7 giorni di business che cambia la mobilità: 20 – 26 dicembre 2021
I protagonisti della settimana: Be Charge, Britishvolt, BYD, Cepsa, Endesa, Enel X, ENI, Gotion High-Tech, Manz, Nikola, Rio Tinto, Ssangyong, Tesla
20 dicembre: AUTO21 ha dedicato questo articolo alla notizia del contratto di Gotion High-Tech negli Stati Uniti che comporterà oltre alla fornitura l’apertura di una Gigafactory nordamericana.
21 dicembre: a poche settimane da un ordine ricevuto dal gruppo BMW, Manz AG, società di ingegneria tedesca, continua la sua strategia di crescita basata sulle partnership. L’azienda di Reutlingen è stata incaricata dal produttore britannico di batterie Britishvolt di implementare la prima fase di espansione di una linea di produzione di celle agli ioni di litio nel Northumberland. Nell’ambito di questo progetto-faro, Manz ha già fornito supporto durante la fase di pianificazione del nuovo impianto di produzione presso il sito di Cambois, nel nord-est dell’Inghilterra. Il progetto si basa su una formula progettuale che consente un alto grado di flessibilità e può anche essere adattato alle future esigenze del mercato dei formati e delle caratteristiche delle celle. Grazie all’ingegneria in tempo reale Manz è in grado di mappare l’intero processo di produzione delle celle della batteria di Britishvolt in un breve periodo di tempo utilizzando la tecnologia dell’attrezzatura personalizzata per l’assemblaggio delle celle cilindriche. La consegna dei sistemi di produzione è prevista per il 2023, con l’avvio della produzione già entro la fine dello stesso anno. Per questa prima fase di espansione a una capacità produttiva di 4 GWh, il volume degli ordini è di oltre €70 milioni. Nell’ambito della cooperazione è prevista la realizzazione di ulteriori linee per celle cilindriche e prismatiche sia in Inghilterra che in Canada, altro mercato di espansione del partner britannico che ha lo scopo di aumentare la capacità di produzione totale di Britishvolt a oltre 100 GWh.
21 dicembre: il gruppo estrattivo Rio Tinto reagisce all’opposizione popolare serba incontrata dal progetto nella valle dello Jadar, rivolgendosi subito a un’altra regione per assicurarsi una produzione adeguata del litio indispensabile ai produttori di batterie. Il gruppo infatti conferma l’acquisto del progetto sulle salamoie di litio a Rincon, situato nella parte più orientale del “triangolo del litio”, nella provincia argentina di Salta. L’acquisizione da $825 milioni giunge mentre sempre più analisti ed esperti mettono in guardia su un imminente e importante gap di offerta per il litio, guidato dalla crescente domanda del metallo utilizzato nei veicoli elettrici e dalle tecnologie collegate alle rinnovabili. Il secondo gruppo estrattivo globale nella sua nota ufficiale ha affermato che l’accordo dimostra il suo impegno a consolidare la sua attività nei materiali per batterie, rafforzando il portafoglio per la transizione energetica globale. Rincon è un grande progetto di brine, salamoia di litio in attesa di essere sviluppato su larga scala. La sua peculiarità è che utilizzerà una tecnologia di estrazione diretta (DLE) a basso costo, che promette di avere il potenziale di aumentare significativamente i recuperi di litio rispetto agli stagni di evaporazione, ha affermato Rio, aggiungendo che un impianto-pilota è già in funzione nel sito sudamericano. Secondo Rincon Mining, che ha sviluppato il progetto e la tecnologia dal 2009, il nuovo metodo di estrazione consente di estrarre il metallo dalla salamoia grezza in meno di 24 ore.
21 dicembre: a ormai quindici mesi dall’apertura di un vero e proprio caso portato alla luce da un report della società finanziaria Hindenburg Research che contestava la narrativa del suo fondatore Trevor Milton, Nikola ha accettato di chiudere l’indagine per frode della Securities and Exchange Commission pagando una sanzione di $125 milioni. La SEC riteneva che Milton avesse fortemente esagerato l’operato e le qualità della sua società con tweet e apparizioni sui media che affermavano falsi risultati tecnologici di Nikola, le sue capacità di produzione interna e il suo portafoglio ordini. Secondo la SEC, Nikola aveva anche ingannato gli investitori sui costi previsti per la produzione di idrogeno, sui tempi di rifornimento dei suoi prototipi di camion e sugli effetti derivanti dalla poi sfumata partnership di Nikola con General Motors. Gli investitori che non sono usciti dalla posizione su questa controversa startup hanno anche ricevuto la notizia che la società chiederà il rimborso al fondatore ed ex-CEO, che peraltro in un procedimento penale separato si è dichiarato non colpevole e ha cercato di far archiviare il procedimento o di spostarlo in un’altra corte federale. Il caso della SEC contro Milton è sospeso rispetto al procedimento penale parallelo. Dal loro picco di giugno 2020 a $76, precedente all’ingresso in scena della società di short selling, i titoli Nikola nell’ultima settimana sono partiti dal lunedì con prezzo di fine giornata di $9,25, al chiudere questa settimana a $11,06. Pochi giorni fa Nikola ha consegnato ai porti di Los Angeles e Long Beach i primissimi esemplari di camion Tre per i test, a quanto sembra costruiti in Europa presso la fabbrica di Ulm del partner Iveco.
21 dicembre: SsangYong Motor Co. ha firmato un nuovo accordo con FinDreams, la divisione del gruppo BYD che si occupa della commercializzazione di batterie per i veicoli elettrici, apparentemente finalizzato a consentirle di recuperare terreno nel segmento della gamma di modelli elettrici, nei quali l’azienda coreana in amministrazione controllata e alla ricerca di un nuovo proprietario per sostituire l’indiana Mahindra & Mahindra è finora stata assente. Le due società hanno firmato un contratto di partnership tecnologica per lo sviluppo di batterie per componenti EV chiave e la produzione di pacchi batteria durante un evento di firma tenutosi a distanza. Le batterie sviluppate tramite la partnership saranno fornite al primo modello al 100% elettrico di SsangYong Motor U100, in fase di sviluppo per la produzione di massa a partire dal 2023. SsangYong e BYD prevedono di espandere la cooperazione per lo sviluppo congiunto di pacchi batteria e piattaforme di produzione esclusivamente elettriche. Per la collaborazione, la casa automobilistica coreana prevede di inviare il proprio personale di ricerca e sviluppo in BYD, il numero 4 al mondo nelle vendite di veicoli elettrici e nello sviluppo di batterie. I suoi veicoli elettrici utilizzano solo componenti sviluppati internamente, ma BYD collabora anche con partner esterni: ha appena rilevato il controllo del partenariato con Mercedes-Benz che produce modelli battezzati Denza, mentre la collaborazione con Toyota nel 2023 dovrebbe portare alla presentazione del modello BZ DSN realizzato per il mercato cinese che è stato tra i 15 presentati in forma di concept da Akio Toyoda in occasione dell’aggiornamento della strategia della casa giapponese.
21 dicembre: il gruppo spagnolo dell’energia Endesa collabora con la società petrolifera spagnola Cepsa (Compañía Española de Petróleos) per sviluppare la più grande rete interoperabile di colonnine ad alta potenza per auto elettriche in Spagna e Portogallo. Cepsa creerà una rete con punti di ricarica da 150 kW, la potenza massima ricevibile da molti modelli al 100% elettrici introdotti nell’ultimo anno, eccetto qualche gran turismo tedesca e le Tesla che hanno però un proprio network, sui principali assi viari iberici, che andrà a completare l’infrastruttura HPC esistente di Endesa X. Quest’ultimo comprende attualmente 75 punti di ricarica ultra-veloci in 25 località in tutta la Spagna. Alla clientela Cepsa ed Endesa sarà consentito l’accesso a tutte queste stazioni di ricarica tramite le rispettive app. L’accordo è stato firmato dall’amministratore delegato della società partecipata dall’italiana ENEL, José Bogas e dai due leader Cepsa, l’attuale CEO Philippe Boisseau e Maarten Wetselaar che ne assumerà la carica dal 1 gennaio 2022. L’accordo ha sullo sfondo la decisione del ministero dell’Ambiente spagnolo di emettere un’ordinanza ministeriale con un obbligo di mettere a disposizione punti di ricarica ultra-rapida presso le grandi stazioni di rifornimento. Cepsa ha già in funzione 2.800 punti di ricarica in Spagna ed è anche partner della rete di ricarica pan-europea Ionity per Spagna e Portogallo.
22 dicembre: all’accordo di partenariato ed interoperabilità delle reti di ricarica italiane Enel X, Be Charge ed ENI abbiamo dedicato questo articolo completo.
23 dicembre: dopo aver deciso di alleggerire la propria quota di azioni Tesla del 10% Elon Musk in circa sette settimane è arrivato o quasi all’obiettivo, ha confermato l’imprenditore. L’ultima è stata una tranche da $928,6 milioni equivalente a 934.091 titoli. I commenti di Musk su Twitter e una intervista hanno aiutato a spingere il titolo Tesla al suo miglior giorno dal 1 novembre, con una crescita del 7,5% a $ 1.008,87 mercoledì 22 dicembre e il valore della società tornato sopra $1 trilione dopo alcuni giorni al di sotto di questa soglia. Venerdì la settimana natalizia si è chiusa a quota $1.067. L’ultima vendita secondo i calcoli di Fortune porta il totale a 14,7 milioni di azioni per circa $15,4 miliardi e il CEO della società americana dovrà cedere circa 17 milioni di azioni per scaricare del 10% la sua quota, supponendo che il suo impegno escluda le opzioni esercitabili. Il cinquantenne Musk è ancora la persona più ricca del mondo, in cima al Bloomberg Billionaires Index con una fortuna di oltre 260 miliardi di dollari. Domenica scorsa aveva affermato in un Tweet che avrebbe pagato oltre $11 miliardi di tasse quest’anno, rispondendo alle critiche di un certo numero di legislatori, come la senatrice democratica Elizabeth Warren che aveva definito Musk freeloader (scroccone).