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Utili Ford triplicati nel secondo trimestre 2022: i conti sostengono la transizione

La produzione Ford riprende vigore sfiorando due milioni di unità nel primo semestre: a luglio per la prima volta la produzione “elettrica” globale arriverà ai 14.000 esemplari

A mercati chiusi la casa di Dearborn ha presentato una trimestrale che chiude la prima parte dell’anno con quelli che sono stati da più parti definiti i migliori risultati visti da tanto, tanto tempo. Ford ha messo a bilancio $667 milioni di utile netto nel secondo trimestre 2022, in crescita di circa il 19% rispetto ai $561 milioni dello stesso periodo un anno fa. I ricavi sono aumentati da $26,8 miliardi a $40,2 miliardi, una variazione positiva del 35%.

Soprattutto, gli utili rettificati pre-imposte sono più che triplicati rispetto a un anno fa a $3,7 miliardi. Anche i margini EBIT rettificati sono aumentati: dal 3,9% al 9,3%, una serie di comunicazioni che hanno fatto salire le azioni della società nel trading after-hours e man mano nella notte italiana uscivano commenti positivi dagli analisti di Wall Street.

Ford ha confermato così la sua guidance per l’intero anno tra $11,5 miliardi e $12,5 miliardi di EBIT e free cash flow rettificato tra $ 5,5 miliardi a $ 6,5 miliardi. La società punta a un margine EBIT rettificato della società del 10% e un margine EBIT dell’8% dai veicoli elettrici entro il 2026.

A fine semestre Ford aveva prodotto 1.998.000 veicoli, 1.032.000 nel secondo trimestre 2022, rispetto a 1.826.000 e 764.000 negli stessi periodi del 2021. La quota di mercato dal 5,0% è salita di un decimo al 5,1%. L’azienda come noto punta alla produzione di 600.000 veicoli elettrici entro la fine del prossimo anno e 2 milioni entro la fine del 2026.

Per questo traguardo la scorsa settimana l’azienda del Michigan ha annunciato una rete di contratti per la catena della fornitura di materiali essenziali alla filiera delle batterie. L’amministratore delegato Jim Farley ha detto che la società è sulla buona strada per produrre 14.000 veicoli elettrici a livello globale questo mese: un risultato molto alto rispetto a quello di solo pochi mesi fa.

I risultati Ford sono stati diffusi a circa 24 ore dalla comunicazione dei risultati del secondo trimestre 2022 di General Motors, che aveva dichiarato un calo degli utili del 40% a $1,7 miliardi. Un effetto di perdite in Cina e delle difficoltà nella filiera della fornitura, che non sono bastati a contenere una lieve crescita dei ricavi su base annua a $35,7 miliardi da $34,1, con prezzi aumentati alla gamma su volumi in crescita.

Colpisce nei risultati GM che nel trimestre le elettriche immatricolate siano state solo 7.300, inclusi i primi furgoni BrightDrop Zevo 600, un ritmo di diffusione dei modelli a zero emissioni che contrasta con le 14.000 elettriche che Ford produrrà in questo mese che si sta chiudendo.

In Nord America, GM ha peraltro registrato guadagni per quasi $3,3 miliardi. La società ha registrato utili positivi in Sud America, Europa e nel suo gruppo di mercati internazionali. Ha registrato una perdita in Cina, dove la produzione è stata ridotta in tutto il settore nel secondo trimestre a causa dei lockdown per contenere la pandemia.

Ma tornando a Ford, i suoi manager hanno sostenuto durante la call con gli analisti che, malgrado i venti contrari che colpiscono i consumatori (ovvero l’inflazione galoppante), per il momento la domanda e i prezzi sembrano reggere, posizione analoga a quella dei dirigenti rivali GM peraltro.

John Lawler, il chief financial officer dell’Ovale Blu, ha affermato che la società ha fatto modelli per vari scenari macroeconomici, ma ritiene che la società sia in una posizione molto migliore di quanto non siamo stati in passato. Le continue riduzioni dei costi, ha detto, avranno benefici se ci dirigiamo verso una potenziale recessione.

La società del Michigan non ha smentito che nelle riduzioni dei costi ci possano essere tagli (fino a 8.000 per la divisione Ford Blue, secondo l’agenzia di stampa Bloomberg). Ma il CEO Farley ha sottolineato che i cambiamenti in corso a Ford Motor Co. non saranno tagli “indiscriminati” dei costi come avvenuto nelle epoche passate, hanno detto i dirigenti mercoledì.

Peraltro ha riconosciuto che alcuni organici sono eccessivi e che alcune competenze non funzionano più. Di certo la divisione dei veicoli a combustione interna della società vedrà riduzioni dei costi, ha detto, in virtù del fatto che oggi è l’attività principale di Ford.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Ford Motor Co.