7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 22 – 28 gennaio 2023
I protagonisti della settimana: Apcoa, Bosch, BP, Honda, Hype, GS Yuasa, LG Energy Solution, Lightyear, Navya, Nikola, Tesla, Vinci
23 gennaio: a poche settimane dall’approvazione del parcheggio a guida autonoma nel garage P6 dell’aeroporto di Stoccarda (già disponibile per alcune Mercedes Classe S ed EQS dotate di Intelligent Park Pilot) i partner che hanno collaborato a questo sito pionieristico Bosch e APCOA espandono il servizio per includere altri 15 parcheggi. Da Amburgo a Monaco di Baviera, i lavori per ampliare il sistema di parcheggio a guida autonoma con tecnologia appartenente al Livello 4 della tassonomia SAE inizieranno quest’anno. La Germania è uno dei pochi paesi ad aver già approvato la legislazione che disciplina sistemi come questo parcheggio a guida autonoma. Come primo passo Bosch e APCOA prevedono di aprire fino a quattro appositi posti auto per ciascun garage. Nel futuro a medio termine il sistema modulare Bosch consentirà di ampliare rapidamente il numero di posti auto dotati della tecnologia infrastrutturale fino a 200 in ciascuna delle nuove sedi. L’accordo-quadro è il primo passo verso l’obiettivo di dotare diverse centinaia di parcheggi di automated valet parking negli anni a venire. APCOA gestisce circa 1,8 milioni di singoli posti auto in oltre 12.000 località in 13 paesi europei (tra cui l’Italia) e ritiene che aumentando la disponibilità di servizi di parcheggio custodito a guida altamente autonoma, in futuro la stessa quantità di spazio potrebbe ospitare fino al 20% in più di veicoli. Inoltre tali parcheggi sono particolarmente adatti per aree strette, remote e quindi poco comode per parcheggiare.
23 gennaio: la divisione che si occupa dei siti di ricarica per veicoli elettrici di BP, BP Pulse, ha annunciato il varo del primo corridoio di ricarica per camion elettrici medi e pesanti in Europa. Si tratta di 6 punti di ricarica pubblici con postazioni ultraveloci da 300 kW destinati agli E-Truck distribuiti lungo un tratto di 600 chilometri del corridoio che collega Reno e Alpi attraverso la Germania. Il corridoio è una delle rotte stradali più trafficate d’Europa che collega i principali porti del Mare del Nord col nostro porto di Genova, attraverso una rete di strade che si estende per un totale di 1.300 chilometri. I nuovi siti sono stati installati presso punti vendita a marchio Aral; nel prossimo semestre è prevista l’apertura di altri due siti per completare il nuovo corridoio. Le stazioni di ricarica da 300 kW sono in grado di affrontare oltre 20 camion elettrici ogni giorno su ciascuna colonnina. Un E-Truck può aggiungere in circa 45 minuti energia per fino a 200 chilometri di autonomia utilizzando queste potenze. BP ambisce ad avere un network di oltre 100.000 punti di ricarica installati globalmente entro il 2030, focalizzati sulla ricarica ultraveloce.
23 gennaio: malgrado abbia iniziato a consegnare i primissimi esemplari dell’elettrosolare ultra-aerodinamico Lightyear 0 solo poche settimane fa, la startup olandese ha annunciato a sorpresa la sospensione della produzione del modello di fascia alta per concentrare tutti gli sforzi e le risorse sul molto più abbordabile Lightyear 2, che ha generato una folla di 40.000 interessati che si aggiungono ai 20.000 pre-ordini da parte di primari gruppi europei e non attivi nelle flotte. Ma la società ora non è più in grado di fornire una tempistica per la sua produzione: perché le risorse e la liquidità si sono assottigliate al punto da dichiarare di aver presentato richiesta di congelamento dei pagamenti. La domanda di apertura di una procedura di pagamento differito per la società a cui era delegata la produzione dei veicoli elettrosolari Atlas Technologies è stata approvata il 26 gennaio dal tribunale competente ed è stato nominato un curatore fallimentare per esaminare come far continuare il concetto-Lightyear. Anche se la procedura fallimentare riguarda solo la società di produzione e non Atlas Technologies Holding, che possiede la proprietà intellettuale dei veicoli e della loro tecnologia, quanto meno anche il futuro di Lightyear 2 sembra poco luminoso.
24 gennaio: Vinci Concessions si rafforza nella distribuzione di idrogeno con Hype come partner. Il gruppo conglomerato francese infatti investe €15 milioni nel distributore e gestore di flotte di taxi a idrogeno e lo accompagnerà nella sua crescita in Francia e fuori. Inoltre la divisione Vinci Energies diventa partner esclusivo di Hype per la realizzazione di nuove stazioni di idrogeno in Ile-de-France. Hype, che ha appena realizzato due raccolte fondi attraverso partnership industriali (con Hydrogen Refuelling Solutions e con McPhy), progetta di disporre di una flotta di 10.000 veicoli a idrogeno in tempo per le Olimpiadi parigine del 2024 e accelerarne lo sviluppo in Francia e all’estero. Questa giovane società francese, lanciata nel 2015 in occasione della COP21, si posiziona quindi nella distribuzione di una materia prima essenziale alla sua attività. A Parigi è già nota per la sua flotta di taxi fuel cell per i quali gestisce la fornitura e la prenotazione dell’idrogeno necessario ai serbatoi dei suoi veicoli.
19 gennaio: Honda Motor e GS Yuasa, che da tempo lavoravano insieme sulle batterie per veicoli ibridi convenzionali, stipulano un ulteriore accordo la cui collaborazione deve tradursi in una batteria agli ioni di litio ad alta capacità e ad alte prestazioni per veicoli completamente elettrici. Le due società discuteranno le specifiche del caso con l’obiettivo di costituire una joint venture entro la fine del 2023. Per soddisfare la domanda in rapida crescita, le due società lavoreranno a ricerca e sviluppo congiunti e su metodi di produzione delle celle che dovranno confermarsi altamente competitivi nel mercato globale, nonché alla creazione di una catena di approvvigionamento per le materie prime e una filiera completa di produzione delle batterie altamente efficiente. Questo partenariato arriva sulla scia di quello già confermato lo scorso 13 gennaio dalla stessa Honda e da LG Energy Solution che hanno creato una joint venture in cui coreani detengono il 51% e il restante 49% appartiene ai giapponesi e dall’Ohio entro fine 2024 produrrà celle che saranno fornite esclusivamente agli stabilimenti Honda in Nord America per alimentare modelli completamente elettrici venduti nella regione. L’investimento complessivo della joint venture nippo-coreana dovrebbe raggiungere i $4,4 miliardi, mentre non è ancora stata rivelata l’entità di quella tutta giapponese.
25 gennaio: Nikola Corporation crea il marchio HYLA, per raggruppare prodotti e servizi dell’azienda per la produzione, la distribuzione e l’erogazione di idrogeno per alimentare i suoi camion a emissioni locali zero. L’energia a idrogeno è il catalizzatore del nuovo marchio ed è un pilastro anzitutto delle opportunità di successo del nuovo camion Nikola Tre FCEV, tra i modelli dalla sua categoria a zero emissioni disponibili in commercio con la possibilità di realizzare risparmi di peso rispetto ai camion al 100% elettrici a batteria Classe 8 di autonomia simile. Attraverso il marchio HYLA, Nikola sta sviluppando l’accesso a fino a 300 tonnellate al giorno di idrogeno, una fornitura supportata da progetti precedentemente stipulati con vari partner che sono attualmente in fase di sviluppo: riguardano AZ Production Hub, Plug Power, Wabash Valley Resources, TC Energy, KeyState. L’intento della società con sede in Arizona è di avere pronte 60 stazioni di rifornimento di idrogeno per i veicoli commerciali entro il 2026: le prime stazioni annunciate saranno in California a Colton, e in una posizione in grado di servire bene il porto di Long Beach. La California è un mercato di lancio per Nikola e queste stazioni intendono supportare i clienti-chiave per aiutare a far progredire gli sforzi dello stato per decarbonizzare il settore dei trasporti.
27 gennaio: LG Energy Solution presenta conti molto positivi, ma la notizia della giornata dedicata agli utili aziendali è la conferma che è in trattativa con Tesla per diventare fornitore delle Gigafactory americane di Elon Musk, dopo esserlo già del polo produttivo di Shanghai. La fornitura proverrebbe dalla fabbrica che i coreani intendono costruire in Arizona, relativamente vicino sia ai siti della California che a quello texano. Per l’anno in corso, che non coinvolge il potenziale nuovo business, LG Energy Solution si aspetta una crescita dei ricavi del 25%-30% per salire a un totale di $27 miliardi. Nell’ultimo trimestre del 2022 i suoi profitti sono triplicati sulla scia dell’avvio di numerose forniture a clienti europei ed americani. Per affrontare un portafoglio ordini che al 31 dicembre era arrivato a $313 miliardi, circa 11 volte i ricavi attesi per il 2023, i coreani affronteranno molti investimenti, aumentando quest’anno le spese in conto capitale del 50% rispetto al 2022. Una parte consistente di questo capex verrà mobilitato in America, dove grazie ai rapporti con Stellantis, General Motors, Honda e forse Tesla si aspetta di raggiungere una capacità di 540 GWh entro fine 2025. Nei prossimi anni LG Energy Solution sarà impegnata nell’area anche dalla futura produzione di grandi celle cilindriche 4680, accanto a quelle pouch che ora sono il suo cavallo di battaglia. Per accontentare Tesla questa offerta appare indispensabile, mentre secondo fonti di stampa coreane anche General Motors, partner nella joint venture Ultium, sta per decidere di servirsene in futuro.