AUTO

L’iper-attività di Foxconn nella fabbrica in Ohio giova anche a Pininfarina

La piattaforma modulare MIH del colosso di Taiwan sarà alla base del SUV elettrico Model B prodotto in America, dove già ha contratti con le startup Lordstown, Fisker e da poco anche INDIEV

A distanza di pochi giorni dall’avvio della produzione dei primi esemplari di pickup elettrico Endurance costruiti per conto di Lordstown Motors, c’è straordinario fermento attorno alla fabbrica dell’Ohio collocata nella città che si chiama come la startup dei light truck elettrici e la cui proprietà è stata rilevata lo scorso anno da Hon Hai Technology Group.

Il gruppo di Taiwan meglio noto in Occidente come Foxconn conferma la spumeggiante attitudine a trovare modo di sfruttare la piena capacità di un impianto, dote che l’ha resa nota nelle collaborazioni con Apple per l’elettronica di consumo e conservata a quanto pare anche nel settore ad essa molto meno familiare dell’automotive.

La divisione Foxconn attiva nel settore auto (porta il nome Foxtron Vehicle Technologies Co.), ha infatti appena firmato un accordo di programma con l’americana INDIEV Inc. per costruire il primo prototipo di veicolo elettrico della startup, battezzato INDI One, presso il polo dell’Ohio.

I dettagli della potenziale collaborazione oltre lo sviluppo e consegna dei prototipi, che viene considerato alla stregua di un “primo passo”, saranno divulgati in un secondo momento mentre i negoziati continuano, si legge nella nota stampa. Il nuovo costruttore di veicoli californiano, ha iniziato a sviluppare il suo INDI One nel 2017 e lo ha rivelato al pubblico nell’ottobre dello scorso anno.

“Il nostro accordo di programma con INDIEV segna l’inizio di molte altre discussioni a venire sul futuro della produzione di veicoli elettrici in Ohio”, ha confermato il numero uno della divisione americana Foxconn Jerry Hsiao.

L’accordo con INDIEV peraltro è solo il terzo nell’ordine cronologico che riguardi collaborazioni con startup americane da parte di Foxconn, da quando ha rilevato il pieno controllo della ex-fabbrica di berline Chevrolet Cruze proprio da una startup come Lordstown Motors. Il secondo contratto riguarda invece Fisker, per conto della quale l’impianto produrrà un altro modello al 100% elettrico: Pear.

A partire dal 2024, da questo impianto nell’Ohio (che ha una capacità massima di mezzo milione di auto) usciranno anche SUV di medio formato direttamente sviluppati in proprio da Foxconn. Il 18 ottobre infatti saranno svelati tutti i dettagli riguardanti secondo veicolo elettrico della casa asiatica: il Model B del quale sono state diffuse ieri le prime immagini ed un immancabile video teaser.

Anche se per la scheda tecnica completa ci sarà da attendere qualche giorno, questo SUV sembra rivolgersi per caratteristiche ad un pubblico femminile esigente quanto a stile e forme, e non è probabilmente un caso che il design del Model B sia stato affidato ad una icona dello stile auto come la piemontese Pininfarina. Per taglia appare inserirsi nel segmento in cui c’è la Volkswagen ID3, che dovrebbe andare a sfidare a partire dal 2024.

La settimana scorsa Foxtron aveva rivelato in un altro video il primo modello, il pickup elettrico Model V. Nel 2021 aveva anticipato questi due arrivi e quello di un altro SUV denominato Model C, della berlina Model E che apparirà entro la prima metà del prossimo anno e di un autobus che si chiamerà (audacemente) Model T.

Sebbene sia stata costituita (in collaborazione con Yulon Motors) appena nel novembre 2020, la divisione Foxtron Vehicle Technologies Co. si avvia a costruire a Taiwan gli altri modelli della gamma presentati lo scorso anno, mentre come detto per il Model B è stata scelta anche la produzione nordamericana, sulla base del concetto sempre più popolare tra i manager della manifattura “local for local”.

Sempre più globale invece è la piattaforma elettrica e modulare MIH, del cui sviluppo e successo commerciale si occupa un manager esperto come Jack Cheng, che ha preso parte al lancio NIO e in precedenza ha avuto trascorsi anche nell’italiana Marelli.

Credito foto di apertura: sito web Hon Hai Techologies