INFRASTRUTTURA

La Norvegia promuove una capillare infrastruttura di ricarica per i camion

Le nuove postazioni di ricarica HPC saranno costruite lungo corridoi specifici nel sud della Norvegia e saranno completati entro e non oltre la primavera 2025, gettando le basi per un 2030 “tutto elettrico”

La Norvegia ormai da quasi un lustro non è più il primo mercato continentale dell’auto elettrica, superata comprensibilmente da nazioni più popolose come Germania, Francia e Regno Unito, pur restando quella con la maggior quota di vendite di nuovi veicoli a trazione al 100% elettrica. Da qualche mese però, il paese scandinavo sta muovendosi per diventare il primo mercato europeo dei veicoli commerciali elettrici puri.

La Norvegia aveva già iniziato a sovvenzionare la ricarica dei camion presso le sedi aziendali, attirando l’attenzione delle imprese della logistica. Nei giorni scorsi, cinque aziende norvegesi sono state scelte per il primo di quattro programmi previsti che assicurano un sostegno di 60 milioni di corone (equivalenti a circa €5,3 milioni) dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo Economico, conosciuta con la sigla Enova, per costruire postazioni di ricarica HPC ad alta potenza adeguate per veicoli commerciali elettrici.

I nuovi hub di ricarica saranno completati entro e non oltre la primavera del 2025. “Il traffico stradale rappresenta il 18% delle emissioni totali di gas serra in Norvegia. Enova supporta coloro che sono all’avanguardia e queste stazioni di ricarica renderanno più facile per il trasporto pesante scegliere l’assenza di emissioni”, ha dichiarato nella nota ufficiale afferma Nils Kristian Nakstad.

L’infrastruttura, nel senso di sua scarsità, è una preoccupazione che viene spesso citata da chi è più scettico sull’auto elettrica, specie in Italia ma non certo solo dagli automobilisti dello Stivale. Nel caso delle colonnine per camion elettrici questa carenza è ancora fattuale e non è stata una sorpresa che in attesa di interventi pubblici o transnazionali si formino alleanze tra i produttori di veicoli commerciali per rimediare al problema, come ad esempio suggerisce l’avvio del programma Milence di Daimler, Traton e Volvo.

Tuttavia i soli costruttori non sono in grado di fare da soli e la sveglia che la Norvegia si è data appare indispensabile a far raggiungere obiettivi di decarbonizzazione che non riguardino solo auto e SUV, ma anche il trasporto merci, iniziando a rimediare alla criticità dell’autonomia. Infatti il CEO Enova ha commentato: “ora sarà possibile utilizzare i camion elettrici nelle tappe di trasporto più lunghe e dove i veicoli hanno un chilometraggio giornaliero superiore all’autonomia prevista del veicolo”.

In Norvegia attualmente solo il 2% dei camion è a zero emissioni, ma oltre il 10% dei nuovi camion venduti adesso sono elettrici. In questo contesto, all’inizio di questo mese i parlamentari di Oslo hanno preso una decisione coraggiosa considerato che il settore viene comunemente ritenuto meno facilmente elettrificabile rispetto ai veicoli passeggeri: dal 2030 in poi, tutti i nuovi camion immessi sul mercato in Norvegia dovranno essere veicoli a emissioni zero oppure in alternativa funzionare a biogas.

Per adeguarsi al futuro fin dalle prossime settimane, saranno costruite in totale diciannove stazioni specifiche per i camion con 108 punti di ricarica. L’infrastruttura andrà ad interessare quattro corridoi specifici nel sud della Norvegia: sulle tratte Oslo-Svinesund, Oslo-Stavanger, Oslo-Bergen e Oslo-Trondheim.

Enova sta anche fornendo supporto alla costruzione di tre stazioni che amplieranno l’infrastruttura anche al di fuori di questi corridoi nell’area più trafficata della Norvegia. Il comune denominatore di tutte le postazioni sarà che riguarderanno tratti stradali attualmente molto battuti dal trasporto merci.

“Enova ha già supportato la costruzione dei cosiddetti caricatori aziendali che si trovano nelle strutture delle aziende. Crediamo che il mercato accoglierà con favore questi nuovi caricabatterie su strada. Si tratta di un mercato maturo con operatori professionali ed Enova sta ora contribuendo ad accelerare la transizione verso un traffico pesante a emissioni zero”, afferma Nakstad.

“Questo è un passo importante verso un settore degli autocarri a zero emissioni. La transizione verso camion a emissioni zero è una delle misure più importanti per ridurre le emissioni norvegesi. La quota di camion elettrici è aumentata in modo significativo negli ultimi anni e l’accesso alle infrastrutture di ricarica per i veicoli pesanti è fondamentale per aumentare ulteriormente la quota. Attraverso Enova, ci assicuriamo che siano installate le prime colonnine di ricarica”, afferma il ministro del Clima e dell’Ambiente Andreas Bjelland Eriksen.

Presto, i veicoli elettrici pesanti saranno in grado di guidare tra le principali città della Norvegia meridionale lungo i corridoi più battuti dalle merci (credito grafico: Enova)

Il programma della Norvegia in supporto all’infrastruttura per mezzi pesanti spinti dall’elettricità è stato condotto sotto forma di gara, in cui i vincitori fossero “in grado di offrire la maggiore capacità di ricarica installata per importo di finanziamento”.

Il programma dovrebbe durare fino a due anni, con circa quattro scadenze annuali per la presentazione delle domande e sostiene il piano per le stazioni di ricarica per veicoli pesanti lungo le strade della Norvegia preparato dall’Amministrazione Nazionale delle Strade Pubbliche, la locale ANAS diremmo noi.

Quattro domande sono state accolte, e non sempre l’azienda ha richiesto l’accesso ai sussidi di Enova: ovvero non costerà una corona all’Agenzia statale. Il motivo è che entrare nel programma di supporto di Enova garantisce al partecipante la sicurezza di insediarsi in aree di sosta assegnate dall’Amministrazione Nazionale delle Strade Pubbliche.

“Ci aspettavamo una forte concorrenza, ed è una piacevole sorpresa che alcuni player abbiano fatto domanda per gli impegni con sussidio richiesto di 0 NOK. Crediamo che alcuni luoghi siano considerati così attraenti (da alcuni interessati) che gli attori vi vogliano stabilirsi anche senza il supporto di Enova. Questo dimostra che il mercato ha grande fiducia in un futuro coi camion elettrici”, ha detto Nakstad.

“È importante avere una buona offerta di ricarica per i veicoli pesanti nei nostri punti di sosta giornalieri. Se vogliamo raggiungere l’obiettivo di introdurre gradualmente veicoli a emissioni zero per il trasporto pesante, dobbiamo garantire prevedibilità nel passaggio verde per questi attori”, ha affermato la direttrice Ingrid Dahl Hovland.

“Le emissioni del trasporto pesante devono essere ridotte in modo sostanziale se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici. Pertanto, una migliore facilitazione dei camion e degli autobus elettrici è stata una parte importante della strategia di ricarica che il governo ha presentato un anno fa. Sono lieto che ora abbiamo in funzione sempre più stazioni di ricarica per i veicoli pesanti”, ha concluso il ministro dei Trasporti Jon-Ivar Nygård.

credito foto di apertura: Enova