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L’EV Day spiega dove vadano $20 miliardi di investimenti GM

Tanto spenderà il gruppo di Mary Barra per vendere un milione di veicoli elettrici l’anno in U.S.A. e in Cina; le batterie Ultium che li spingeranno sono dietro l’angolo

General Motors da tempo ha promesso una svolta verso la mobilità elettrica, ma in America forse non l’hanno presa abbastanza sul serio. Finora.

Oggi per spiegare che non scherza affatto e davvero ha in programma di mettere sul mercato 20 nuovi veicoli elettrificati entro il 2023, ha organizzato un EV Day e, accolti al centro ricerche di Warren circa 150 giornalisti ed esperti, Mary Barra ha fatto mettere sotto i loro nasi più nuovi modelli di quanti potessero contarne.

Abbiamo esagerato: li hanno contati, ma non li hanno potuti fotografare, specialmente il GMC Hummer EV sul quale debutterà una nuova tecnologia dei pacchi batterie che servirà a mettere a tacere ogni perplessità sull’autonomia del modello che rilancerà un nome che prima era sinonimo di gas-guzzler.

Su undici modelli dieci non erano mai stati visti prima. Perché tanti modelli tutti insieme? Perché ci vuole una grande varietà e disponibilità di modelli e marchi in ogni segmento per quello che ha in mente di fare l’amministratore delegato. “Vogliamo mettere tutti a bordo di veicoli elettrici e abbiamo quello che serve per farlo”, ha dichiarato oggi la Barra.

Il Cadillac Celestiq sarà una berlina di lusso creata con cura artigianale da piccola casa inglese, Cadillac Lyriq è il nome di un crossover elettrico che debutterà già quest’anno a metà primavera con una presentazione prevista a Los Angeles, e dovrebbe debuttare nel 2022. La marca un tempo preferita dagli americani benestanti aveva anche un terzo modello in vista a Warren, ancora da battezzare.

La marca Chevrolet aveva da esporre la Bolt 2020 e la nuova Bolt EUV, una versione più grande e spaziosa del modello già commercializzato che sarà pronta nel 2021, oltre a un pickup elettrico che non ha finora nome e aun’altra vettura tutta nuova. GMC oltre all’Hummer avrà in gamma anche un pickup spinto da batteria di trazione.

Buick, che ha già un modello al 100% elettrico nella Velite riservata però al solo mercato cinese, aumenterà i numeri della gamma con due nuovi SUV, che apparentemente sono i modelli che GM ha meno fretta di portare sul mercato.

E infine in bella vista c’era il Cruise Origin, lo shuttle elettrico col quale la controllata californiana incaricata di sviluppare servizi di ride hailing intende un giorno sorprendere i rivali come Waymo e Argo AI.

Il Cruise Origin, che sarà costruito nell’impianto Detroit-Hamtramck che accoglierà anche la futura linea del GMC Hummer EV (atteso dal lancio il prossimo 20 maggio) avrà l’onore di nascere sulla terza generazione di pianali GM studiati per i veicoli elettrici. Un anno fa ne era stato rivelato il nome: BEV3.

Questa piattaforma ospiterà le nuove batterie Ultium, una rivelazione inattesa della giornata stampa nel Michigan. General Motors ha affermato che queste celle pouch di grande formato hanno la caratteristica di nascere con una chimica avanzata.

I vertici GM hanno parlato di un 60% in più di capacità rispetto alle celle attualmente montate sulla Bolt. Inoltre avranno la possibilità di essere impilate sia orizzontalmente che verticalmente in moduli e pacchi batterie, concedendo una particolare flessibilità progettuale agli ingegneri.

La generazione di batterie Ultium coprirà capacità a partire da 50 per salire fino a 200 kWh. A quanto riferiscono i vertici del gruppo di Detroit, gli impianti elettrici delle auto e dei SUV resteranno convenzionali, a 400 volt, mentre la soluzione di impianti a 800 volt, già preferita dalle sportive elettriche Porsche ed Audi troverà spazio sui pickup.

La numero uno Barra e il presidente Mark Reuss si sono spesi in parole, durante l’EV Day, per sottolineare come quanto messo in mostra sia un concentrato dell’approccio modulare e flessibile su cui il gruppo punta per ampliare economie di scala e creare più valore.

Tutto parte di una strategia che entro la metà di questa decade deve portare a vendere un milione di veicoli elettrici su ciascun mercato principale del gruppo, Nord America e Cina.

Oggi GM ha in produzione 555 diverse combinazioni di motori e trasmissioni: nella gamma EV gli undici modelli visti dai visitatori hanno a disposizione 19 combinazioni di motori elettrici e powertrain.

Ma sui veicoli elettrici il maggior fattore di costo sono ancora le batterie, e per questo GM ha deciso di passare all’avanguardia con la joint-venture stretta con LG Chem e che presto si concretizzerà in una nuova Gigafactory in Ohio con capacità di oltre 30 GWh.

L’azienda coreana, determinante nel progetto della attuale Chevy Bolt, lo sarà ancora di più in futuro per portare stabilmente sotto ai $100/kWh a livello pacco batteria l’incidenza del costo del “cuore” dell’auto elettrica.

GM ha affermato che le batterie Ultium richiederanno il 70% di cobalto in meno e una accresciuta percentuale di nickel e alluminio. Chi sta leggendo queste righe ed è arrivato fin qui forse si sta domandando: “allora le Ultium saranno celle con chimica del catodo NCA? Come quelle che usa Tesla?”.

I pezzi del puzzle sembrerebbero portare in questa direzione. Ma prima di giungere a una conclusione affrettata occorre ricordare che GM fin dal 2018 studiava batterie (che allora chiamava internamente EME 1.0.) e che lasciavano trasparire le intenzioni future su costruzione e chimica.

Per quelle batterie (che all’epoca aveva dichiarato di voler vendere anche a Honda) non ha lavorato alla chimica NCA (nickel-cobalto-alluminio) abituale per le Tesla ma a batterie NCMA (nickel-cobalto-manganese-alluminio), dette anche quaternarie (mentre NCA le NCM, nickel-cobalto-manganese sono anche definite ternarie per le tre materie prime impiegate).

Anche gli stessi addetti ai lavori definiscono le celle con catodi NCMA un ibrido tra le più diffuse NCM e le NCA Tesla. Le qualità delle celle quaternarie si possono riassumere in maggiore stabilità termica del catodo, che si traduce in maggiore sicurezza (e quindi in meno… video di incendi di auto elettriche) e in una migliorata resistenza ai cicli, con vita prolungata.

All’EV Day General Motors ha invitato soprattutto esperti e media dell’auto, e forse ancora pochi hanno già familiarità con la ricerca sulle batterie. Così soltanto a Sam Abuelsamid, un ingegnere della società di consulenza Navigant Research che collabora con la rivista Forbes, non è sfuggita l’importanza della presentazione di una cella sperimentale con anodo in litio metallo a cui gli americani e i coreani stanno lavorando. Siamo convinti che ne risentiremo parlare.

General Motors ha rivelato nel centro ricerche di Warren la nuova piattaforma modulare BEV3 per veicoli elettrici che si avvarrà delle batterie Ultium coi nuovi catodi NMCA (credito foto: Steve Fecht per ufficio stampa General Motors)

N.B. l’articolo è stato aggiornato il 6 marzo e aggiunto l’ultimo paragrafo sulla presentazione di una cella sperimentale al litio metallo

Credito foto di apertura: ufficio stampa General Motors