BUSINESS

7 giorni di novità che trasformano auto e mobilità: 26 settembre – 1 ottobre 2022

I protagonisti della settimana: General Motors, Hitachi, Honda, Intel, Leapmotor, LiveWire, Mobileye, OneD, Porsche, PowerCo, Umicore, Varta, Volkswagen

26 settembre: la divisione Volkswagen creata per operare nelle batterie PowerCo e il gruppo belga di tecnologia dei materiali Umicore costituiscono una joint venture per la produzione di materiali catodici attivi e loro precursori che in Europa dal 2025 fornirà questi materiali alle Gigafactory che costruiranno celle per i marchi che fanno capo a Wolfsburg. Entro fine decennio i partner si sono dati il traguardo di realizzare prodotto per 160 GWh di capacità di celle l’anno, quello che occorrerebbe, secondo le stime della divisione con sede a Salzgitter e diretta da Frank Blome, per circa 2,2 milioni di veicoli al 100% elettrici. La nuova società, ancora priva di nome, avrà sede a Bruxelles e, secondo l’annuncio, investirà €3 miliardi per avviare le proprie attività. Proprietà intellettuale e know-how Umicore saranno a disposizione della joint venture tramite un accordo di licenza e Umicore si occuperà anche di servizi di raffinazione per PowerCo nell’area dell’approvvigionamento di materie prime. Con gli accordi, Umicore e PowerCo puntano anche a lavorare insieme su una catena della fornitura sostenibile e responsabile. Non è ancora chiaro dove troverà posto la produzione: Umicore ha appena aperto il suo primo impianto di produzione di materiale catodico Nysa, in Polonia e da lì raggiungerà a un portafoglio clienti che inizia con ACC (joint venture sulle batterie attiva anche in Italia con soci Stellantis, Total e Mercedes-Benz). PowerCo da parte sua sta già costruendo la prima fabbrica di batterie a Salzgitter e un’altra fabbrica identica sarà costruita a Sagunto, nella regione mediterranea di Valencia. La cella unificata (prismatica) Volkswagen sarà prodotta anche da Northvolt in Svezia ed è prevista un’ulteriore sito in Europa orientale che non è stato ancora specificato.

26 settembre: importante contratto di fornitura per Hitachi Astemo incaricata da Honda di produrre trasmissioni per modelli al 100% elettrici di medie e grandi dimensioni della casa automobilistica giapponese a partire dal 2026. Honda progetta di lanciare 30 modelli elettrici puri sui mercati globali entro il 2030, sebbene non tutti i modelli saranno disponibili in ogni mercato. In qualità di integratore di sistemi, Hitachi Astemo fornirà un’unità di azionamento potente e integrata che combinerà al sistema un inverter con chip in carburo di silicio, un motore ad elevata efficienza e un riduttore compatto di un produttore esterno. I dati sulle prestazioni o i nomi dei modelli di veicoli in cui sarà utilizzato l’e-axle non sono menzionati nella comunicazione ufficiale. Hitachi Astemo è emersa nel 2021 dalla fusione di Hitachi Automotive Systems coi gruppi Honda Keihin, Showa e Nissin Kogyo. Inclusa ricerca e sviluppo, intende investire l’equivalente di €2,1 miliardi nell’elettrificazione entro l’anno fiscale 2025, mentre la previsione per l’anno fiscale 2025 è che i ricavi raggiungano 400 miliardi di yen (oggi circa €2,8 miliardi) e quella per il 2030 è di un ulteriore raddoppio.

27 settembre: all’ingresso in borsa a Wall Street di LiveWire attraverso una fusione inversa abbiamo dedicato questo articolo completo.

29 settembre: l’offerta pubblica di Leapmotor a Hong Kong parte con una risposta timida. La collocazione è stata nella fascia bassa del range e la società ha quindi iniziato a HK$48 per azione, sulla soglia inferiore di una forchetta prevista tra HK$48 e HK$62. La raccolta pertanto è stata di HK$6,06 miliardi (circa $770 milioni) in cambio di una emissione di 131 milioni di azioni. Leapmotor è stata fondata nel 2015 e attualmente vende la minicar T03, la coupé S01 e il SUV C11. Il 10 maggio, Leapmotor ha presentato la sua berlina elettrica C01, modello lanciato ufficialmente questa settimana. La società ha rivelato il 21 settembre oltre 100.000 prenotazioni per C01, ma per questi pre-ordini non era previsto deposito. La startup dell’auto elettrica cinese, che spera di rosicchiare quote a rivali come NIO, Xpeng e Li Auto, prevede di lanciare 1-3 nuovi modelli all’anno e un totale di sette nuovi veicoli completamente elettrici entro la fine del 2025, secondo il suo ultimo prospetto.

29 settembre: Varta ha deciso di raggruppare le sue aree di business per l’elettromobilità e i pacchi batterie in una nuova società separata, confermando le voci che circolano dall’inizio dell’anno. Herbert Schein si dimette dalla sua posizione di CEO di Varta AG che lascerà a fine anno per guidare la nuova società V4Drive SE, che si concentrerà sulle celle agli ioni di litio di grande formato per la mobilità elettrica e altre applicazioni in modo più mirato. Per la nuova società indipendente è stato scelto il nome della nuova cella della batteria V4Drive di Varta presentata nell’aprile 2021. La società di Ellwangen nell’autunno dell’anno scorso aveva deciso di costruire le V4Drive in un formato più grande rispetto a quello molto diffuso (anche sulle Tesla sebbene non del produttore europeo) 21700 e con un inizio produzione (fino a 2 GWh l’anno) previsto a cavallo tra 2022 e 2023 ed i primi ordini che includono Porsche.

29 settembre: General Motors e OneD Battery Sciences hanno firmato un accordo di programma per lo sviluppo congiunto di ricerche sul potenziale utilizzo della nanotecnologia al silicio della società di Palo Alto nelle celle Ultium. GM Ventures e Volta Energy Technologies hanno anche partecipato al round di finanziamento di Serie C di OneD, che la società ha recentemente chiuso raccogliendo $25 milioni di denaro fresco con cui meglio commercializzare la sua tecnologia che punta ad aumenti significativi della densità di energia per più autonomia nei veicoli elettrici a costi ridotti con la sua piattaforma Sinanode. Usando gas silano, OneD realizza nanofili di silicio a partire da tecnologia già comune ad esempio nel fotovoltaico con cui riempire la superficie della grafite e il suo interno e dando agli ioni di litio accesso a questo materiale: il tutto perché il silicio può immagazzinare dieci volte l’energia della sola grafite. La tecnologia Sinanode è applicabile al convenzionale rivestimento di elettrodi a umido, ma anche a quello a secco a cui molti produttori si stanno orientando per semplificare linee di montaggio e ridurre i costi. Quindici anni di ricerca e sviluppo di OneD hanno portato a un portafoglio di oltre 240 brevetti concessi e il modello di business di OneD è orientato alla concessione di licenze per la tecnologia proprietaria ai partner industriali piuttosto che a realizzare poli produttivi, sebbene per i fondi del round Serie C sia prevista anche una piccola produzione-pilota adeguata a fornire alla clientela l’integrazione nella produzione di celle di maggiore densità.

29 settembre: alla prima giornata di quotazione seguita all’offerta pubblica iniziale con cui Volkswagen ha collocato Porsche alla borsa di Francoforte abbiamo dedicato questo articolo.

30 settembre: Mobileye, la divisione Intel specializzata in sistemi ADAS e nelle mappe e software per la guida autonoma, presenta un prospetto di IPO all’authority americana di borsa SEC. Il prospetto afferma che sta pianificando di quotare azioni ordinarie di Classe A, senza fornire il numero di azioni o la fascia di prezzo connesse all’offerta. Intel manterrà la proprietà delle azioni di Classe B che valgono dieci volte i voti delle azioni di Classe A, dandogli il controllo sul consiglio di amministrazione. La società indica una crescita dei ricavi da $879 milioni nel 2019, a $967 milioni nel 2020 e a $1,39 miliardi l’anno scorso. Le perdite si sono ridotte dai $328 milioni del 2019 a $ 75 milioni nel 2021. L’ingresso Mobileye al Nasdaq fa parte della più ampia strategia di Intel di concentrarsi sul core business mentre quando (nel marzo 2017) guardava al di là dei chip aveva acquisito la società per $15,3 miliardi. Intel utilizzerà alcuni fondi della quotazione di Mobileye per costruire più fabbriche (come in Veneto) e diventare una fonderia per altri produttori di chip. Mobileye, fondata nel 1999 da Amnon Shashua che ancora la guida, ha collaborato con Audi, BMW, Volkswagen, GM e Ford per sviluppare funzionalità avanzate come l’assistenza alla guida e il mantenimento della corsia utilizzando camere, chip e software aziendale. L’ultimo fattore di crescita arriva dalla Cina: se già da tempo lavora sul primo mercato proprio questa settimana ha rivelato il piano di espandere la collaborazione col gruppo Geely, per alcuni modelli specialmente di marchi incentrati sull’auto elettrica.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Mobileye