BATTERIE

Con BlueOvalSK raddoppiano le alleanze tra americani e coreani

Le fabbriche SK Innovation in Georgia che produrranno celle per i pickup F-150 Lightning avranno compagnia, grazie alla joint-venture tra coreani e Ford, che seguono le orme dei rivali di Detroit

Per la terza volta in altrettanti giorni Ford fa notizia nel settore dell’auto elettrica: due giorni fa per la visita di Joe Biden alla fabbrica di Rouge, in cui ha perorato la causa del suo progetto da $174 miliardi di dollari, ieri col lancio della versione elettrica del pickup F-150 Lightning ed infine oggi con la conferma della nascita della joint venture delle batterie BlueOvalSK.

L’accordo di programma tra casa americana e gruppo coreano appare seguire il solco del business plan che aveva già convinto General Motors e LG Energy Solution a creare una divisione in partenariato per realizzare celle destinate a veicoli elettrici, con particolare attenzione al mercato americano.

Dentro agli ambiziosi progetti della Casa Bianca ci saranno anche contributi a fondo perduto per chi vorrà realizzare fabbriche in grado di produrre il nuovo cuore dell’auto, e sia la più matura Ultium Cells sia la nuova BlueOvalSK (che nel nome riprende logo Ford e sigla del gruppo coreano) appaiono pronti a capitalizzare il momento favorevole.

Questo sarà possibile, anzitutto, perché è ormai alle spalle l’aspro contenzioso legale sullo spionaggio industriale tra i due gruppi asiatici. Ora quindi SK Innovation può dedicarsi a completare come previsto le fabbriche gemelle in Georgia (nella foto di apertura il governatore dello stato coi manager coreani) già previste, in cui sta investendo $2,6 miliardi e che inizieranno a sfornare batterie nel 2022.

Ma le dimensioni di un mercato dei veicoli elettrici che si dilata a dismisura rendono i piani già prestabiliti sempre più inadeguati. Dal sud degli Stati Uniti arriveranno batterie ad alto contenuto di nichel (battezzate da Ford Nickel 9, a indicare una quota del 90% del metallo nel catodo) per Ford e Volkswagen, parte di un crescita di capacità globale di SK Innovation che dovrà portare a produrre celle per 125 GWh nel 2025. Ma ormai i board guardano più lontano e ammaestrati da crisi come quella dovuta a scarsità di chip a basso prezzo puntano alla manifattura strategica in-house.

Nella nota ufficiale in cui Ford conferma l’accordo di programma che porterà alla nascita di BlueOvalSK, la casa del Michigan ha indicato che i suoi veicoli elettrici puri nel 2030 richiederanno 240 GWh di capacità, 140 GWh dei quali necessari per il solo mercato nordamericano. Insieme i due partner punteranno a una capacità di 60 GWh.

Con queste dimensioni nei piani industriali, per un gruppo auto mettere mano alla manifattura con un partner di settore ha senso ed anzi rischia di essere un obbligo. Ford aveva già deciso di aprire l’Ion Park per non perdere terreno nella ricerca e sviluppo di settore, inoltre sta investendo come altri rivali in tecnologie pronte per la seconda metà di questa decade: come celle con elettroliti allo stato solido.

L’accordo di programma che ha portato alla creazione di BlueOvalSK manca di dettagli pubblici sulle caratteristiche di questo percorso che deve migliorare l’integrazione verticale del gruppo americano man mano si addentra nella manifattura elettrica.

Entità degli investimenti, sito di produzione, caratteristiche delle celle che saranno prodotte dalla joint venture: le caselle da riempire sono ancora molte e numerose sono quelle concatenate. La data di inizio della produzione, ad esempio, potrebbe essere un buon indicatore di massima della tecnologia privilegiata dai partner: finora viene indicato in modo vago la metà dell’attuale decade.

Altri fattori potrebbero essere quelli della politica dei prezzi: SK Innovation ha accesso ad un buon know-how sulla produzione di celle economiche LFP tramite partenariati cinesi e se Ford dovesse insistere per una gamma di pickup elettrici a costi molto accessibili come ha accennato al lancio dell’F-150 Lightning non è escluso che una parte della produzione potrebbe essere rivolta a celle economiche piuttosto che ad alte prestazioni. Carte tutte da scoprire nei prossimi mesi…

Credito foto di apertura: ufficio stampa SK Innovation