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Consegnate le prime 25 Tesla Model S Plaid

La più sportiva Tesla che Elon Musk abbia mai costruito mette le ruote sull’asfalto, e la casa sembra aver deciso che ai clienti il tempo sul quarto di miglio prema più dell’autonomia di marcia

Non è un dettaglio che l’evento di stanotte dedicato alla nuova Model S Plaid sia stata la consegna dei primi 25 esemplari alla clientela. In più di un’occasione Elon Musk ha fatto riferimenti alla concorrenza del suo modello luxury sportivo, e una differenza rilevante è proprio il fatto di consegnare vetture vere e finite invece che presentarle.

Questo avviene proprio nel momento in cui nello spazio dei veicoli elettrici riscuotono molto interesse altre novità come il pickup Ford F-150 Lightining, che ha sì raccolto 100.000 volte pre-ordini da $100 ciascuno ma la cui consegna è ancora distante mesi.

Invece la sportivissima Model S Plaid non solo già esce dalla fabbrica di Fremont, in California, ma la produzione salirà presto a centinaio di unità alla settimana e a migliaia la settimana nel prossimo trimestre. In Italia a partire da €130.970 sarà disponibile a inizio 2022.

E non casualmente, se si pensa alla pubblicità gratuita dell’inquilino della Casa Bianca ha fatto a Ford definendo l’F150 Lightning che aveva appena assaggiato “quick”, Tesla per la Model S Plaid da 1.020 cavalli ha puntato tutto sulla sportività: intesa molto all’americana, come l’accelerazione ai semafori tipica delle gare hot rod rese popolari dall’iconografia, anche cinematografica, a stelle e strisce.

La Plaid, così brillante da rendere possibile la cancellazione di una versione Plaid Plus che pure al momento del lancio aveva suscitato molta curiosità, accelera da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in 1,99 secondi, migliorando un dato preliminare che la vedeva affrontare questa prova in 2,1 secondi. Sul quarto di miglio, misura che alla clientela americana dice molto, la vettura registra inoltre 9,23 secondi.

Si tratta quindi, afferma la casa, della vettura di serie più veloce in commercio: una tesi che attende qualche confronto di celebri testate auto adeguatamente attrezzate con appositi strumenti di misura, in grado di chiarire se i 2,1 secondi indicati sul sito Tesla per il pubblico italiano siano concreti per lo 0-100 km/h o conservativi rispetto ai dati americani.

Non perché non ci sia da fidarsi della casa americana, quanto perché essa annuncia i dati con partenza lanciata, mentre i valori delle schede tecniche delle auto sportive europee sono con partenza da fermo, e prima di confermare un dato è bene confrontare pere con pere e mele con mele.

Rispetto al lancio dello scorso gennaio, Tesla ha rivelato che sui tre motori elettrici della Model S Plaid ci sarà una tecnologia di rivestimento in carbonio dei rotori in grado di gestire meglio la performance anche sotto sforzo ripetuto (credito immagine: screenshot da presentazione Tesla)

Le caratteristiche di sportività della Model S Plaid sono rese possibili da alcuni perfezionamenti tecnici interessanti, a cominciare dalla configurazione a 3 motori, due posteriori, per continuare allo sviluppo sui motori elettrici che per la prima volta sono stati dotati di rotori rivestiti in carbonio: una soluzione che assicurerà maggiore densità di potenza che sarà associata a migliore efficienza, in particolare nell’affrontare con costanza alte velocità. Di questa raffinatezza esclusiva Musk si è dichiarato particolarmente orgoglioso, per la difficoltà di combinare le caratteristiche di carbonio e di rame, che hanno differenti ratei di espansione termica.

In questo modo Tesla sembrava aver trovato una risposta parziale o totale al confronto scomodo con le Porsche Taycan, che i tedeschi si sono industriati di progettare con la possibilità per il cliente di affrontare ripetuti cimenti che mettono sotto pressione il mezzo, cosa che nel caso delle Tesla più brillanti si doveva finora limitare e poche iterazioni.

La batteria della versione trimotore sarà in grado di sostenere una autonomia di 390 miglia con unica carica, mentre la versione dual motor più parca in consumi arriverà a 412 miglia (663 chilometri). Se ricordate l’epoca in cui la Plaid Plus non era stata cancellata, per quella versione si promettevano 520 miglia, quanto necessario per superare la rivale Lucid Air a 517 miglia (832 chilometri).

Ma da allora Musk sembra aver deciso che 400 miglia siano il massimo di distanza che il cliente può desiderare di coprire senza sentire il bisogno di fare una pausa, e il target dei suoi progettisti è sceso. Anche perché quei numeri da 500 e più miglia avrebbero certo richiesto le nuove celle tabless 4680, che non sono ancora disponibili nei numeri che Tesla auspica.

Quanto alla ricarica, la Model S Plaid dichiara di poter inserire nelle celle (presumibilmente le 18650 cilindriche) 300 chilometri di autonomia in un quarto d’ora da un Supercharger V3, e Musk ha indicato che in futuro, ma senza dare una scaletta, per le Tesla diventerà possibile salire dalla potenza di 250 kW fino a 350 kW, la potenza massima teorica indicata per alcune rare colonnine ultra-fast, come quelle di Ionity ad esempio.

L’imprenditore ha anche sottolineato il valore di efficienza aerodinamica della nuova Model S Plaid: 0,208, un valore che è sembrato così dettagliato per la voglia di stare davanti alla rivale diretta americana Lucid Air, che vanta un Cx di 0,21. Un bel risultato, ma non un risultato da record assoluto se si pensa che Mercedes-Benz EQS 580 4Matic ha annunciato un valore di 0,20, nonché una autonomia massima WLTP di 770 chilometri, mentre non è ancora nota quella con ciclo EPA.

Credito foto di apertura: sito web Tesla