BATTERIE

Doppio investimento di Stellantis e Mercedes-Benz in Factorial Energy

I due gruppi rivali guardano alla promettente startup cresciuta nel Massachusetts per assicurarsi un vantaggio nella tecnologia delle celle con elettroliti allo stato solido e anodi al litio metallico

Sia Mercedes-Benz che Stellantis effettueranno un investimento strategico nel suo capitale, ha confermato oggi Factorial Energy nella propria nota ufficiale, senza fornire dettagli né sull’entità degli investimenti, né sulla valutazione complessiva della società che ha suscitato l’interesse dei due gruppi auto, dopo quello da parte di Hyundai che aveva indotto i coreani ad investire a fine ottobre.

“Il nostro investimento in Factorial e in altri partner autorevoli specializzati nello sviluppo di batterie aumenta la velocità e l’agilità necessarie ad adottare tecnologie all’avanguardia per il nostro portfolio di veicoli elettrici”, ha dichiarato l’amministratore delegato Stellantis Carlos Tavares dopo l’ufficializzazione dell’accordo.

Durante l’EV Day del luglio scorso, Stellantis aveva annunciato l’obiettivo di introdurre entro il 2026 la prima tecnologia di batterie a stato solido competitiva. “Iniziative come questa ridurranno il time to market e renderanno più conveniente la transizione alla tecnologia a stato solido”, ha aggiunto il manager portoghese.

Fondata da Alex Yu e Siyu Huang e basata nel Massachusetts, Factorial ha sviluppato un’innovativa tecnologia sullo stato solido, focalizzata sui problemi chiave che ostacolano l’adozione su larga scala dei veicoli elettrici da parte dei consumatori: l’autonomia e la sicurezza.

Ha già presentato una cella da 40 Ah con elettroliti allo stato solido in grado di migliorare l’autonomia di marcia di grandezze tra il 20 e il 50%, secondo ovviamente dimensioni e caratteristiche del veicolo, il tutto senza pregiudicare la vita utile delle batterie.

I progressi di Factorial Energy si basano sulla tecnologia FEST (Factorial Electrolyte System Technology), che sfrutta un materiale elettrolitico proprietario a base polimerica, funzionante a temperatura ambiente e sviluppato per sostituire gli elettroliti liquidi con elettroliti allo stato solido in grado di prevenire la formazione di dendriti su anodi realizzati in litio metallico in luogo di quelli comuni oggi, in grafite.

Huang (visibile nella foto di apertura con una cella della sua azienda) ha dichiarato la scorsa primavera all’agenzia Bloomberg che la densità di energia gravimetrica allora raggiunta era già di 350 Wh/kg e quella volumetrica di 770 Wh/litro; valori in aumento grazie al lavoro di sviluppo per raggiungere presto 400 Wh/kg e 1.000 Wh/litro.

L’accordo parallelo di Factorial coi due gruppi può forse sorprendere per l’annuncio in contemporanea, ma solo fino a quando non si ricorda che in questo stesso anno è già stata stretta una collaborazione e una fornitura relativa alle batterie tra ACC (joint venture di Stellantis e TotalEnergies) e Mercedes-Benz.

Una collaborazione con Factorial sulle celle allo stato solido evidentemente rientra senza particolari ostacoli nella roadmap di entrambi i gruppi: Stellantis perché come detto le colloca nella seconda metà della decade, mentre la strategia Mercedes-Benz di progresso a breve termine nelle batterie guarda alla tecnologia delle celle con silicio dominante negli anodi, attraverso la collaborazione con Sila Nano. E solo dopo all’arrivo in massa di batterie solid state come quelle sviluppate nel New England da Factorial.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Factorial Energy via Globenewswire