BATTERIE

Accordo di programma sulle celle «LFP» tra Stellantis e CATL

I due gruppi lavorano a una joint venture paritaria per una fabbrica europea in grado di supportare la produzione di auto elettriche a prezzi accessibili, sebbene i primissimi ordini possano riguardare prodotti del solo partner cinese

Stellantis ha già oggi molto chiaro dove saranno tre delle Gigafactory di celle per veicoli elettrici che il CEO Carlos Tavares ha indicato come parte del totale di 400 GWh di capacità indispensabile per il suo piano strategico Dare Forward 2030. In Francia il primo aperto a Billy-Berclau (visibile nella foto di apertura), in Germania a Kaiserslautern in una “tana” storica della marca Opel, e a Termoli in Italia, tutti con capacità di 40 GWh ciascuno.

Come detto, resta da perfezionare ancora molta capacità produttiva per chiudere in tutto e per tutto quel piano. Oggi Stellantis insieme a CATL annuncia la firma di un accordo non vincolante per la fornitura locale di celle e moduli batteria al litio-ferro-fosfato (LFP), destinati ad alimentare la produzione europea di veicoli elettrici del quarto gruppo auto globale. Pertanto le primissime celle consegnate a veicoli elettrici Stellantis saranno ragionevolmente provenienti dalla fabbrica tedesca CATL o da quelle cinesi.

Ma l’obiettivo dell’accordo non riguarda la sola fornitura, anzi: le due società prevedono infatti di creare una joint venture paritaria dedicata alla produzione di queste celle LFP, precisa la nota stampa odierna.

Questo accordo con CATL sulle batterie LFP è un ulteriore elemento della nostra strategia di lungo termine per garantire la libertà di movimento della classe media europea”, ha dichiarato Tavares nel comunicato stampa, senza perdere l’occasione di insistere su quanto conti la accessibilità dei modelli BEV, che si esprimerà nella gamma del suo gruppo con modelli a partire da Citroën E-C3.

“CATL è un’azienda leader in questo settore e, tramite i nostri marchi iconici, offriremo ai nostri clienti una tecnologia di batterie innovativa e accessibile, che ci aiuterà a raggiungere il nostro ambizioso obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038″, ha concluso il manager portoghese.

Oggi Maxime Picat, che è responsabile degli acquisti e della fornitura del gruppo auto euro-americano ha indicato in alcuni altri mesi il tempo necessario a finalizzare il piano della joint venture con CATL, respingendo al mittente la richiesta di elaborare sulla destinazione della quarta Gigafactory di celle Stellantis in Europa.

CATL sta realizzando nella Vecchia Europa la più grande fabbrica del continente: in Ungheria, a Debrecen, avrà una capacità di 100 GWh, circa tre volte l’attuale potenziale annuale di Spark, la Gigafactory del Nevada gestita da Tesla e Panasonic. Si prevede che possa iniziare a consegnare celle commerciali nel 2027 ed è stato indicato in Mercedes-Benz il primo dei numerosi destinatari della produzione locale, confermato dall’estate 2022.

Il fatto che Mercedes-Benz insieme a TotalEnergies sia proprio il partner di Stellantis nel consorzio produttivo europeo ACC che sta mettendosi in moto per produrre celle per i veicoli elettrici, non è per il momento un segnale in un senso o nell’altro: come noto il portafoglio clienti di CATL è smisurato e questo non sembra automaticamente indicare che si debba vedere anche ACC coinvolta nell’accordo tra Stellantis e il gruppo cinese.

Così come non è scontato che si debba pensare all’Ungheria o alla Germania già scelte da CATL come poli produttivi per le celle LFP della nuova protagonista della manifattura di batterie. Se dovessimo scommettere su una soluzione, non saremmo stupiti che per tenere bassi i prezzi delle celle a base ferrosa si pensasse a produrle vicino alle fabbriche di veicoli a basso costo, nonché dove c’è energia rinnovabile conveniente.

Sembra quasi un identikit di Spagna e/o Portogallo, che inoltre non sono neppure molto lontane da quel Marocco che è leader globale della produzione dei fosfati indispensabili a queste batterie sempre più popolari.

Nella stessa giornata dell’annuncio Stellantis, la rivale Ford ha invece deciso di ridimensionare un altro significativo investimento nei veicoli elettrici e in particolare una fabbrica di batterie a base ferrosa.

L’azienda di Dearborn per il suo impianto di batterie LFP per veicoli elettrici nel Michigan (in origine da $3,5 miliardi) ridurrà l’investimento complessivo di oltre il 40%, tagliando posti nell’organico fino a sole 1.700 persone.

L’Ovale Blu sta riducendo la capacità produttiva dello stabilimento di oltre il 40%. Ford prevede ora che l’impianto produca a partire dal 2026 circa 20 GWh, una notevole differenza rispetto ai 35 GWh inizialmente previsti.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis