BUSINESS

7 giorni nel business della mobilità che cambia: 23 – 29 luglio 2023

I protagonisti della settimana: Ample, Foxconn, Mahle, Mitsubishi Fuso, Nexeon, Nissan, Panasonic, ProLogium, Renault, Samsung SDI, Stellantis, Symbio, Volkswagen, ZF, Xpeng Motors

24 luglio: ZF Friedrichshafen AG e Hon Hai Technology Group (più nota come Foxconn) annunciano una nuova partnership paritaria nei sistemi di telai per autovetture, un elemento chiave dei veicoli mirato ad accelerare ed espandere le opportunità del settore automobilistico e della catena di fornitura con clienti di alto livello. Foxconn acquisirà una partecipazione del 50% in ZF Chassis Modules GmbH, un’unità di ZF Group che raggruppa l’assemblaggio di sistemi di assali per autovetture e ha un valore aziendale di circa €1 miliardo, consentendo una partnership strategica che aumenterà ulteriormente aumentare le opportunità per ZF Chassis e ampliare nuove prospettive per Foxconn nel settore auto. La partnership sfrutterà le reciproche capacità e amplierà la gamma di offerte di prodotti nei settori dei motori a combustione interna e in particolare dei veicoli elettrici. ZF e Foxconn prevedono che la joint venture diventerà operativa entro sei-nove mesi dalla firma e dalle approvazioni normative. ZF Chassis Modules GmbH è rappresentata in 25 sedi in tutto il mondo e ha circa 3.300 dipendenti, di cui 100 in Germania. Le vendite della business unit dovrebbero superare i €4 miliardi nel 2023. Non è chiaro che impatto avrà questa alleanza tecnologica sulla piattaforma MIH per veicoli elettrici predisposta da una divisione della stessa Foxconn, presentata con molte ambizioni, ma che per ora non ha un gran numero di clienti almeno in Occidente, ad eccezione della Fisker Pear che sarà costruita nella fabbrica dell’Ohio che appartiene agli asiatici.

24 luglio: abbiamo dedicato alla stipula dell’accordo per la costruzione della seconda Gigafactory americana di Stellantis e Samsung SDI questo articolo completo.

25 luglio: una partnership tra Panasonic Energy Co. e Nexeon appena perfezionata servirà a fornire al colosso giapponese delle celle per veicoli elettrici il materiale anodico avanzato a base di silicio dell’azienda inglese NSP2, prodotto accreditato del potenziale di aumentare la densità energetica delle celle agli ioni di litio fino a 50%. Questo materiale è drop-in, ovvero non richiede modifiche alle linee di produzone, e consentirà a Panasonic di utilizzare una percentuale molto più elevata di silicio negli anodi delle celle agli ioni di litio rispetto ai materiali di prima generazione come l’ossido di silicio. L’aumento della densità energetica delle batterie agli ioni di litio aumenta le prestazioni del prodotto per i proprietari di veicoli elettrici in termini di autonomia di marcia del veicolo e tempi di ricarica ridotti. Oltre a migliorare le prestazioni, la tecnologia consentirà ai produttori auto di realizzare risparmi sui costi dei loro pacchi batterie per i veicoli elettrici. Secondo la nota stampa diramata, il materiale di Nexeon alimenterà i veicoli elettrici mossi da celle Panasonic a partire dal 2025. Tra i clienti storici del gruppo giapponese nella mobilità elettrica il più noto è Tesla, insieme alla quale il gruppo asiatico opera nella Gigafactory attiva in Nevada.

25 luglio: la tedesca Mahle e il produttore di celle con elettroliti allo stato solido ProLogium vogliono sviluppare e valutare insieme sistemi di gestione termica per batterie di prossima generazione. Lo rivelano le aziende che hanno firmato una dichiarazione di intenti al riguardo. L’obiettivo sarà sviluppare sistemi di batterie competitivi con alta efficienza, densità energetica, durata e capacità di ricarica rapida. Molta attenzione sarà rivolta anche alla valutazione dell’invecchiamento e alla vita utile delle celle. ProLogium ha presentato per la prima volta a una fiera specializzata di Monaco di Baviera la sua nuova cella batteria allo stato solido LLCB, sigla che corrisponde a batteria al litio ceramico di grandi dimensioni. Con lo stesso ingombro di un pacco batteria convenzionale con celle cilindriche 2170, questo dovrebbe quasi raddoppiare la densità energetica volumetrica e allo stesso tempo ridurre significativamente il peso e il numero di celle nel pacco. I risultati dovrebbero essere applicati alle linee di produzione del progetto di Gigafactory degli asiatici in Francia, il primo al di fuori di Taiwan.

25 luglio: la società che si dedica alla tecnologia di cambio rapido delle batterie Ample, sta collaborando con Mitsubishi Fuso per realizzare veicoli commerciali al 100% elettrici spinti dalla tecnologia Modular Battery Swapping degli americani. L’implementazione iniziale si applicherà all’ultimo Fuso ECanter completamente elettrico di Mitsubishi Fuso a partire dal prossimo inverno in Giappone. Al momento del lancio il modello ECanter fornirà un’autonomia compresa tra 62 e 200 miglia con l’obiettivo di aumentare tale autonomia per servire altri profili di guida. Con le sue stazioni predisposte per il battery swap, già popolare soprattutto in Cina grazie ad aziende come NIO ed Aulton, Ample offrirà ai camion per le consegne dell’ultimo miglio un’esperienza simile a quella del rifornire ad una pompa del carburante: ovvero i camion elettrici potranno ricaricarsi completamente in 5 minuti garantendo il massimo utilizzo su strada del veicolo. Inoltre, i protocolli di drive-through di Ample semplificheranno ulteriormente l’esperienza per l’operatore del veicolo che non dovrà neppure uscire dalla postazione al termine di uno scambio. Mentre un camion viene scambiato, può essere caricato e scaricato consentendo ulteriori efficienze operative. Ample ha anche precisato che annuncerà presto un elenco di aziende che utilizzeranno l’ECanter per elettrificare le loro flotte.

26 luglio: il riassetto dell’Alleanza franco-giapponese a lungo discusso e contrattato dai due maggiori partner Renault e Nissan per quanto riguarda la mobilità elettrica avrà come conseguenza che la casa asiatica investirà fino a €600 milioni nella nuova società dei francesi Ampere. Con la conferma ufficiale da parte delle due società, la partecipazione di Nissan è ancora un po’ più piccola di quanto si immaginasse: l’investimento fa parte degli accordi finali ora conclusi per il riallineamento dell’alleanza dei produttori e annunciato a inizio di febbraio; dovrebbe essere completato nel quarto trimestre di quest’anno, superate le approvazioni delle authority. L’investimento è in linea con la strategia di elettrificazione Nissan Ambition 2030, ha dichiarato la casa e crea “molteplici potenziali benefici e sinergie che completano gli obiettivi e le iniziative di Nissan in Europa e in altri mercati potenziali”. Poche settimane fa il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun aveva riferito che Nissan avrebbe investito circa 100 miliardi di yen (circa €646 milioni) in Ampere e quindi probabilmente detenere una partecipazione inferiore al 10%, meno di quanto precedentemente ipotizzato. Quello finale ora confermato “fino a €600 milioni”, risulta quindi essere un investimento ancora più limitato. I preliminari di febbraio avrebbero permesso a Nissan di acquisire una partecipazione fino al 15% in Ampere. Il motivo del ridimensionamento non è specificato nelle note ufficiali. L’accordo complessivo include non solo l’investimento in Ampere, ma anche le cooperazioni per Europa, America Latina e India. La quota del 15% è considerata un numero importante nell’Alleanza: Nissan ha detenuto il 15% di Renault per molti anni, ma il gruppo ora diretto da Luca de Meo ha detenuto il 43% dei giapponesi e aveva più potere col partner di quanto Nissan avesse con Renault. A febbraio è stato infatti concordato che Renault avrebbe ridotto la sua partecipazione diretta in Nissan al 15%. Il 28,4% delle azioni Nissan che Renault vuole cedere saranno trasferite a un trust francese. Renault avrebbe quindi solo il 15% dei diritti di voto.

26 luglio: a una settimana di distanza dalla conferma della collaborazione tra Audi e la cinese SAIC Motor per l’accelerazione dello sviluppo di veicoli elettrici arriva un secondo e più sorprendente partenariato. Volkswagen acquisisce quasi il 5% di Xpeng Motors, nell’ambito di un accordo-quadro tecnologico per la Cina (ma con potenziali ricadute nell’export) su una cooperazione a lungo termine con la startup. Con la nuova collaborazione i vertici tedeschi corrono ai ripari per la strategia di elettrificazione locale basata sulla piattaforma MEB che non sfonda rispetto alle rivali BYD e Tesla. Ma soprattutto intende accelerare il ritmo di sviluppo dei settori in crisi, a cominciare dal digitale. Gli oltre 2.000 tecnici della locale Volkswagen Group China Technology Company (VCTC) approfitteranno della buona reputazione di Xpeng nel digitale, in particolare per quanto riguarda sistemi ADAS, digitale, connessione, infotainment, secondo esperti locali all’altezza nel ramo del colosso Huawei. Il gruppo tedesco investe circa $700 milioni in Xpeng Motors, quotata a Wall Street, nell’ambito di un aumento di capitale, in cui intende acquisire il 4,99% e ricevendo un seggio nel consiglio di amministrazione. Nella stessa giornata è stato confermato dai tedeschi l’accordo SAIC Motor-Audi, che secondo la stampa economica cinese punterà al settore delle auto ibride plug-in. Due giorni dopo la conferma l’amministratore delegato Oliver Blume in una call con la stampa specializzata tedesca ha indicato che la marca di Wolfsburg svilupperà con Xpeng Motors due veicoli del Segmento B entro il 2026 e che la piattaforma usata dai cinesi sul modello appena lanciato G9 sarà sfruttata per i piani previsti. In tale segmento forse non servirà nemmeno sfruttarne tutto il potenziale, visto che per G9 oltre all’impianto a 800V sono previste autonomie fino a 700 chilometri e potenze di ricarica record fino a 470 kW. Ma in quel segmento proprio in Cina il gruppo tedesco senza questa collaborazione avrebbe potuto essere “scoperto”, malgrado l’arrivo delle nuove piattaforme elettriche PPE ed SSP in uscita tra 2024 e 2026.

28 luglio: Stellantis conferma di aver completato l’acquisizione del 33,3% del capitale sociale di Symbio, la società francese attiva nel settore della mobilità a idrogeno a zero emissioni, a seguito di trattavie che erano state rese pubbliche dalla fine dello scorso anno. Il gruppo diretto da Carlos Tavares e i due fondatori di Symbio, FORVIA (nata dalla fusione di Faurecia ed Hella) e Michelin sono ora azionisti alla pari. Questo annuncio viene ritenuto dal gruppo euro-americano un passo importante nella de-carbonizzazione della mobilità ed è un voto di fiducia nel know-how di Symbio nelle innovazioni della propulsione a celle a combustibile alimentate da idrogeno, già montate su modelli di veicoli commerciali leggeri con marchi che fanno capo a Stellantis a partire dal 2021. L’ingresso del nuovo socio nel capitale di Symbio aumenterà il suo sviluppo in Europa e negli Stati Uniti. L’acquisizione paritetica in Symbio rafforzerà la posizione di leader di Stellantis nei veicoli a idrogeno e sosterrà la produzione di furgoni a celle a combustibile in Francia. Questa offerta completerà in modo adeguato il crescente portafoglio di veicoli elettrici a batteria dell’azienda.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Ample