Spunta anche il V2G nella tecnologia delle batterie Volvo
Il Volvo Cars Tech Moment odierno ha puntato i riflettori sui progressi nella tecnologia delle celle: più autonomia e ricarica rapida per la prossima generazione di batterie, che avrà anche ricarica bi-direzionale
Per Volvo Cars la trasformazione in casa automobilistica con una gamma di auto elettriche pure, comporta maggiore integrazione verticale, come per altre case, ma nel suo caso anche portare lo sviluppo delle batterie e della relativa tecnologia sempre più vicino a casa.
Il che faciliterà adattarle alle future batterie alle esigenze dei clienti, offrendo loro una più estesa autonomia di percorrenza e tempi di ricarica più rapidi. A tale scopo, hanno confermato oggi i vertici Volvo Cars durante l’articolato evento online sulla tecnologia, miglioreranno le batterie agli ioni di litio sulla seconda generazione di auto elettriche di prossima produzione, a partire dal primo SUV basato su una tecnologia completamente nuova ed esclusivamente elettrica.
Entro la metà del decennio, quando introdurrà la sua terza generazione di auto elettriche, Volvo Cars prevede di perfezionare ulteriormente la gamma e di integrare il pacco batterie nel pavimento dell’auto, utilizzando la struttura cellulare per aumentare la rigidità complessiva del veicolo e migliorare l’efficienza.
A breve termine, come anticipato il 21 giugno scorso, l’azienda prevede di collaborare con l’azienda svedese Northvolt per incrementare ulteriormente la densità energetica delle celle delle sue batterie e di quelle della marca Polestar fino al 50% rispetto a quanto offerto oggi sul mercato.
Nel corso di questo decenni, Volvo Cars intende anche superare il limite dei 1.000 Wh/l di densità energetica volumetrica, per raggiungere i 1.000 km di autonomia reale: a titolo di confronto, l’evento parallelo odierno Renault ha indicato per la seconda generazione di celle per le auto francesi un obiettivo di 700 Wh/litro nel 2024. Questo offre un’idea dei progressi che si può aspettare la clientela dei veicoli elettrici.
Con questi miglioramenti secondo gli ingegneri svedesi gli attuali tempi di ricarica dovrebbero essere quasi dimezzati entro la metà del decennio, grazie alla migliore tecnologia delle batterie e della loro ricarica nonché ai continui progressi del software. Un settore, quest’ultimo per il quale Volvo Cars sta effettuando il passaggio allo sviluppo in-house per il sistema operativo, mentre nel computing proseguirà la collaborazione con società come Nvidia e Google.
“Desideriamo continuare ad accrescere i vantaggi che il cliente può trarre dalla guida di un’auto Volvo a trazione al 100% elettrica”, ha dichiarato Henrik Green, chief technology officer. “Semplificando il design e l’integrazione delle celle della batteria, possiamo ridurre il peso e massimizzare lo spazio, consentendo al contempo un notevole miglioramento della capacità della batteria, dell’autonomia e dei tempi di ricarica”.
Per Volvo Cars aumenta parallelamente l’importanza della sostenibilità: mentre l’energia contenuta nelle celle delle sue auto nel prossimo decennio, si impegnerà anche a ridurre progressivamente il loro impatto ambientale.
Le celle delle batterie realizzate da Volvo Cars in collaborazione con Northvolt sono pensate per essere prodotte utilizzando il 100% di energia rinnovabile, grazie alla grande disponibilità di energia proveniente dall’idroelettrico nel mix energetico scandinavo. La casa automobilistica sta lavorando con altri fornitori di batterie affinché siano in grado di imitarla entro il 2025.
Volvo Cars ha una chiara strategia per ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio delle batterie sfruttando meglio la materia prima in esse contenuta. Ove possibile, intende rigenerare o riutilizzare le batterie, e sta anche valutando potenziali applicazioni di seconda vita, a partire dagli usi per accumulo.
Laddove possibile, le batterie che hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita saranno riciclate presso riciclatori autorizzati in grado di garantire il riciclo a circuito chiuso di materiali critici da utilizzare nelle batterie future. La prevista partnership tra Volvo Car Group e Northvolt offre anche la possibilità di utilizzare procedure di riciclo già consolidate.
Volvo Cars continuerà anche a concentrarsi sull’approvvigionamento responsabile delle batterie, anche attraverso un maggior ricorso alla tecnologia blockchain. Lavorando più da vicino con i suoi partner e fornitori, l’azienda intensificherà ulteriormente i suoi sforzi per garantire un approvvigionamento responsabile.
Già il prossimo nuovo SUV includerà una tecnologia di ricarica bi-direzionale, permettendo ai clienti di riversare nella rete elettrica l’elettricità in eccesso della batteria della loro auto. Ciò significa che i possessori di una Volvo elettrica potranno fornire energia alla rete quando i prezzi e le emissioni di CO2 legate alla produzione di elettricità raggiungono il picco giornaliero e ricaricare l’auto quando le emissioni si riducono.
“Desideriamo offrire ai nostri clienti auto elettriche al 100% e sostenibili che facilitino la loro vita e la rendano più piacevole”, ha affermato Henrik Green, chief technology officer. “Attraverso l’innovazione intelligente e la collaborazione con partner chiave possiamo dare ai clienti ciò che chiedono, vale a dire più autonomia, ricarica più veloce e costi inferiori, e promuovere ulteriormente la diffusione della mobilità elettrica”.
La roadmap di Volvo Cars per l’elettrificazione è fortemente incentrata sull’integrazione verticale, che comprende la progettazione, lo sviluppo e la produzione interna di batterie, motori elettrici e relativo software, in collaborazione con partner strategici. L’obiettivo è quello di ottenere il maggior numero possibile di sinergie ed efficienze su tutta la catena di fornitura delle batterie.
La collaborazione con Northvolt sarà essenziale per realizzare l’ambizione di Volvo Cars di diventare leader nel segmento delle auto elettriche di fascia alta e arrivare a vendere solo veicoli elettrici al 100% entro il 2030.
Per la casa automobilistica questa collaborazione costituisce anche un passo importante verso l’espansione delle capacità interne di produzione e sviluppo, unitamente alle partnership con aziende leader nel campo della tecnologia.