AUTO

Il nuovo crossover urbano elettrico Mini si svela col Concept Aceman

Mini con la sua Aceman propone un nuovo crossover cittadino appena oltre i 4 metri, al 100% elettrico, fatto in Cina e destinato ad uscire all’inizio del 2024

Preceduta di poche ore da un inevitabile teaser, oggi Mini ha presentato il Concept Aceman come battistrada di una generazione di crossover a zero emissioni per il segmento delle auto piccole e premium. Per il momento la divisione del gruppo BMW configura il Concept Aceman come un puro studio di design e come un precursore di un nuovo concetto di interni e materiali.

La vettura svelata oggi è lunga 4,05 metri, larga 1,99 metri e alta 1,59 metri e lì in buona sostanza si ferma la scheda tecnica della marca inglese, in questo caso più scozzese quanto ad avarizia di dati. L’azionamento è al 100% elettrico ma Mini non vuole ancora determinare i valori di autonomia o prestazioni, anche se una cosa è certa: la batteria sarà più grande dell’attuale Cooper SE (capacità 32,6 kWh).

“La Mini Concept Aceman offre un assaggio di un veicolo completamente nuovo che occuperà la posizione tra la Cooper e la Countryman nella futura famiglia di modelli”, ha commentato nella nota stampa Stefanie Wurst, responsabile del marchio Mini. “Questa concept car riflette il modo in cui MINI si sta reinventando per il suo futuro completamente elettrico e ciò che il marchio rappresenta: go-kart feeling elettrificato, un’esperienza digitale coinvolgente e una forte attenzione a un’impronta ambientale minima”.

Che ha anche aggiunto: “la strategia di Mini si basa su 3 pilastri: stabilire un’autonomia 100% elettrica entro il 2030, espandere la presenza del marchio in Asia e arricchire l’offerta SUV”. Aceman sarà uno dei primi modelli della nuova gamma elettrica Mini ad essere prodotto nel nuovo stabilimento cinese di Zhangjiagang che la casa condivide con Great Wall attraverso una solida partnership.

Mini riproduce e non a sorpresa la stessa strategia di Smart con #1 e altri produttori come Lotus o Dacia per la piccola Spring: design in Europa e produzione in Cina. La differenza sta nella proprietà: se per Lotus di proprietà Geely questo non è una sorpresa, per altri gruppi europei come appunto BMW o Renault a cui appartiene Dacia la scelta non è così scontata.

Il responsabile del design Mini Oliver Heilmer, sostiene che lavorare su un concetto di veicolo completamente elettrico ha permesso di concentrarsi sul concetto di carrozzeria più sui valori di base tradizionali di Mini nel senso del principio dell’uso creativo dello spazio.

Ovvero i progettisti non hanno dovuto considerare lo spazio di installazione per il motore a scoppio, la trasmissione e il sistema di scarico, ma sono stati in grado di costruire su una piattaforma di batterie molto più piatta. Ciò si traduce in modelli che occupano poco spazio sulla strada e allo stesso tempo offrono più comfort, più versatilità ma anche più emozioni fuori e all’interno, secondo Heilmer.

Il concetto di piattaforme elettriche pure con passo lungo e sbalzi corti coincide fortunosamente col concetto della Mini di Alec Issigonis. Anche nell’Aceman i progettisti Mini riprendono queste proporzioni per ospitare cinque posti a sedere e un bagagliaio con un grande portellone posteriore entro i citati 4,05 metri di lunghezza. La classica divisione in tre parti della carrozzeria, della texture dei finestrini e del tetto è stata reinterpretata. Il passaggio a filo tra la carrozzeria e le superfici vetrate sfrutta al meglio le proprietà aerodinamiche.

Nella parte anteriore, la classica griglia è solo accennata, i fari a LED sono molto più spigolosi. Le transizioni tra le superfici vetrate e il corpo dovrebbero essere senza soluzione di continuità per migliorare l’aerodinamica. Gli elementi cromati altrimenti tipici non si trovano nel Concept Aceman e questo riporta alla mente un altro designer concorrente che a un Salone Auto confidava che le luci LED sono il… nuovo cromo.

Il principio della Charismatic Simplicity evidenzia l’essenziale negli interni (credito foto: ufficio stampa BMW Group)

Il design è stato reinterpretato anche per l’interno all’insegna del minimalismo, con un nuovo mix di materiali. La pelle non esiste più, ma sono stati utilizzati materiali selezionati con una chiara attenzione alla sostenibilità. Oltre alla sostenibilità primeggia la digitalizzazione, che interessa principalmente il caratteristico vano strumenti centrale. Qui, Mini è il primo produttore a installare un display OLED rotondo in un’auto.

Il display e il sistema operativo del veicolo di produzione saranno basati sull’ultima generazione del sistema operativo MINI, che per la prima volta si basa su uno stack software Android Open Source Project (AOSP). Ciò dovrebbe consentire un’espansione particolarmente completa delle offerte digitali nel veicolo, secondo Mini.

Nella nuova user experience, Mini include anche allestimenti di luci e colori – un colpo d’occhio che probabilmente è stato scelto anche in vista del pubblico in anteprima: il Concept Aceman sarà esposto per la prima volta alla fiera gamescom gaming, che si terrà a Colonia ad agosto. Un altro appuntamento da segnarsi in futuro dopo essersi abituati al CES di Las Vegas?

Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group