AUTOMAZIONE

Con Motional, Hyundai frena sui «robotaxi» (e licenzia)

Giustificando il ritardo nella commercializzazione dei robotaxi che costerà tagli all’organico, il CEO di Motional afferma che la diffusione su larga scala di auto a guida autonoma avanzata è un obiettivo per il futuro, non per il presente

Sono passati solo un paio di giorni dall’annuncio di un grande investimento sui progetti di Wayve nell’intelligenza artificiale applicata alla guida autonoma. In questo brevissimo spazio tuttavia già riprende vigore la narrativa di uno sfondo complicato per l’automazione applicata alla mobilità, quasi a suggerire che quel voto di fiducia verso la startup nata dall’università di Cambridge fosse una eccezione, più che la regola.

Questa almeno è la prima impressione dopo che lo sviluppatore di tecnologia di guida autonoma Motional ha deciso di ritardare nuovamente l’implementazione dei robotaxi con le società di ride-hailing Uber e Lyft con cui collabora da tempo, e di ridurre significativamente il proprio organico nell’ambito di un radicale processo di ristrutturazione della joint venture, le cui perdite operative ormai gravano interamente o quasi su Hyundai Motor Group.

Si tratta quindi di un’altra battuta d’arresto per il settore della guida autonoma. “In collaborazione con gli azionisti di Motional, abbiamo aggiornato il nostro piano strategico per concentrare le risorse sul continuo sviluppo e generalizzazione della nostra tecnologia driverless di base, riducendo al contempo l’enfasi sulle implementazioni commerciali a breve termine e sulle attività accessorie”, ha scritto il presidente e CEO di Motional Karl Iagnemma in un post sul blog aziendale.

“Questa strategia aggiornata richiede una razionalizzazione dei nostri team, con conseguente riduzione del personale in tutta l’azienda”, ha detto Iagnemma senza dettagliare l’entità dei tagli di posti di lavoro. Motional era stata fondata su base paritaria da Hyundai e dalla società di tecnologia auto Aptiv PLC con un investimento di $2 miliardi ciascuna nell’autunno 2019.

Malgrado l’azienda abbia ottenuto dei progressi anche sostanziali nella tecnologia, quando si tratta di passare ai ricavi e agli utili per far quadrare i bilanci Motional non sembra aver corrisposto alle speranze dei partner, con difficoltà in particolare per la prevista commercializzazione del servizio di robotaxi negli Stati Uniti che rallenta a causa di ostacoli normativi e per incertezze sulla sicurezza. Motional ha in effetti rinviato il lancio dei servizi commerciali del robotaxi Ioniq 5 negli Stati Uniti da fine 2023 a fine 2024.

Nel frattempo, Aptiv ha confermato lo scorso febbraio di voler ridurre la propria partecipazione azionaria ordinaria in Motional al 15% dal precedente 50%, vendendo una quota dell’11% al principale gruppo automobilistico della Corea del Sud e scambiando fino al 21% con azioni privilegiate.

Iagnemma ha anche ammesso le difficoltà che l’industria della tecnologia a guida autonoma deve affrontare: “l’implementazione su larga scala senza conducente non avverrà da un giorno all’altro. I veicoli senza conducente entreranno nel mercato quando la tecnologia si sarà evoluta e, cosa altrettanto importante, quando il business case per l’implementazione autonoma sarà chiaro”.

“L’implementazione su larga scala degli AV rimane un obiettivo per il futuro, non per il presente”, ha affermato, riferendosi ai veicoli autonomi. Con questo spostamento di obiettivi, per Hyundai che ha deciso di spendere quasi $1 miliardo di dollari in Motional, le cose sono rapidamente cambiate.

Hyundai ha investito $475 milioni per i suoi diritti e prevede inoltre di acquistare la quota di Aptiv per $448 milioni aumentando la propria quota al 66,8%. Una volta versato questo denaro, pare che i coreani non ne vogliano sborsare altrettanto per accelerare sulla ricerca e sviluppo: pertanto l’assetto della “nuova Motional” prevederà una maggiore attenzione sul capex, con l’intenzione di non fare il passo più lungo della gamba e far durare le risorse per il tempo (come visto non brevissimo) che sarà necessario a portare la tecnologia dal laboratorio alla grande scala.

credito foto di apertura: ufficio stampa Motional via PR Newswire