BATTERIE

OneD Battery Sciences lancia gli anodi che arrivano dal solare

La società californiana procede spedita coi test-pilota dei suoi nanofili al silicio che promette possano fare miracoli con gli anodi in grafite, aumentando la densità di energia e la durata e tagliandone anche i costi

La startup OneD Materials diventa OneD Battery Sciences e svela più dettagli sulla tecnologia a cui lavora da tempo per rendere più efficienti le batterie dei veicoli elettrici. Come ha più volte anticipato il suo amministratore delegato Vincent Pluvinage, assiduo frequentatore di webinar tecnici e di social media, la tecnologia brevettata e battezzata Sinanode punterà sul silicio come componente decisivo per migliorare sensibilmente gli anodi.

Sinanode è in grado di integrare in processi di manifattura degli elettrodi già avviati, tutt’altro che un dettaglio considerato il capex che sta dietro a una Gigafactory, nanowire di silicio in polvere di grafite commercialmente disponibile. Questo comporta, secondo la casa americana, triplicare la densità di energia dell’anodo dimezzando il costo per kWh. Come noto, la capacità della grafite, che attualmente è il materiale di elezione degli anodi dei veicoli elettrici in commercio è di 372 mAh/g e di 843 mAh/cm3.

La capacità teorica del silicio puro (che non è l’obiettivo attuale di OneD Battery Sciences) sarebbe di 3.572 mAh/g e di 8.322 mAh/cm3. Ma già la presenza dei nanofili di silicio combinandosi con la grafite scelta dal produttore sarebbe in grado di combinarsi con qualsiasi versione, indipendentemente dal formato e misura delle particelle, oltre che aumentando l’autonomia dei veicoli anche abbreviando il tempo necessario alla ricarica.

Nella nota ufficiale diffusa Pluvinage commenta: “durante questa decade saremo testimoni della più grande e rapida trasformazione dell’industria globale mai vista, e le decisioni prese oggi determineranno quale casa auto si troverà al vertice di un mercato avviato verso oltre i $6.000 miliardi soltanto trea il 2025 e il 2030. La domanda di veicoli elettrici sarà spinta dalla loro autonomia, tempo di ricarica, costo e la nostra tecnologia Sinanode corrisponde a ciascuno di questi fattori di acquisto in modo significativo”.

Nel corso degli ultimi tre anni, ha rivelato l’azienda, fornitori di grafite, produttori di celle e case di auto elettriche in America, Europa ed Asia hanno messo alla prova i nanowire di silicio con grafite prodotta commercialmente in anodi destinati a batterie per veicoli elettrici. Mentre i nomi delle case auto sono facili da identificare lo sono meno i produttori di materiali per anodi: nel 2020 i maggior protagonisti per quote di mercato globale erano BTR, Hitachi, Zichen, Shanshan, Kaijin, Posco Chem e Mitsubishi.

Almeno qualcuno di questi nomi ha già verosimilmente nei propri laboratori qualche cella con anodi modificati grazie ai nanofili di silicio, che OneD Battery Sciences sostiene avere anche minore resistenza, cioè migliore connettività elettrica, rispetto a nanoparticelle o nanopolveri proposte da concorrenti.

Secondo la startup americana i risultati hanno anzitutto sottolineato la capacità di migliorare l’autonomia e la durata di vita delle celle. Oltre a una capacità superiore a 1.000 mAh/g, il materiale per gli anodi integrato col silicio è in grado di contribuire a una elevata efficienza coulombica (oltre 92%) e ad un’alta capacità specifica dell’anodo dopo 1.000 cicli completi di carica e scarica rispetto alla produzione disponibile attualmente.

OneD Battery Sciences spiega come riesce a tenere bassi i costi del suo Sinanode: parte da materiali già comuni nell’industria delle rinnovabili, in particolare per la produzione di pannelli solari, che già impiegano il poco costoso gas silano (SiH4) prodotto da silicio con caratteristiche da industria metallurgica e distillato a purezza 5N (99,999%).

Questo significa che la materia prima è realizzata su scala ampia senza scontare i prezzi elevati di piccoli lotti, potendo anche impiegare le attrezzature comuni a chi produce fotovoltaico. Il materiale può poi essere mescolato sia a impasti umidi che a quelli asciutti, per i produttori che stanno realizzando elettrodi che tendono a fare a meno di solventi.

Per ampliare il proprio portafoglio clienti, OneD Battery Sciences ha anche appena nominato un nuovo responsabile commerciale in Fabrice Hudry, che proviene da Samsung SDI, dove si è occupato attivamente di impianti e soluzioni per l’accumulo sul mercato nordamericano.

Credito immagine di apertura: screenshot da presentazione sito web OneD Battery Sciences