BATTERIE

Al Transit occorre una Gigafactory di batterie: Ford e SK Innovation provvedono

Secondo la stampa specializzata coreana, la fabbrica di batterie che i partner vogliono costruire sorgerà in Turchia, dove gli americani produrranno la versione al 100% elettrica del Transit

Nel settore delle batterie è data per assodata la presenza ingombrante dei gruppi industriali cinesi, a cominciare dal leader globale CATL. Ma negli ultimi mesi il trio di società coreane produttrici di celle si segnala per la propria iper-attività, che segnala l’intenzione di voler recuperare terreno.

Il caso più noto è quello di LG Energy Solution, che la scorsa settimana ha perfezionato l’offerta pubblica iniziale alla borsa di Seoul per $10,8 miliardi: secondo il Korea Economic Daily la convinzione che partecipare all’operazione fosse un buon affare, è stata così forte che circa un risparmiatore su dieci in Corea del Sud ha tentato di avere il suo pacchetto di azioni.

Ma le rivali nazionali non dormono, e mentre Samsung SDI ha appena lanciato il nuovo marchio di celle Primx, anche il gruppo SK ha progetti interessanti che stanno prendendo forma: secondo il solitamente bene informato The Elec SK Innovation, la parent company della divisione che produce batterie SK On, è molto vicina a definire i dettagli di una nuova joint venture che coinvolgerà Ford Motor Co.

A primavera del 2021 SK Innovation e Ford hanno già varato la joint venture Blue Oval SK orientata a coprire le necessità per gli Stati Uniti della marca di Dearborn. Ford ha annunciato a settembre dello scorso anno che prevede di spendere $11,4 miliardi per allestire una capacità di produzione nell’area nord-americana di 129 GWh. Insieme i partner costruiranno fabbriche in Tennessee e Kentucky.

Il piano industriale Ford approvato dal CEO Jim Farley prevedeva almeno 240 GWh di capacità globale di batterie necessarie per il 2030 tra Nord America, Europa e Cina, capacità che potrebbe essere aggiornata alla luce di incrementi di domanda per modelli come l’F-150 Lightning che hanno fatto decidere il management di portare a 150.000 la produzione annua del modello.

All’epoca i partner non avevano escluso collaborazioni in altre regioni e la prima a vedere la luce secondo il sito specializzato coreano sarà una joint venture in Europa che è molto probabile possa sorgere in Turchia, secondo fonti con conoscenza diretta della materia.

La fabbrica turca avrà una capacità di produzione annua di 44 GWh, sufficiente per alimentare oltre 600.000 veicoli elettrici con una percorrenza di oltre 500 chilometri. Si tratta sostanzialmente di dimensioni analoghe a quelle anticipate per le Gigafactory già confermate nel Sud degli Stati Uniti.

Il piano di spesa sarà probabilmente annunciato dai coreani non prima del primo semestre 2022 e lo stabilimento previsto dovrebbe ospitare 18 linee di produzione di celle ad asse lungo con 300 mm di larghezza e 600 mm di lunghezza. Le batterie sono quelle scelte da Ford per i pickup elettrici Serie F, ma anche per i suoi furgoni come il Transit e altri veicoli, sia al 100% elettrici che ibridi.

La scelta della Turchia per sfornare batterie si spiega alla luce della presenza nel polo produttivo di Kocaeli di un best seller Ford come il Transit: proprio da lì e dalla fabbrica di Kansas City usciranno le versioni elettriche pure del furgone con l’Ovale Blu, il cui libro degli ordini è stato aperto ieri in Germania e prevedibilmente lo sarà presto altrove, Italia inclusa.

A regime le celle prodotte in Turchia potrebbero equipaggiare altri veicoli Ford prodotti in Europa, come i furgoni elettrici che nasceranno in Romania, ma anche quello passeggeri che sarà prodotto a Colonia sulla base della piattaforma modulare MEB dell’alleata Volkswagen.

Non sembra che ci sia da preoccuparsi troppo della compatibilità delle celle tra i veicoli dei due gruppi auto, considerato che SK On sarà anche il fornitore della Volkswagen ID4 che si avvicina alla produzione in Tennessee dal prossimo autunno; anche questo modello come noto nasce sui pianali MEB.

Il nuovo piano di investimenti di SK Innovation per l’Europa resterà probabilmente al di sotto di quello allocato agli Stati Uniti: la controllata SK On, così come i fornitori di componentistica SK Nexilis e SK IE Technology hanno già le loro strutture in Europa, per equipaggiare la produzione dello stabilimento di Ivancsa, in Ungheria, nel quale SK On sta investendo per espandere la capacità così come ha iniziato a fare dall’altra parte del globo in Cina, nel sito di Yancheng.

Solo pochi giorni fa, il 16 gennaio, era stata rivelata e in questo caso in forma ufficiale un’altra collaborazione all’insegna della tecnologia tra SK Innovation e un gruppo di ricerca del Politecnico della Georgia, lo stato dove l’azienda sta costruendo due fabbriche gemelle, il team di Lee Seung-woo mirata a far progredire le batterie con elettroliti allo a stato solido di prossima generazione.

SK Innovation e la squadra del coreano Lee, professore associato nell’ateneo della Georgia, insieme all’istituto KAIST della Corea del Sud stanno sviluppando un pioneristico polimero in gomma che usato come elettrolita solido a temperatura ambiente aumenta la conduttività ionica di 100 volte rispetto a materiali oggi usati dalla concorrenza, facilitando la cinetica degli ioni con cui possono muoversi all’interno di una cella.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Ford Motor Co.