BUSINESS

7 giorni di business nella mobilità: 14 – 20 gennaio 2023

Protagonisti della settimana: ElectraMeccanica, Eurogroup Laminations, Ganfeng Lithium, Hyundai, Koch, OneD, Sixt, SK On, Solid Power, Stellantis, XOS

14 gennaio: inaugurato il nuovo stabilimento di Eurotranciatura México a Querétaro, con una nuova superficie di 10.000 m2 sarà dedicato al segmento EV & Automotive, aumentando significativamente la capacità installata attraverso un’estensione del 43% dell’area produttiva coperta grazie a circa €50 milioni di investimento per espandere il potenziale produttivo in Messico. L’obiettivo della filale dell’italiana Eurogroup Laminations, leader nella produzione di rotori e statori per motori elettrici, è quello di più che raddoppiare la capacità installata entro la fine del 2025. L’amministratore delegato Marco Arduini ha commentato che l’apertura rafforza la capacità produttiva di EuroGroup Laminations per il mercato nordamericano, dove l’azienda ha già ottenuto ordini per un valore di €3,5 miliardi per il periodo tra 2024 e 2028. Il portafoglio ordini per il settore auto ha totalizzato nell’ottobre dello scorso anno la cifra record di €6,4 miliardi. L’azienda ha investito per la prima volta in impianti di produzione di componenti per veicoli elettrici nel 2016 e da allora è molto cresciuta. Il sito in questione nello stato messicano di Querétaro copriva già 21.000 m2. Secondo l’agenzia Reuters tra i clienti del gruppo ci sono Volkswagen, Renault, Ford, General Motors e un “importante produttore di veicoli elettrici con sede negli Stati Uniti” non meglio precisato.

14 gennaio: il produttore statunitense di mezzi commerciali Xos e il produttore di veicoli elettrici canadese ElectraMeccanica hanno stipulato un accordo per unire le loro attività. Xos rileverà tutte le azioni ordinarie del partner in un’operazione che verterà interamente su titoli. Con la fusione il settore a cui punteranno in particolare sarà quello dei camion medi al 100% elettrici, per i quali è prevista domanda in crescita. Secondo la nota stampa, i membri dei consigli di amministrazione di entrambe le società hanno già dato il via libera. La fusione rafforzerebbe il bilancio di Xos con $48,5 milioni in cassa a ElectraMeccanica determinanti per soddisfare le richieste del mercato e gli azionisti di ElectraMeccanica deterranno circa il 21% di Xos. Il consiglio sarà composto da nove membri, sei dei quali provenienti da Xos. Le società sperano di completare la fusione nel primo semestre del 2024. L’annuncio arriva dopo il fallimento di un precedente accordo di fusione tra ElectraMeccanica e il produttore britannico di camion elettrici Tevva annunciato in estate ma rapidamente annullato l’autunno seguente dai canadesi che avevano citato violazioni del suo potenziale partner e risolto a novembre evitando contenziosi legali coi due mancati partner tornati ai rispettivi piani industriali.

15 gennaio: Stellantis firma un accordo di importo definito multi-miliardario col gruppo del noleggio Sixt, che potrebbe acquistare fino a 250.000 veicoli per la sua flotta nei prossimi tre anni. Sixt si appoggerà anche a Mobilisghts, il servizio di gestione e raccolta dati di Stellantis che la aiuterà a gestire in modo più efficiente la flotta. Le prime consegne sono previste per l’attuale trimestre, con stime di immatricolazioni per il 2024 ancora da definire. L’aspetto probabilmente più interessante del nuovo contratto è che arriva a pochi giorni di distanza dall’annuncio di Hertz, diretto concorrente del gruppo tedesco, che ha deciso di liberarsi di una parte consistente (un terzo, soprattutto Tesla) della sua flotta di modelli elettrici negli Stati Uniti, addebitando la decisione a motivi tra cui la debole domanda, il rapido deprezzamento dei veicoli e anche il verificarsi di alcuni incidenti a clienti non abituati alla propulsione elettrica. Ma Sixt, che a sua volta aveva già ridimensionato il precedente interesse per modelli Tesla, nell’accordo con Stellantis ha inserito anche veicoli elettrici, oltre a quelli tradizionali e le note stampa congiunte confermano che i tedeschi intendono elettrificare almeno il 70% e fino al 90% dei veicoli a noleggio in Europa entro il 2030.

16 gennaio: SK On ha firmato un accordo di licenza con la startup americana Solid Power. In base all’accordo, SK On utilizzerà la tecnologia dell’azienda del Colorado specializzata nelle batterie solid state relativa alla progettazione di celle e ai processi di linee-pilota per la ricerca e lo sviluppo del prodotto. Nell’ambito della collaborazione, SK On prevede di avviare entro il 2025 una linea-pilota di celle con elettroliti allo stato solido presso il suo centro esperienze sulle batterie che sorge a Daejeon. Sfruttando la tecnologia delle celle e degli elettroliti solidi basati sui solfuri di Solid Power, SK On mira a sviluppare batterie a stato solido batterie con durata di vita e densità di energia significativamente migliorate. Dopo il perfezionamento del prodotto, entrambe le società intendono continuare la collaborazione per la commercializzazione. Nel 2021 SK On aveva già investito $30 milioni di dollari in Solid Power quando non era ancora stata scorporata dalla capofila SK Innovation, come parte di un gruppo di investitori tra i quali spicca la tedesca BMW, che ha in parte già trasferito know-how degli americani nel suo centro ricerche di Parsdorf, e aveva accettato di sviluppare congiuntamente batterie allo stato solido di nuova generazione.

17 gennaio: OneD Battery Sciences e Koch Modular Process Systems collaboreranno per implementare la produzione su larga scala di materiali anodici misti silicio-grafite per la prossima generazione di veicoli elettrici a prezzi accessibili. L’impianto-pilota per produrre il SINANODE della startup dei materiali sorge a Moses Lake, in un’area del Pacifico che sta già attirando diverse startup e sarà operativo a inizio 2024 per supportare il processo di qualificazione delle batterie per veicoli elettrici per i costruttori mentre gli impianti di produzione su larga scala saranno completati. La collaborazione attingerà all’esperienza di Koch Modular nella produzione di gas silano (SiH 4), precursore del silicio oggi prodotto principalmente in Cina e pilastro di oltre il 93% della produzione globale di celle solari. Silano e grafite sono ormai considerati materiali critici per le catene di fornitura di veicoli elettrici negli Stati Uniti e in Europa, e la tecnologia SINANODE di OneD converte in modo efficiente il silano in nanofili di silicio inseriti all’interno di materiali anodici di grafite aumentandone la densità energetica e in ultima analisi l’autonomia massima di marcia per l’automobilista dell’auto elettrica. Quello di OneD e Koch Modular è un impianto integrato per produrre 20.000 tonnellate di materiale anodico l’anno, sufficiente secondo i partner per le batterie di circa 1.000.000 di veicoli elettrici.

18 gennaio: Hyundai Motor malgrado il 2024 sia appena iniziato si sta impegnando in modo spasmodico a rafforzare la propria catena di approvvigionamento delle materie prime per le batterie dei suoi veicoli elettrificati e ha firmato un accordo per acquisire idrossido di litio da Ganfeng Lithium; si tratta del secondo accordo di questo tipo stretto da inizio gennaio. Il contratto riguarda quattro anni a partire dal 1 gennaio 2024, ma non sono stati rivelati né l’impegno economico correlato né il volume totale della fornitura. In precedenza, meno di due settimane prima, il terzo gruppo automobilistico globale per volumi di vendite aveva firmato un contratto di acquisto di idrossido di litio con un altro fornitore cinese, Shenzhen Chengxin Lithium, per i prossimi quattro anni: era stato il primo accordo in assoluto per il gruppo sud-coreano in cui si assicurava direttamente una materia prima per le celle agli ioni di litio, una scelta già intrapresa da suoi concorrenti globali come General Motors, Tesla, Volkswagen e Stellantis, che hanno anche acquisito partecipazioni a monte, in miniere di litio e progetti di sviluppo del minerale critico per eccellenza nell’auto elettrica. Il rovesciamento della posizione di Hyundai Motor sui materiali chiave delle batterie fa seguito a oltre un anno di crollo dei prezzi del litio messo in moto da crescenti preoccupazioni per l’eccesso di offerta globale. Ganfeng Lithium è oggi il più grande produttore di litio al mondo e fornisce il materiale principale delle batterie ai maggior player globali dei veicoli elettrici, tra cui Tesla, Volkswagen e BMW.

18 gennaio: BMW ha scelto come nuovo partner per la robotica applicata alla manifattura di auto la startup americana Figure. L’azienda per cominciare inserirà i suoi robot umanoidi nello stabilimento della casa bavarese nel Sud degli Stati Uniti, applicandone il potenziale per svolgere determinati compiti fisici. Si tratta del primo accordo commerciale firmato da Figure da quando è stata fondata nel 2022. Sebbene la società non abbia rivelato quanti robot utilizzerà la BMW pare che la partnership inizierà da piccole quantità e si espanderà man mano traguardi di prestazioni concordati saranno raggiunti. Nel 2023 la startup con sede a Sunnyvale, in California, ha raccolto $70 milioni di investimenti, guidati da Parkway Venture, per una valutazione di oltre $400 milioni. Gli umanoidi di Figure (che almeno esternamente sembrano potenziali concorrenti del prodotto Tesla battezzato Optimus) saranno schierati a Spartanburg, il più grande impianto del gruppo BMW al mondo nonché il primo impianto per export automobilistico di tutti gli Stati Uniti. La fabbrica attualmente impiega 11.000 persone e i robot umanoidi saranno inseriti in linee che dovrebbero comprendere i reparti carrozzeria, lamiera e magazzino nei prossimi 12-24 mesi, dopo essere stati formati per svolgere compiti specifici. BMW è la prime casa tradizionale occidentale a sperimentarne il potenziale in produzione, mentre case asiatiche come la giapponese Honda a progetti di robotica si dedicano da decenni e la rivale coreana Hyundai ha anche acquisito l’americana Boston Dynamics per ampliare lo sviluppo del settore.

Credito foto di apertura: sito web Figure