AUTO

Al CES 2022 Sony e Hyundai parlano la stessa lingua

I giapponesi a Las Vegas lanciano Sony Mobility Inc.: costruirà auto elettriche già pronte a battersi per una fetta della mobilità che vuole tutti connessi e che Hyundai prevede già palestra privilegiata di robotica e metaverso

Molta carne al fuoco messa ieri dai grandi gruppi asiatici come Sony e Hyundai a un CES 2022 di Las Vegas costretto a dividersi tra eventi in presenza e virtuali dall’esplosione dei casi di contagio dovuti alle ultime varianti di virus Covid-19. In comune gli obiettivi di collegare mondo della mobilità elettrica con mondo della connettività e dei dati, per spaziare dall’infotainment fino al metaverso che è stato uno dei nuovi nati dell’anno appena concluso.

Il gruppo giapponese dell’elettronica Sony ieri sera ha presentato un nuovo prototipo di SUV elettrico battezzato Vision-S 02, una sorta di antipasto di lusso alla notizia che creerà una sussidiaria chiamata Sony Mobility Inc. che si concentrerà sul business dei veicoli elettrici. L’annuncio segue a distanza di un anno la presentazione allora solo virtuale del prototipo di berlina elettrica Vision-S 01, che aveva riscosso un eccezionale interesse all’ultimo CES pre-pandemia a inizio 2020.

“L’entusiasmo che abbiamo ricevuto dopo aver mostrato la Vision-S ci ha davvero incoraggiato a considerare ulteriormente come possiamo portare creatività e tecnologia per cambiare l’esperienza di spostamento da un luogo all’altro”, ha dichiarato il presidente di Sony Kenichiro Yoshida durante la conferenza stampa.

Yoshida ha quindi illustrato il piano di creare una società operativa dalla prossima primavera attraverso la quale Sony intende esplorare il proprio ingresso nel mercato dei veicoli elettrici, seguendo quindi le orme di colossi rivali nell’elettronica quali le cinesi Huawei e Xiaomi e (forse) Apple.

In una edizione in cui Sony ha anche svelato nuovi dettagli sulla PlayStation VR, un drone fotografico professionale e nuove tecnologie di visualizzazione, l’attenzione è stata attirata dal nuovo SUV elettrico. Con abitabilità fino a sette persone, lungo 4.895 mm, largo 1.930 e alto 1.651 (all’incirca le proporzioni di una Tesla Model Y), condividerà con la Vision-S due motori ciascuno da 200 kW e batteria.

Una batteria di cui finora Sony non ha rivelato capacità né cifre riguardanti l’autonomia: probabilmente li terrà in serbo per il lancio delle versioni definitive, in attesa dei numeri il più possibile lusinghieri. Del resto Sony è stata cruciale nella stessa nascita del mercato delle celle agli ioni di litio

Della berlina Vision-S 01 Sony sappiamo però già, e questo varrà anche per il SUV elettrico, che grazie alla suite di sensori anche nati in casa e di chip e software ha capacità di guida autonoma di livello SAE 2+: l’azienda ha già iniziato a testarle anche su strade aperte al pubblico lo scorso anno.

La decisione di procedere con la produzione dei modelli elettrici Sony è una ottima notizia per il partner canadese Magna International, che attraverso la consociata austriaca Magna Steyr ha fornito la piattaforma ai concept e potrà soddisfare richieste di produzione su più larga scala nel polo di Graz, in Stiria, lo stabilimento in cui si costruisce il SUV sportivo Jaguar I-Pace e dove nasceranno anche i primi SUV Fisker Ocean. Anche altro fornitori Tier1 come Bosch parteciperanno ai piani di Sony Mobility Inc.

Ma non ha solo le ruote l’innovazione ovviamente per Sony: i sensori Time-of-Flight (ToF) supportano anche gesti intuitivi e comandi vocali che hanno lo scopo di migliorare l’usabilità dell’interfaccia dell’auto, mentre le impostazioni del veicolo dell’utente possono essere sincronizzate collegandolo al cloud grazie specialmente alla comunicazione 5G, che presenta funzionalità a bassa latenza, alta capacità e alta velocità. Inoltre, poiché gli aggiornamenti raggiungono il veicolo over the air (OTA), è possibile fornire sicurezza ed evolvere continuamente funzioni ed offerte a valore aggiunto.

Funzionamento a distanza: utilizzando le tecnologie interne di Sony e la conoscenza della tecnologia di comunicazione e della sicurezza coltivata attraverso lo sviluppo degli smartphone, Sony ha posizionato il funzionamento a distanza come una tecnologia importante in previsione dell’arrivo dell’era della guida autonoma.

Per raggiungere questo obiettivo, Sony ha condotto esperimenti di guida collegando Giappone e Germania con il 5G e sta lavorando coi suoi partner per ottenere trasmissioni a bassa latenza (segnali video e di controllo) e controllo della comunicazione (monitoraggio e previsione) utilizzando il sistema telematico già installato in Vision-S 01.

Al proprio evento dell’edizione 2022 del CES Hyundai ha introdotto Il suo concetto di mobilità delle cose (MoT) in cui oggetti tradizionalmente inanimati acquisiranno mobilità grazie alla robotica (credito immagine: ufficio stampa Hyundai Motor Group)

Se Sony è un’azienda dell’elettronica che entra nell’automotive, fa il percorso inverso Hyundai che a questo CES 2022 ha organizzato un evento di un’ora col numero uno Euisun Chung accompagnato dai vertici delle divisioni auto, mobilità e da Marc Raibert, fondatore e presidente di Boston Dynamics, a segnalare l’interesse ad andare oltre le quattro ruote già espresso nel corso degli ultimi anni attraverso investimenti ed acquisizioni.

Sulla scia del titolo dell’evento “Expanding Human Reach”, gli intervenuti hanno spiegato come intendono impegnare il gruppo Hyundai per espandere quello che è alla portata dell’essere umano. La robotica sarà una parte essenziale della trasformazione di Hyundai Motor in un fornitore di soluzioni di mobilità intelligente. Dopo aver acquisito Boston Dynamics i coreani hanno concentrato la propria attenzione sul progresso della robotica per migliorare la vita delle persone, a cominciare da anziani e disabili, attraverso una gamma di soluzioni di mobilità.

L’azienda vede la robotica e la mobilità come complementari, in quanto l’una accelera lo sviluppo dell’altra e viceversa. Insieme, possono formare una combinazione sinergica in grado di aggiungere valore al business ma soprattutto guidare il progresso per l’umanità, a partire da un ecosistema Mobility of Things (MoT) basato sulla robotica.

A sostegno della sua visione futura per la robotica e la mobilità, l’azienda ha rivelato il suo nuovo concetto di “Metamobilità”, con l’obiettivo di aprire la strada a una connessione tra dispositivi connessi e metaverso che amplierà il ruolo della mobilità alla realtà virtuale (VR), con l’ambizioso obiettivo di consentire alle persone di superare i limiti fisici del movimento nel tempo e nello spazio. Hyundai Motor ha anche condiviso la sua visione di come i robot agiranno come mezzo tra il mondo reale e gli spazi virtuali, consentendo agli utenti di apportare modifiche nel metaverso per riflettersi nella realtà.

L’azienda prevede che le distinzioni tra le future mobilità saranno offuscate attraverso l’ulteriore sviluppo della tecnologia robotica, come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma. Diverse forme di mobilità, dalle auto alla Urban Air Mobility (UAM), serviranno anche come punti di accesso alle piattaforme del metaverso, e qui sembra già di vedere come ogni grande gruppo aspiri ad essere quello che per molti minuti al giorno mette in connessione il cliente, proprio a cominciare dalle più o meno lunghe fasi di spostamento pendolare.

Se il metaverso è destinato a diventare uno spazio quotidiano per le persone in futuro, Hyundai e partner in particolare prevedono il possibile emergere di un nuovo tipo di piattaforma in cui la distinzione dalla realtà potrebbe scomparire, rompendo il concetto di VR come il mondo lo conosce oggi.

Quello che appare determinante e che attira così prepotentemente tanti colossi globali è essere il canale preferito, e la mescolanza di settori o in un verso (quello Sony ad esempio) o in un altro (quello Hyundai ad esempio) appare secondaria rispetto all’obiettivo che in questo CES edizione 2022 si palesa con più chiarezza.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Sony Group