AUTO

Kia si prepara a fuochi d’artificio elettrici

In primavera ci attende il lancio del primo modello Kia basato sulla piattaforma elettrica E-GMP: per ora noto come progetto CV avrà oltre 500 km di autonomia

La casa coreana ha reso pubblici ulteriori dettagli relativi al “Plan S”, la strategia che deve accompagnare Kia fino al 2027: dallo scorso settembre sappiamo che fino a quell’anno sono previsti i lanci di sette nuovi veicoli elettrici e una sterzata verso una manifattura gradualmente più sostenibile, che conterà di più su riciclo di materiali ed energie rinnovabili. Con la gamma che ospiterà sempre più elettriche pure, Kia punta a una quota globale del settore dei BEV del 6,6% nel 2025 e a vendite annuali di mezzo milione di elettriche al 100% nel 2026.

Il presidente e CEO di Kia Corporation Ho Sung Song ha detto nella nota: “La nostra visione è di creare soluzioni di mobilità sostenibile per consumatori, comunità e società a livello globale. Oggi iniziamo a mettere questa visione in pratica col lancio del nostro nuovo brand e della strategia per il futuro”.

Per il primo modello non sarà necessario attendere oltre la prossima primavera, e sappiamo dalla nota ufficiale di stamattina che sarà la prima Kia basata sulla nuova piattaforma comune Hyundai E-GMP, anche se non il primo veicolo in assoluto dato che sarà preceduto da Ioniq 5.

La nuova Kia sarà capace di raggiungere una autonomia di oltre 500 chilometri e di essere ricaricata in meno di venti minuti, mentre la versione più sportiva sarà anche in grado di affrontare accelerazioni abituali per un’auto da corsa.

Il nome del progetto è per ora CV, ma dovremo aspettare ancora per conoscere il nome con cui si presenterà nelle concessionarie. Sappiamo invece che sarà il primo che porterà il nuovo e più leggero logo sul muso, lanciato pochi giorni fa con uno show pirotecnico supportato da una flotta di droni. Il linguaggio del nuovo logo va di pari passo con una nuova ragione sociale, visto che la marca coreana sarà d’ora in poi solo Kia e non più per esteso Kia Motors.

La scelta non è un cedimento al politicamente corretto, visto che motor è di attualità anche dove si utilizzano motori elettrici, piuttosto segnala l’ampliarsi dell’interesse per altri settori. In altri termini non è solo Luca de Meo a pensare e dire (come ha fatto ieri durante la presentazione della strategia Renaulution) che un giorno le case venderanno più chilometri che auto.

In quest’ottica i coreani hanno già fatto i primi passi nel mondo della mobilità, col lancio in alcune aree di Italia e Russia di Kia Mobility, divisione che si occuperà proprio di questo. Oltre a queste due iniziative, in Spagna Kia ha avviato una partnership col servizio di car sharing WiBLE che ha in servizio 500 Niro ibride plug-in.

Più vicino ai mercati di origine Kia ha in programma di migliorare la collaborazione con società che operano nel settore del ride hailing e del delivery conosciutissime nelle loro aree come Grab (attiva nel Sud-est asiatico) ed Ola (India).

Kia ha indicato di essere interessata a costruire una gamma di PBV (purpose-built vehicles), ovvero veicoli costruiti su misura per clientela che si occupa di consegne o di attività che necessitano di mezzi su misura, come ad esempio lo street food. La domanda di questo tipo di veicoli è prevista moltiplicarsi di cinque volte per il 2030.

Sembra plausibile che a Kia possa toccare il ruolo di far fruttare investimenti del gruppo Hyundai in startup che sono concentrate proprio su questo settore, come la californiana Canoo che ha da poco presentato il suo primo prototipo e la britannica Arrival.

Per la novità di una divisione Kia che andrà a occupare un nuovo settore c’è in arrivo anche, lo lasciano indovinare immagini di silhouette non illuminate, un nuovo SUV coupé elettrico, che a sua volta sarà un’aggiunta alla gamma proponendo un’offerta che prima non c’era. Ma al contrario del Kia CV, per il SUV coupé per ora la casa non si sbilancia con date di lancio o dettagli.

Credito foto di apertura : ufficio stampa globale Kia