BUSINESS

7 giorni di business che cambia la mobilità: 14 – 20 marzo 2022

I protagonisti della settimana: CALB, Cruise, Enel, Envision AESC, Eramet, Lithium Werks, Mercedes-Benz, Nissan, Northvolt, Reliance, Starbucks, Suez, TuSimple, Volvo

14 marzo: CALB, uno dei principali fornitori di celle ai produttori cinesi di auto, ha deciso di quotarsi a Hong Kong con l’obiettivo di raccogliere denaro fresco fino all’equivalente di $1,5 miliardi, per attrezzarsi a contestare il primato della leader del mercato CATL. Sebbene CALB per ora sia distanziata quanto a capacità di produzione annua, si è posta un target ambizioso di un 1 TWh di capacità produttiva da raggiungere per la fine del decennio. Per arrivare a questo obiettivo e quindi essere un rivale all’altezza di CATL, ci si attende che CALB nei prossimi mesi esponga una altrettanto ambiziosa roadmap incluse aperture di nuove Gigafactory. La società, che ha legami con alcuni dei maggiori gruppi cinesi del settore difesa, ha segnalato la propria intenzione di utilizzare subito il denaro raccolto con l’IPO per raddoppiare la capacità di produzione di celle portandola nei prossimi dodici mesi a 55 GWh e di lavorare a progetti di ricerca e sviluppo. Attualmente dagli addetti ai lavori CALB è inserita tra i produttori di batterie di seconda fascia, con i soli CATL, BYD ed Envision tra i cinesi ad essere considerati di prima fascia (Tier1).

15 marzo: Reliance New Energy, divisione del conglomerato indiano che aveva recentemente acquistato la britannica Faradion, ha perfezionato l’acquisizione del produttore di batterie Litihium Werks per $61 milioni. Quest’ultima è una società con sedi negli Stati Uniti, Europa e anche in Cina, dove ha un proprio polo produttivo. Lithium Werks non è uno dei maggiori protagonisti globali per capacità, ma per gli indiani è interessante perché attiva in un settore come quello delle batterie a base ferrosa, più economiche e sicure di quelle ad alte prestazioni con maggior contenuto di nichel. Evidentemente sia per Faradion (che produce celle agli ioni di sodio) che per la nuova acquisizione ai manager indiani interessa il potenziale di un prodotto non eccessivamente costoso più adatto al nascente mercato del sub-continente, molto attento al cartellino del prezzo. Nel portafoglio di Lithium Werks sulle celle LFP ci sono anche 219 brevetti, che diventeranno interessanti in una fase in cui l’esecutivo indiano sta per assegnare incentivi fino a $6 miliardi ad aziende in grado di creare una catena della fornitura nazionale ma anche a sviluppare poli per lo sviluppo della tecnologia locale.

15 marzo: pensando alla comodità e alla praticità di accesso l’importatore americano Volvo e la catena Starbucks collaboreranno alla creazione di una rete di postazioni di ricarica nei parcheggi delle caffetterie a partire dalla prossima estate. Finora sono stati identificati 15 siti su cui installare 60 colonnine di ricarica in corrente continua. Per ora il programma prevede di collegare a distanza di circa 100 miglia l’una dall’altra tutto l’Ovest, da Seattle dove ha sede Starbucks fino a Denver, al centro delle Montagne Rocciose. A occuparsi delle colonnine la società specializzata ChargePoint, presso le quali una Volvo C40 Recharge richiede circa quaranta minuti per passare dal 20% al 90% della capacità di ricarica della batteria. I clienti potranno ricaricare o a tariffe preferenziali o perfino gratis in alcune località.

15 marzo: al progetto della terza Gigafactory Northvolt, nello Schleswig-Holstein, abbiamo dedicato questo articolo completo.

15 marzo: in occasione dell’inaugurazione della rinnovata fabbrica di Tuscaloosa, Mercedes-Benz conferma che per il sito che produrrà elettriche destinate al mercato nordamericano (a iniziare da EQE ed EQS) è stato raggiunto un accordo di fornitura con Envision AESC, che entro metà decennio creerà in una località americana ancora da stabilire una nuova Gigafactory insieme per equipaggiare l’impianto di assemblaggio della stella a tre punte. Le celle che dal 2025 usciranno dalle linee della nuova fabbrica saranno ad alte prestazioni, con chimica ad elevato contenuto di nichel. Continua pertanto la diversificazione della fornitura del gruppo di Stoccarda, che finora ha raggiunto accordi di collaborazione sulle batterie con le cinesi CATL e Farasis, così come con la franco-tedesca ACC. Secondo la testata inglese Autocar il primo modello a montare celle Envision AESC potrebbe essere il futuro SUV elettrico Maybach, pertanto un modello di fascia davvero alta. A regime dalle linee di Tuscaloosa è previsto escano 6.000 veicoli ogni mese. Quello americano per Mercedes-Benz sarà il quinto maggior sito produttivo globale per Envision AESC dopo quelli nel Regno Unito, Cina e Giappone collegati alla fornitura Nissan e in Francia per equipaggiare Renault.

16 marzo: il gruppo estrattivo Eramet e quello dei servizi ambientali Suez presentano i piani per realizzare un sito francese di riciclo di batterie di veicoli elettrici entro il 2024. La roadmap prevede che i materiali siano trattati in loco, grazie alle competenze acquisite da Eramet nel progetto ReLieVe conclusosi a dicembre 2021 e a cui collaboravano anche la stessa Suez e le università Chimie ParisTech e il Politecnico di Norvegia, con fondi (€4,7 milioni) di EIT RawMaterials, un organismo dell’Unione Europea. Eramet è uno dei maggiori fornitori globali di nichel e manganese, di provenienza indonesiana e argentina, ma la domanda crescente sta contribuendo anche questo gruppo a orientarsi sul potenziale dell’economia circolare, per selezionare dalle celle a fine vita la massa nera da cui si possono ricavare nichel, cobalto, manganese, litio e grafite. La selezione delle singole materie prime sarà l’obiettivo della seconda fase del nuovo impianto di riciclo, a partire dal 2025 o 2026.

17 marzo: Li-Cycle ha delineato i propri obiettivi di produzione che prevedono di ricavare tra 6.500 mt 7.500 mt di massa nera dai siti per il riciclo attivi in Nord America nel 2022. L’azienda canadese sta aprendo a Gilbert, in Arizona e a Tuscaloosa, Alabama: quello in Arizona è il più vicino al completamento, previsto per il secondo trimestre di quest’anno, ha detto il co-fondatore e presidente Tim Johnston presentando i conti ad investitori ed analisti. L’impianto è il primo del suo genere, e sarà in grado di trattare interi pacchi batterie provenienti da veicoli in modo efficiente; l’impianto dell’Alabama sarà una sorta di gemello del precedente. Entrambe le fabbriche saranno in grado di produrre 10.000 mt l’anno di black mass, il materiale grezzo intermedio adatto ad essere ulteriormente trattato per produrre varie materie prime indispensabili alle celle delle batterie. Finora Li-Cycle ha sviluppato la tecnologia di trattamento in due impianti più piccoli a Kingston, in Canada, e Rochester, nello stato di New York, con una capacità di 5.000 mt l’anno ciascuno. la società di Toronto finora rivende la massa nera a terzi, ma il CEO Ajay Kochhar ha confermato che a partire dal 2023 indirizzerà parte della produzione a Rochester dove sta sorgendo un impianto in grado di estrarre dal materiale di Arizona e Alabama fino a 35.000 mt l’anno di solfato di nichel e cobalto nonché carbonato di litio.

18 marzo: a Melilla, enclave spagnola in Nord Africa, Nissan ed Enel metteranno in piedi un nuovo impianto di accumulo basato su batterie ricavate dai veicoli giapponesi. Questo impiego second life sarà integrato per il compito di supporto alla stabilità della frequenza della rete elettrica locale grazie alla divisione spagnola di Enel Endesa. Il sito di accumulo prevede 48 pacchi batterie provenienti da Leaf affiancati da 30 pacchi nuovi. La capacità di energia sarà di 1,7 MWh e la potenza massima di 4 MW, valori che equivalgono al potenziale necessario per fornire alla rete elettrica di Melilla l’energia per 15 minuti, sufficienti secondo la nota ufficiale al reset degli impianti locali di questa città di circa 90.000 abitanti, la cui rete è del tutto separata da quella continentale spagnola.

18 marzo: General Motors ha deciso di espandere la sua quota di controllo della divisione specializzata nella tecnologia di guida autonoma avanzata Cruise. Per farlo riacquisterà dal partner Softbank Vision Fund 1 azioni per un valore di $2,1 miliardi. Inoltre il gruppo di Detroit investirà un ulteriore capitale di $1,35 miliardi nella società che da sei settimane ormai sta facendo viaggiare i propri robotaxi senza alcun autista o supervisore a bordo a San Francisco nelle ore notturne, come prevedono gli attuali permessi locali. Non è del tutto chiaro perché il fondo giapponese abbia deciso di vendere la sua quota: l’altro partner giapponese Honda, che collabora con gli americani anche a progetti sull’auto elettrica e l’idrogeno, non ha segnalato di voler uscire dall’azionariato di Cruise, una società riguardo a cui ora si fa di nuovo attuale l’ipotesi che possa essere accompagnata verso un IPO per meglio equipaggiarla ad una ulteriore espansione commerciale.

18 marzo: TuSimple Holdings Inc. continua lo sviluppo della propria tecnologia di guida autonoma per i mezzi pesanti, e i buoni risultati ottenuti in America e le prospettive di commercializzazione che si avvicinano la stanno spingendo a separare le attività che hanno come riferimento la Cina per evitare problemi in caso di ulteriori tensioni commerciali e politiche sui due lati del Pacifico. Secondo la testata finanziaria Caixin le attività cinesi saranno scorporate dall’impresa oggi è quotata al Nasdaq per operare in modo indipendente nel paese asiatico, con una valutazione di queste attività di $1 miliardo e lasciando la struttura della società che continuerà sostanzialmente invariata, organico incluso. Lo scorso dicembre TuSimple ha iniziato ad operare su un percorso pilota in Arizona tra Phoenix e Tucson con mezzi commerciali del tutto privi di persone in cabina, per mettere a punto la tecnologia di controllo dei camion sui tratti a lunga distanza.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volvo Car U.S.A.