AUTO

L’aggiornamento di Model Y sarebbe pronto già a metà del prossimo anno

Arrivano altre conferme che Tesla stia attualmente lavorando nella sua fabbrica di Shanghai ai preparativi per la Model Y Juniper: la produzione di massa potrebbe essere avviata già a metà del 2024, secondo Bloomberg

La roadmap tracciata da Tesla nel primo grande rinnovamento di una vettura nella gamma, la Model 3 rivisitata da cima a fondo per quello che la divisione cinese della casa di Elon Musk aveva battezzato progetto Highland, sta per riproporsi. Questa volta, svela oggi Bloomberg, l’aggiornamento riguarderà il best seller attuale della marca: Model Y.

Citando persone che hanno familiarità col progetto, l’agenzia americana conferma che Tesla si sta preparando a lanciare una versione rinnovata della Model Y come nel caso precedente a partire dalla fabbrica che sorge nella zona franca di Lingang. Lì di recente il colosso dell’auto elettrica si è mosso anche per avere a disposizione terreni per una nuova Gigafactory che produrrà batterie per l’accumulo, settore in forte espansione in Cina.

Proprio da Shanghai pertanto, dove Model Y viene costruita dal gennaio 2021, Musk prevederebbe di replicare con questo aggiornamento ai molti rivali cinesi che stanno premendo sull’acceleratore del lanci di prodotto. La concorrenza, dopo aver spinto soprattutto sui prezzi, ormai si muove molto anche sul lato della varietà dell’offerta. Secondo il report di Bloomberg, il piano è già in fase di preparazione avanzata: lo si evince dalla possibile data di inizio della produzione di massa della rinnovata Model Y, a metà del 2024.

La versione di aggiornamento della Model Y avrà modifiche esterne e degli interni molto più evidenti rispetto a un piccolo restyling introdotto lo scorso autunno che ha aggiunto ruote di nuovo design e ritocchi all’impianto di illuminazione. Il primo lotto di pre-produzione del SUV Model Y sarà prodotto a Shanghai, dopo una breve sospensione della produzione di circa una settimana che sarà collocata durante le feste del Capodanno, consentendo un aggiornamento parziale delle linee.

Ma ulteriori aggiustamenti alle linee della Gigafactory che oggi è in grado di costruire quasi un milione di veicoli elettrici l’anno sono prevedibili prima che la produzione in grandi volumi si metta davvero in moto. Secondo un report della testata locale Cailian che ha approfondito la notizia, Tesla China avrebbe smentito l’indiscrezione, ma senza fornire ulteriori dettagli,

Il report odierno peraltro sarebbe in linea con le informazioni diffuse lo scorso marzo dall’agenzia Reuters che proprio al rinnovamento della Model Y aveva riservato spazio, affermando che quel progetto sarebbe stato denominato internamente Project Juniper e che parimenti prevedeva il lancio nel corso del 2024. In Cina la Tesla Model 3 Highland è stata presentata a inizio settembre e venduta a partire dal 26 ottobre. Le prime esportazioni di veicoli nella nuova versione sono stati coeve.

Il rinnovamento radicale della Model Y andrà sicuramente ad avere grandi effetti su un mercato globale dell’auto che sta conoscendo rallentamenti che portano a una concorrenza ancora più feroce. Il modello Tesla al 99% sarà quello più venduto e di maggior successo, ma se si guarda alle statistiche di marca o di gruppo, ormai appare chiaro che Tesla è stata superata da BYD sia a livello globale che sul primo mercato.

L’aggiornamento di Model Y rappresenta quindi una necessità per replicare a BYD a iniziare dalla Cina, dove il mese scorso di questo veicolo Tesla ha venduto 49.877 esemplari (il 76,14% delle vendite della casa nel mese) che ne hanno fatto il best seller del mese, ma in calo del 4,86% rispetto alle cifre dello stesso mese dell’anno precedente, mentre BYD ha spalmato il gradimento dei suoi veicoli tra un’offerta molto più capillare, e che comprende anche le ibride plug-in da sempre molto gradite in alcune metropoli cinesi.

Se l’operazione del rinnovo della Model 3 Highland è di qualche insegnamento, potremo anche aspettarci nel corso del 2024 un altro taglio ai prezzi della Model Y attuale anche in Europa, probabilmente nella seconda metà del prossimo anno, per dare una attrattiva maggiore all’acquisto del veicolo costruito in Germania prima che anche GigaBerlin passi alla versione aggiornata, verosimilmente a inizio 2025.

È è esattamente quanto avvenuto con Model 3 e la cosa ha avuto tanto successo che nel giro di poche settimane le vendite della vecchia versione, quasi caduta nel dimenticatoio, grazie a fortissimi sconti l’hanno riproposta improvvisamente al top delle graduatorie delle immatricolazioni in Germania, Francia e anche in Italia, nonostante i volumi complessivamente fiacchi delle vendite nello Stivale.

Un ulteriore effetto della prevedibile campagna di sconti su Model Y che precederà il lancio della versione rinnovata sarà quello che avrà sul mercato dell’usato: il calo drastico dei valori residui delle auto elettriche è ormai un effetto collaterale dirompente di questa politica delle case, Tesla in testa, che mira soprattutto ai volumi e alle quote di mercato.

Ma sta da tempo creando malumori: in qualche case con conseguenze importanti, come il forte rallentamento degli acquisti dei grandi gruppi globali dell’autonoleggio, di recente scoraggiati a elettrificare la gamma proprio dalla svalutazione della maggior parte dei modelli elettrici più diffusi.

credito foto di apertura: press kit Tesla