Bosch avvia la produzione di serie della tecnologia a 800V
Motori elettrici e inverter con tecnologia a 800 volt escono dalle linee, con chip in carburo di silicio aumentano l’efficienza fino al 99%; la densità di potenza nel motore elettrico cresce fino al 35%
Alla vigilia del principale evento auto della Germania nel 2023 (l’IAA ospitato da Monaco di Baviera tra poche ore) Bosch sta in questi stessi giorni iniziando a produrre nuove soluzioni di azionamento, basate sulla tecnologia a 800V: una novità che contribuirà a ridurre i tempi di ricarica e l’efficienza della guida per far avanzare ulteriormente l’elettro-mobilità.
“Con Bosch, la tensione nella mobilità elettrica aumenta: la nostra tecnologia a 800 volt è il passo successivo verso una maggiore potenza nella trazione elettrica e tempi di ricarica più brevi”, afferma nella nota ufficiale Ralf Schmid, membro del Consiglio di Amministrazione responsabile dell’elettrificazione nella divisione Bosch Powertrain Solutions.
Come prevedibile, la versione da 800V dell’inverter del gruppo svevo si basa su semiconduttori in carburo di silicio (SiC), che aumentano l’efficienza e quindi la portata. Nella versione da 800V, Bosch ha aumentato la densità di potenza riducendo il peso e consentendo una progettazione dei componenti più compatta.
Se negli ultimi anni i sistemi a 400 volt si sono affermati come standard quantitativo del settore, con la stessa corrente è ora possibile trasmettere il doppio della potenza con una tensione doppia di 800 volt.
Questo ulteriore sviluppo consente cavi più sottili, consente di risparmiare spazio di installazione, peso e materia prima (a iniziare dal rame). Ciò rende l’inverter più compatto e più potente. Con un sistema di bordo da 400V, finora è stata possibile una capacità di ricarica massima di 250 kW presso stazioni di ricarica altrettanto potenti; teoricamente il doppio con 800V.
Gli inverter costruiti ad Hildesheim utilizzano anche chip SiC, in cui gli atomi di carbonio sono incorporati nella struttura cristallina di silicio ad elevata purezza. Ciò migliora la conduttività elettrica dei semiconduttori. Inoltre nell’elettronica di potenza viene dispersa il 50% in meno di energia sotto forma di calore.
I chip al carburo di silicio racchiudono un potenziale di risparmio energetico ancora maggiore, perché l’efficienza degli inverter aumenta fino al 99%. Il che spiega la crescente popolarità della tecnologia, inizialmente vista solo su GT elettriche come Porsche Taycan o Audi E-Tron GT, e che continua a diffondersi, dalla prossima generazione di Maserati spinte da batterie di trazione agli inverter di McLaren Applied (che proprio oggi ha presentato l’ultimo prodotto).
Anche quando a dedicarsi alla tecnologia a 800 volt sono gruppi generalisti, come nel caso dei modelli Hyundai e Kia, si tratta sempre di veicoli dalle prestazioni rispettabili. Come conferma il fatto che lLa variante da 800V del motore elettrico Bosch appena entrata nella produzione in serie, raggiunge una coppia di 830 Nm e una potenza di 460 kW.
Grazie all’utilizzo del cosiddetto avvolgimento iPIN, ovvero un avvolgimento a barra, è possibile migliorare ulteriormente l’efficienza, la compattezza e il grado di automazione nella produzione del motore.
Espresso in cifre, considerando il rapporto tra potenza e dimensione di un motore, ciò significa una densità di potenza di 60 kilowatt per chilogrammo che è fino al 35% superiore. Inoltre c’è un’eccellente densità di coppia di 105 Nm per chilogrammo. Al suo apice, il motore elettrico Bosch raggiunge un’efficienza fino al 98% e nella prossima generazione sarà dotato anche di raffreddamento ad olio.
Bosch offre un portafoglio di prodotti ampio e innovativo, dai semiconduttori alle unità di azionamento complete, ai powertrain elettrici completi. I clienti ricevono tutte le fasi della catena del valore da un unico fornitore per i veicoli ibridi ed elettrici, dalle autovetture ai camion. Bosch ha ora prodotto oltre 3,5 milioni di motori elettrici e un pari numero di inverter.
