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KIA EV6 prevale in efficienza di ricarica nel «P3 Charging Index 2022»

La vettura coreana con architettura a 800 volt per la prima volta prevale nel confronto che rivela la facilità di gestione della ricarica ultra-veloce: in 20 minuti ripristina davvero l’energia per percorrere 309 chilometri

La società di consulenza tedesca P3 Group ha aggiornato il suo annuale Charging Index, che fornisce dati sui modelli elettrici più efficienti nel gestire la ricarica rapida: nella pratica si tratta di una classifica che spiega quale veicolo sarà più comodo e facile da utilizzare in viaggi lunghi, nei quali la ricarica presso le colonnine ultra-veloci è determinante, se non vanificata da consumi di marcia eccessivi, che sono pure stati considerati.

Dopo la Porsche Taycan nella prima edizione del P3 Charging Index e la Mercedes-Benz EQS affermatasi nella scorsa edizione, questa volta il risultato 2022 ha premiato non una elettrica tedesca ma la Kia EV6. Con un valore di 1,03, la già pluri-premiata vettura coreana che nasce sulla piattaforma E-GMP con sistema a 800 volt è stata la prima vettura in assoluto ad avere un indice di ricarica superiore alla soglia di 1.

Gli esperti di P3 Group Marian Cammerer, Christian Daake e Markus Hackmann hanno infatti indicato come ideale per i lunghi viaggi la ricarica dell’energia necessaria per percorrere 300 chilometri in 20 minuti: così il Charging Index confronta il consumo con la capacità di ricarica reale.

Un’auto elettrica al 100% in grado di corrispondere a questo obiettivo, viene valutata dai tecnici P3 con un indice di ricarica di 1: la Kia EV6 è stata in grado di superare leggermente questo valore ottimale, laddove la seconda classificata e vincitrice 2021 Mercedes EQS (miglior auto con impianto 400V) è arrivata a 0,92.

Il podio della ricarica veloce nel P3 Charging Index 2022 vede classificarsi prima Kia EV6, davanti a Mercedes EQS e BMW IX (credito grafico : P3)

Dall’edizione 2022 del P3 Charging Index si può intuire come non ci sia una strada univoca per l’efficienza nella ricarica e nei consumi: i migliori risultati nell’utilizzo di una vettura elettrica in lunghi viaggi derivano da una combinazione di dimensioni della batteria, consumo e potenza di ricarica utilizzabile. Così non troviamo necessariamente ai primi posti auto solo con le batterie più grandi oppure solo con architetture a 800 volt.

Tutti e quattro i modelli con architettura a 800 volt testati hanno presentato valori compresi tra 227 e 192 kW che offrono eccellenti curve di ricarica; peraltro se a questo non corrisponde anche un basso consumo di percorrenza l’elevata potenza di ricarica da sola non basta a rendere comodo un percorso a lungo raggio.

Così Mercedes EQS col suo impianto a 400 volt, con una media di 167 kW di ricarica e buoni consumi ha concluso vicino a Kia EV6. Peraltro per sfruttare le prestazioni di ricarica dei modelli a 400 volt col massimo possibile di potenza di ricarica (200 kW) appare necessario contare su batterie di grandi dimensioni, come appunto quella Mercedes.

Riguardo al database utilizzato da P3, il consumo energetico per tutti i modelli è stato l’EcoTest ADAC, in quanto questo test è determinato nelle stesse condizioni al banco prova, per garantire una affidabile comparabilità tra i vari modelli. I tecnici hanno misurato personalmente tutte le curve di ricarica e tutti i test si sono svolti la scorsa primavera e con temperature esterne simili.

Per la migliore comparabilità possibile, lo stesso tipo di stazione di ricarica è stato utilizzato anche per tutti i modelli del test tranne Model 3 e Model Y, che sono state invece misurate sul Supercharger V3. Questo perché le Tesla la potenza di ricarica di picco a 250 kW la mostrano sulle colonnine della “rete di famiglia”.

Per la prima volta nella terza edizione l’indice è stato diviso in tre classi, usando come bussola i prezzi, per rispecchiare sostanzialmente la classificazione per segmenti che è da tempo familiare anche al pubblico. In pratica nella classe entry level si misurano le Fiat 500e, Hyundai Kone EV e Dacia Spring, in quella media le Volkswagen ID4, le Hyundai Ioniq 5 e Kia EV6 contro Tesla Model Y o BMW IX3 e in quella superiore le elettriche luxury o sportive.

In questa classe top per veicoli oltre i €65.000 ha prevalso ancora EQS 450+. Con un indice di ricarica come detto di 0,92, l’elettrica Mercedes è di un filo davanti alla BMW IX xDrive50 (0,91) e alla Porsche Taycan GTS (0,90). Dopo 20 minuti, l’EQS 450+ ha ricaricato idealmente l’elettricità per 275 chilometri, l’IX 273 chilometri e la Taycan 271 chilometri.

Le curve di ricarica dei 5 modelli dal prezzo superiore ai €65.000 messi alla prova (credito grafico: P3)

È interessante notare che tutti e tre i modelli arrivano al loro risultato molto simile in modi diversi: l’EQS, che è aerodinamicamente ottimizzato per l’aerodinamica, non vince la classe attraverso i consumi, ma le sue prestazioni di ricarica leggermente migliori rispetto al SUV elettrico BMW IX.

Sebbene l’EQS sia significativamente più economica nel ciclo WLTP (da 16,1 a 20,0 kWh/100 km), l’ADAC ha determinato un consumo inferiore nell’EcoTest per la IX xDrive50: in questo caso il SUV BMW con 20,4 kWh/100 km è davanti all’EQS 450 + che ha ottenuto 21,5 kWh/100 km.

Sia l’EQS che l’IX beneficiano di batterie di elevata capacità, che offrono più di 105 kWh di contenuto energetico utilizzabile. Sebbene la potenza massima di ricarica di picco dei modelli a 400 volt sia di 200 kW, grazie all’elevato spazio per le celle nella fase di ricarica, nessuno dei due deve far continuamente intervenire il BMS per regolare la potenza.

Rispetto alle versioni Taycan precedentemente valutate nel precedente P3 Charging Index, la Taycan GTS offre una curva di ricarica migliorata e anche consumi inferiori, ma resta appena dietro ai due modelli citati. Con 276 kW di picco e in media 227 kW tra 10 e 80%, la Taycan può sfruttare i vantaggi del suo sistema a 800 volt, ma deve regolare la potenza in modo più deciso, anche per la batteria più piccola da 83,7 kWh netti.

Le curve di ricarica dei modelli medi sottoposti a test (credito grafico: P3)

Nella classe media (premium nel grafico sopra) come nella classifica assoluta ha prevalso la Kia EV6, che con un indice di ricarica di 1,03 dopo 20 minuti ha ricaricato l’elettricità per 309 chilometri. Ci sono due ragioni per distinguere il risultato di EV6 dalla Hyundai Ioniq 5 che si appoggia alla stessa piattaforma (indice 0,91 e 272 chilometri dopo 20 minuti).

Il test prendeva in esame la Ioniq 5 con batteria da 72,6 kWh, mentre l’EV6 ha ricevuto sin dal suo lancio la variante da 77,4 kWh: il che appare chiaro nella potenza di ricarica, per cui l’EV6 con una media di 203 kW e la Ioniq 5 con 192 kW lasciano la concorrenza molto indietro.

Tra l’altro Kia EV6 è anche migliore della cugina in consumi perché nell’ADAC EcoTest con 18,6 kWh/100km rispetto alla Ioniq 5 che si ferma a 20,9 kWh/100 km. Ioniq 5 potrà in futuro replicare con la batteria da 77,4 kWh, ma Hyundai avrà anche Ioniq 6 cui affidarsi in futuro, con una aerodinamica che dovrebbe consentirle di progredire in altre edizioni del P3 Charging Index dopo questo 2022.

P3 segnala però anche che il modello con la più alta potenza di ricarica di picco in questa classe è la Tesla Model 3, che può mantenere i 250 kW solo nella gamma pertinente dal 10 all’80% molto breve. Come la Model Y, la Model 3 Long Range deve riprendere potenza in anticipo ed è superiore al 50% di SoC al livello di una BMW i4 eDrive40 o iX3.

Dal 10 all’80% questo porta Model 3 in media a 146 kW, ovvero 4 kW migliore sul Supercharger V3 rispetto al tipo di stazione di ricarica su cui sono stati testati tutti gli altri veicoli. La Model Y è in ritardo rispetto alla Model 3 con prestazioni di ricarica inferiori e consumi più elevati.

Nelle prime due edizioni del P3 Charging Index, i veicoli con un punteggio inferiore a 0,5 non erano stati inseriti perché ritenuti inadatti per le lunghe distanze. Ma ora nelle statistiche mensili tedesche proprioFiat 500e oppure Hyundai Kona EV compaiono nei primi posti, così anche veicoli fino a €35.000 spesso con batterie piccole sono stati considerati, in una classe separata.

Con un indice di carica di 0,51, la Volkswagen ID3 con batteria da 58 kWh e software 2.3 ha ricaricato l’elettricità per 153 chilometri dopo 20 minuti: la potenza di ricarica è stata di 104 kW al picco e 81 kW in media, sebbene con 19,3 kWh/100 km abbia avuto un consumo alto per la propria classe.

Con una potenza di ricarica decente ma non eccezionale (65 kW in media dal 10 all’80 percento), Kona EV ha occupato il secondo posto grazie al consumo migliore della categoria di 16,7 kWh / 100 km e con un indice di 0,48.

In termini di potenza di ricarica di picco, solo la Peugeot E-208 GT può competere con la ID.3 della classe. Ma poiché le prestazioni del modello Stellantis calano da circa il 50% di SoC e il consumo non è stato leader, la vettura è stata terza, con 0,43 punti, precedendo la Fiat 500e con 0,41, malgrado i buoni consumi non in grado di ricaricare ad alte potenze. Le quattro compatte meglio posizionate hanno ricaricato tra i 123 e i 153 chilometri dopo 20 minuti.

Mini Cooper SE (87 chilometri e indice 0,29) e la Dacia Spring (59 chilometri indice 0,20) scendono in modo più brusco nei risultati della loro classe: con viaggi lunghi sarebbe necessaria una sosta di ricarica molto più lunga, ma è una eventualità che probabilmente sarà rara per la loro clientela.

N.B. il terzo paragrafo dell’articolo è stato aggiornato il 27 luglio 2022 correggendo i nomi degli autori.

Credito grafico di apertura: AUTO21; fonte dati: KBA