AUTOMAZIONE

È una prima assoluta l’esame della patente del «robotaxi» Ioniq 5

Una Hyundai lo scorso marzo ha superato l’esame per la patente di guida presso la motorizzazione della città di Las Vegas e il successo del test rappresenta la prima volta che un veicolo autonomo di Livello 4 SAE riceve la certificazione FMVSS

Dopo numerose recenti notizie che indicavano battute d’arresto per iniziative e ricerca collegata alla guida ad elevata automazione, la coreana Hyundai ha appena diffuso un filmato che va controcorrente. Stabilendo un vero primato di settore, un veicolo Ioniq 5 modificato secondo i parametri della tassonomia J3016 SAE di Livello 4, che non richiede alcun intervento umano durante i tragitti, ha infatti superato l’esame per la patente di guida a Las Vegas.

Nella maggior città del Nevada, Ioniq 5 in versione robotaxi ha completato con successo un processo in tutto analogo al test a cui si sottopongo in candidati per la patente di guida degli Stati Uniti facendo con questo esame della patente un passo avanti verso la realizzazione della libertà di mobilità per tutti.

A essere precisi, il sottolineare che si tratti di un robotaxi è in certa misura qualcosa che crea confusione e sembra anche mescolare due linee di sviluppo. Il robotaxi coreano è il risultato dell’applicazione della ricerca a un progetto-pilota in corso proprio a Las Vegas e in altre città in collaborazione con Motional, una società partecipata da Hyundai e da Aptiv ( quest’ultima intende però uscirne), un progetto ormai pluriennale lanciato nel 2018.

Ma il crossover al 100% elettrico modificato con sensori, software, chip appropriati alla guida senza supervisore a bordo, in effetti non sembra solo proporsi come veicolo per il trasporto urbano, ma voler anticipare una futura soluzione di trasporto che renderà molto più indipendenti un gran numero di persone. E a chi possa meglio cambiare la vita un veicolo con queste qualità è piuttosto chiaro.

Nel caso del filmato Hyundai, viene fatto l’esempio di una persona con disabilità fisiche, in questo caso una giovane donna ipovedente, ma il potenziale di questa tecnologia una volta arrivata a piena validazione, è trasferibile anche a un crescente numero di anziani che in paesi demograficamente probelmatici come Giappone, Italia, Spagna sarebbe un faro di speranza per molti pensionati che alla patente dovranno, prima o poi, rinunciare.

Questo aspetto, più delle applicazioni potenziali nei servizi di taxi urbani, è quello su cui sembra puntare Hyundai, che non manca di rivelare che oggi peraltro secondo un sondaggio il 73% degli americani non si fidi della guida ad elevata automazione.

Ma un terreno di prova in cui affrontare un arcigno ingegnere della motorizzazione americana DMV (che se si facesse un altro sondaggio si rivelerebbe organismo amato ancor meno dei robotaxi) è apparso adeguato a trasmettere sicurezza e affidabilità nella tecnologia autonoma della Ioniq 5 modificata, al di là degli aspetti legali e normativi di far affrontare l’esame della patente a un candidato che non è persona.

Il risultato positivo del responso di un ingegnere con esperienza di 25 anni e che su una media di 18 candidati sostiene di passarne in un giorno solo 3, per Hyundai è adeguato a sottolineare l’affidabilità del veicolo e il suo potenziale di inclusività della tecnologia dei veicoli autonomi, evidenziando il suo potenziale per fornire in sicurezza la libertà di mobilità a tutti.

Il successo del test segna anche la prima volta che un veicolo autonomo di livello 4 classificato da SAE International ha ricevuto la certificazione FMVSS (Federal Motor Vehicle Safety Standards). Al Livello 4 un veicolo può guidare da solo in condizioni predefinite (ad esempio in aree ben mappate e condizioni meteo che non creino problemi ai sensori) e non richiede supervisori di sicurezza sul sedile anteriore. È appena al di sotto del Livello 5, che consente una guida completamente automatizzata in ogni tipo di condizione e terreno operativo.

Il robotaxi Hyundai Ioniq 5 durante il test di guida a cui è stato sottoposto dalla motorizzazione del Nevada (credito foto: ufficio stampa Hyundai Motor)
credito foto di apertura: ufficio stampa Hyundai Motor