Investimenti e visione trasformano Ford in un titolo “bollente”
Ford Plus: un piano positivo che non attrae commenti negativi da Wall Street, che anzi premia la strategia di Jim Farley e dei suoi manager. Punteranno al 40% di gamma elettrica nel 2030, grazie a $30 miliardi di investimenti
Che cosa giustifica alla chiusura di ieri sera una crescita dell’8,59% del titolo Ford, arrivato ai valori più alti degli ultimi cinque anni ($13,91)? Il Capital Market Day programmato ieri, e più esattamente il contenuto del piano Ford Plus svelato dall’amministratore delegato Jim Farley e dai suoi manager.
La transizione verso un prodotto più sostenibile adesso prevede una strategia che ha un obiettivo entro il 2030 del 40% della quota di mercato globale occupata da veicoli elettrici (secondo un precedente annuncio sarà totale in Europa).
Si tratta di un traguardo che si tradurrebbe in 1,5 milioni di veicoli elettrici venduti globalmente, basandosi sui dati di vendite dell’anno scorso. Inoltre il piano Ford Plus richiederà investimenti elevati a $30 miliardi nell’innovazione collegata all’elettrificazione e digitalizzazione, rispetto ai $22 miliardi già previsti in precedenza.
In termini di gamma questo si tradurrà nel varo di versioni al 100% elettriche dei popolari SUV Ford Explorer e Lincoln Aviator, per cominciare e a medio termine nello sviluppare due nuove piattaforme dedicate all’elettrico: una specifica per i pickup di taglia medio-grande che in Nord America sono la macchina da ricavi e profitti del gruppo, e una seconda flessibile in grado di supportare sia veicoli a trazione integrale che a trazione posteriore, interscambiabile tra vetture, crossover e piccoli truck.
La casa di Dearborn ha anche deciso di creare una divisione, Ford Pro concentrata sul settore dei servizi e prodotti dedicati ai veicoli commerciali e per gli usi delle pubbliche amministrazioni federali e locali, una idea nata per consolidare la posizione di forza nel settore negli Stati Uniti, nel quale ha una quota del 43% del mercato.
Veicoli commerciali che, come quelli passeggeri, saranno sempre più connessi, un altro dei settori nei quali l’Ovale Blu investirà in modo rilevante nei prossimi anni, a cominciare dalla diffusione capillare di aggiornamenti via etere che dovrebbe diventare la normalità per la flotta americana verso metà del prossimo anno.
L’altro settore in cui il piano Ford Plus punta a creare valore sarà quello delle batterie. A pochi giorni dalla conferma della creazione di una joint venture con SK Innovation, chiamata BlueOvalSK, per produrre celle per veicoli elettrici, Ford ha anche confermato il marchio del nuovo prodotto: le batterie si chiameranno IonBoost, con un richiamo ai motori EcoBoost, mentre le celle con chimica LFP per i pacchi dei veicoli commerciali saranno note come IonBoost Pro.
Il gruppo sta lavorando come noto anche alla prossima generazione di batterie, insieme a startup come Solid Power, che nei giorni scorsi ha rivelato i tre filoni di innovazione in cui i propri materiali basati sui solfuri per elettroliti allo stato solido saranno in grado di interagire.
Tra effetti delle più recenti innovazioni e effetti delle nuove scale industriali a cui i progetti si stanno avviando l’amministratore delegato Farley ha anticipato di aspettarsi una riduzione dei costi delle celle che spingono i veicoli elettrici dell’entità del 40% entro metà decade.