è il primo progetto sul potenziale dell’assorbimento geotermico DLE al mondo a passare alla pratica. La fase 1 prevede la produzione di 25.000 tonnellate annue di idrossido di litio monoidrato e di 50 MW di energia geotermica a partire dal 2027. A regime si dice il progetto possa raggiungere fino a 175.000 tonnellate e 350 MW. Nel 2023 la società ha ricevuto investimenti azionari da General Motors e Stellantis per un importo rispettivamente di $50 e $100 milioni; Stellantis detiene diritti di offtake per volumi di litio fino a 65.000 tonnellate annue. Adesso la startup americana sta lavorando con consulenti finanziari per cercare oltre $1 miliardo di fondi per il suo progetto nella contea di Imperial, che ospita depositi geotermici di salamoia. Il piano di finanziamento è una anomalia in un settore che ha affrontato recenti venti contrari. Tuttavia il progetto di CTR si muove in uno spazio secondo alcuni esperti promettente: giacimenti di litio non convenzionali quali sono le salamoie geotermiche (studiate anche nel Centro Italia), hanno il potenziale per sbloccare future forniture a basse emissioni del metallo bianco, una volta risolte le sfide tecnologiche. Goldman Sachs fungerà da banca principale per il finanziamento azionario, hanno detto le persone che hanno chiesto di non essere nominate perché le informazioni sono riservate.
• Sebbene la situazione di inizio 2024 non sia altrettanto drammatica di quella del nichel, anche chi lavora nel litio si muove in modo più aggressivo per limitare la produzione: è quello che si vede nel sito estrattivo di Greenbushes, il principale in Australia da 40 anni, che taglia la produzione di spodumene e aggiorna i prezzi di prelievo. IGO, partner della joint venture che opera nella principale miniera di settore della Western Australia, lo conferma il 29 gennaio. Come replica al calo della domanda e dei prezzi dei prodotti chimici al litio, la guidance per le vendite per l’anno fiscale 2024 è stata abbassata a 1,3-1,4 milioni di tonnellate (rispetto a 1,4-1,5 milioni previsti). Ma l’impresa resta impegnata a completare l’impianto CGP3 che è previsto aggiunga una capacità di 500 milioni di tonnellate dal 2025. Inoltre è stato concordato un nuovo meccanismo di determinazione dei prezzi mensili per l’offtake che sostituirà i prezzi trimestrali esistenti. Verrà utilizzato un paniere di prezzo medio, meno uno sconto sul volume del 5%, FOB Australia. Gli analisti della società canadese specializzata nel settore estrattivo e nelle batterie Adamas sottolineano che la riduzione di 100 milioni di tonnellate di spodumene nelle vendite semestrali si traduce in circa 28 kt di carbonato di litio prodotto in meno, ovvero circa il 2% dell’offerta stimata per l’anno 2024.
***** FEBBRAIO *****
***** MARZO *****
ADNOC, ARAMCO, M4E LITHIUM
• Una esclusiva dell’agenzia Reuters rivela nuovi piani di due colossi del petrolio mediorientali per il loro ingresso nella filiera del litio. Le compagnie petrolifere dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti Aramco ed ADNOC lavorano all’estrazione di litio dalle salamoie presenti nei loro giacimenti petroliferi, mirando a diversificare il portafoglio e trarre profitto dalla transizione globale ai veicoli elettrici, intenzione già presente nei piani di gruppi occidentali, a cominciare da Exxon Mobil. Aramco in collaborazione con Ma’aden e la Abu Dhabi National Oil Company sono nelle primissime fasi di progetti di estrazione diretta del litio, o tecnologia DLE, ma hanno rifiutato di commentare sui piani in corso. Sia l’Arabia Saudita, sia gli Emirati hanno in casa competenze sulla gestione delle salamoie e delle acque reflue nei siti di produzione petrolifera. Un ostacolo di questa tecnologia può essere nei livelli di concentrazione di litio molto bassi, pregiudicando la percorribilità economica di un progetto. Il vice ministro saudita dell’Industria e delle Risorse Minerarie Khalid bin Saleh Al-Mudaifer a margine di una conferenza a Riyadh nel dicembre 2023 aveva commentato con favore esperimenti del gruppo estrattivo arabo Ma’aden e Aramco, affermando allora che i risultati erano stati buoni risultati per sodio e magnesio e con tracce di litio. Le tecnologie sono nella fase iniziale, aveva dichiarato, ma le prospettive sono buone e gli investimenti favorevoli. Una delle fonti della Reuters ha detto che Aramco sta lavorando al perfezionamento di una nuova tecnologia di filtrazione che cerca di risolvere il problema della concentrazione, e un’altra ha confermato lo stesso obiettivo per ADNOC.
• M4E Lithium si è assicurata un finanziamento tra $7,5 e $10 milioni da Lithium Royalty Corp. e dal fondo per l’elettrificazione e la de-carbonizzazione gestito da Waratah Capital Advisors. M4E impiegherà il capitale per far avanzare in modo aggressivo le attività di esplorazione relative ai diritti minerari che coprono 91.000 ettari all’interno dei prolifici distretti del litio nelle promettenti aree della Lithium Valley e Borborema in Brasile. Il pacchetto finanziario comprende un investimento azionario, un acquisto di royalties e un’opzione per un accordo di riscatto strategico (con un’opzione di riacquisto). LRC è stata fondata da Waratah ed è la principale società di royalty focalizzata sul litio a livello globale, vantando un portafoglio diversificato di progetti posizionati per trarre vantaggio dalla crescente domanda del metallo per le batterie. Il pacchetto di finanziamento è composto da un investimento azionario di $6 milioni da Waratah E&D Fund in M4E con una valutazione di $31 milioni. Si affianca ai fondi un accordo sulle royalty: versamento di $1,5 milioni per royalty dell’1,5% sulla produzione futura da parte di LRC. Un ulteriore pagamento di $2 milioni verrà attivato alla conferma di un tonnellaggio minimo di risorse di litio da parte di M4E. Una opzione per un accordo di riscatto esercitabile per $500.000 conferisce al Waratah E&D Fund il diritto di acquistare il 10% della futura produzione di litio di M4E a prezzi di mercato. Questo accordo prevede un’opzione per M4E di riacquistare la propria posizione di prelievo.
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***** OTTOBRE *****
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• END