BUSINESS

7 giorni di business che cambia la mobilità: 28 marzo – 3 aprile 2022

I protagonisti della settimana: BASF, Bosch, Enel X, EVE ENergy, Huawei, Iveco, Mitsubishi, Plastic Omnium, SVOLT, Tesla, Verkor, Volta Trucks, WeLion, Xiaomi, Xpeng Motors

28 marzo: la stampa cinese riferisce che la startup delle batterie pechinese WeLion ha cambiato il proprio assetto societario con i colossi dell’elettronica Xiaomi e Huawei entrati nell’azionariato. WeLion è finora noto come fornitore di NIO per la cella con elettroliti semisolidi e chimica del catodo NMC811 (densità di energia 360 Wh/kg) nonché anodi misti grafite/silicio che dovrebbe consentire alla casa diretta da William Li di puntare per il modello ET7 ad autonomia NEDC di 1.000 chilometri con un pacco da 150 kWh mentre si prepara per la svolta delle celle con anodi in litio metallico da 500 Wh/kg, secondo la società di consulenza Electrios. Al capitale di We Lion (adesso valutata 5 miliardi di yuan, i gruppi dell’elettronica partecipano attraverso fondi controllati come Hubei Xiaomi Changjiang Industrial Investment Fund e Shenzhen Hubble Technology Investment.

28 marzo: una delle più promettenti startup dell’auto elettrica, XPeng Motors, apre la settimana presentando i propri conti dell’ultimo trimestre 2021 e dell’intero anno. Le perdite nel trimestre conclusivo sono state inferiori alle attese degli analisti di Wall Street ($202 milioni) mentre il margine di profitto lordo è sceso al 10,9% dal 13,6% del trimestre precedente ma molto meglio del 3,5% dell’ultimo trimestre dell’anno precedente, a causa di difficoltà coi prezzi delle materie prime e colli di bottiglia logistici. I conti sottolineano come anche quando il pubblico apprezza il prodotto, come è il caso in Cina per i modelli di Xpeng (in particolare la P7 consegnata in 60.569 esemplari nel 2021), si tratta di una corsa in salita riuscire a far quadrare i conti. Xpeng sta puntando per abbandonare l’inchiostro rosso in particolare alla produttività: vuole consegnare 10.000 P7 al mese e punta a analoghi numeri per la nuova P5 lanciata a fine 2021, mentre in autunno uscirà sul mercato di casa il SUV G9.

29 marzo: Verkor accoglie un nuovo investitore col gruppo della fornitura automotive Plastic Omiunm, che acquisisce una quota del valore di €20 milioni nella startup di Grenoble che ha in programma di realizzare una Gigafactory a Dunquerque. A partire dal 2025 il nuovo partner avrà accesso preferenziale ad una capacità iniziale annua di 4 GWh di batterie. Plastic Omnium, che in passato aveva già investito in altre aziende delle batterie transalpine come Tiamat, specializzata nelle celle agli ioni di sodio, si è detta interessata ad una offerta di batterie destinate alla domanda di veicoli commerciali leggeri e di media stazza.

29 marzo: EVE Energy conferma di aver firmato un accordo di programma non vincolante per aprire una fabbrica di batterie in Ungheria, nella zona della città di Debrecen. La casa con sede a Huizhou, nel Guangdong, che fornisce gruppi occidentali quali BMW, Jaguar Land Rover e Mercedes-Benz, ha messo gli occhi su un’area industriale di circa 45 ettari dove sarebbe interessate a produrre celle cilindriche, per le quali sul mercato nazionale ha avuto un forte incremento di domanda nel recente passato e suscitato anche voci di una possibile fornitura a Tesla, eventualità poi non concretizzatasi. Per la potenziale fabbrica ungherese non sono stati al momento precisati né gli obiettivi di capacità né gli investimenti.

30 marzo: per la seconda volta (il primo caso era avvenuto il 31 agosto 2020) Tesla vuole ancora suddividere le proprie azioni, non per cinque come avvenuto allora, forse in due. Una soluzione a cui stanno pensando anche altri gruppi come Amazon, Google (anzi, Alphabet) e GameStop, che abbassa il prezzo del titolo, mette più azioni in circolazione (al 31 gennaio c’era un flottante di 1,03 miliardi di titoli) e per la quale Tesla richiederà l’approvazione degli azionisti; il loro benestare sarà necessario anche per rilasciare dividendi, che faciliteranno la suddivisione. L’operazione, i cui dettagli sono ancora avvolti da riservatezza, dovrebbe avvenire in teoria dopo l’Assemblea Annuale degli azionisti, che potrebbe svolgersi all’inizio di giugno. Tradizionalmente i gruppi che procedono allo split azionario sono anche società che remunerano il proprio organico con opzioni sulle azioni. Secondo una statistica rivelata da un analista finanziario di Bank Of America, le società che suddividono le azioni tendono ad avere risultati del 16% migliori della concorrenza nei 12 mesi successivi all’operazione.

30 marzo: Iveco ed Enel X hanno firmato un memorandum d’intesa non vincolante per sviluppare congiuntamente la mobilità elettrica per i veicoli commerciali in Europa, in particolare veicoli commerciali leggeri, pesanti e autobus. I due partner valuteranno come i mezzi elettrici Iveco possano supportare la transizione della flotta di Enel verso veicoli a emissioni zero, esaminando nuove opportunità congiunte in altri segmenti del trasporto. Insieme punteranno a realizzare una offerta congiunta per le flotte commerciali che, oltre alla gamma elettrica, comprenda anche infrastrutture di ricarica per veicoli commerciali leggeri e pesanti. Nel piano sono inclusi progetti per far maturare alcuni progetti avanzati, che potrebbero essere particolarmente appropriati per gli autobus, come noto con maggiori fasi di fermo rispetto ai camion, quali servizi di ricarica intelligente e V2G (Vehicle-to-Grid).

31 marzo: BASF Shanshan, joint venture cinese partecipata dal colosso tedesco della chimica e il gruppo delle batterie asiatico SVOLT sono entrate nel capitale di Yongshan Lithium, un’affiliata di Ningbo Shanshan specializzata nel fornire la materia prima indispensabile alle celle agli ioni di litio, conferma l’azienda delle batterie. L’accordo fa parte di una collaborazione strategica di fornitura all’ambizioso gruppo delle batterie per assicurare e stabilizzare la catena della fornitura sia di materia prima grezza, attraverso Yongshan Lithium, che attraverso precursori dei materiali attivi, una specialità di BASF e della sua partecipata cinese. SVOLT e BASF nell’autunno dello scorso anno avevano già dato il via a un partenariato che include anche la supply chain della fabbrica che i cinesi stanno aprendo in Germania, riguardante materiali catodici attivi, materie prime, riciclo delle celle e degli scarti di produzione.

31 marzo: la svedese Volta Trucks conferma di aver concluso con successo un round di finanziamento Serie C da €230 milioni a cui hanno partecipato tra gli altri gli investitori “storici” Luxor Capital Group e Byggmästare Anders J. Ahlström. Il denaro fresco consentirà una tranquilla implementazione dell’inizio della produzione del furgone elettrico Volta Zero prevista per fine anno e che avrà luogo a Steyr, in Austria: gli esemplari prodotti dovrebbero essere 5.000 nel 2023 e crescere fino a 27.000 nel 2025. Nel portafoglio clienti ci sono già imprese europee ben note come DB Schenker e Petit Forestier, con pre-ordini per oltre 1.500 veicoli.

1 aprile: due colossi della tecnologia come Bosch e Mitsubishi hanno deciso di attingere alla maggiore pratica già diffusa in Cina dell’utilizzo del battery swap, il cambio rapido delle batterie, aprendosi a un partenariato con Blue Park Smart Energy per approfondire le tematiche del BaaS, o Battery-as-a-Service, inizialmente aperte da startup come NIO o Gogoro per le due ruote. L’idea è di consentire agli operatori di flotte commerciali merci o di taxi di non essere più proprietari delle batterie ma di lasciargliele usare e sostituire rapidamente con gli stessi tempi che servono a rifornire in una area di servizio. Bosch si occuperà delle funzionalità riguardante la salute delle batterie, da seguire a distanza via cloud. Blue Park Smart Energy è una divisione di BAIC, il grande gruppo auto pechinese (che collabora con case occidentali come Mercedes-Benz) ed ha da tempo dato fiducia al cambio rapido delle batterie perché molti dei suoi modelli elettrici sono utilizzati da flotte di taxi, per i quali il tempo di fermo è un pregiudizio ai ricavi della giornata.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Bosch