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Dopo i tagli il rilancio: scelta Cadillac come anti-Tesla del gruppo GM

BEV3, la prossima piattaforma elettrica e flessibile che uscirà dalle linee di montaggio del gruppo di Detroit, sarà battezzata con un modello del marchio di lusso Cadillac

General Motors nelle ultime settimane non si è attirata molte simpatie in America dopo la decisione annunciata a novembre di una drastica cura dimagrante alla sua dotazione di impianti. Alla pars destruens della strategia dell’amministratore delegato Mary Barra, che dovrebbe secondo i piani contribuire a migliorare i conti del 2019 tra i $2 ed i $2,5 miliardi, si aggiunge però una pars construens.

Secondo la documentazione ufficiale aziendale destinata agli investitori, anticipata ieri dall’agenzia Reuters, nel 2019 oltre a sfornare nuovi SUV e pickup e radiare dalla gamma una manciata di berline poco richieste, General Motors inizierà una rifondazione della sua marca premium: Cadillac.

Proprio il sinonimo americano del lusso è stato scelto per lanciare il guanto di sfida alla connazionale Tesla. La piattaforma flessibile destinata alle auto elettriche (secondo Reuters battezzata dal gruppo di Detroit BEV3) ospiterà modelli a trazione anteriore, posteriore ed integrale ed avrà come prima iterazione un veicolo che porterà il badge Cadillac sul muso.

Finora all’interno di General Motors era stata Chevrolet a raccogliere tutte le attenzioni della clientela interessata alle auto elettriche, ovviamente grazie alla Bolt (sulla cui piattaforma si attendevano due sorelle minori su cui ora il gruppo tace), ma anche grazie alla ibrida plug-in Volt.

La Volt, uno dei modelli che è stato deciso di sacrificare alla marea di risparmi a 360°, è stata un relativo successo di mercato, specie se si confrontano le vendite con la rivale casalinga CT6, unico modello ibrido plug-in di Cadillac finora che è stato tuttavia accolto meno favorevolmente dal pubblico dell’hatchback con la cravattina sulla calandra.

Quando sono stati annunciati i tagli produttivi a cinque impianti nordamericani, General Motors aveva contemporaneamente ribadito l’aumento di investimenti nella ricerca sui veicoli autonomi (attraverso le Bolt modificate dalla startup Cruise Automation) e sullo sviluppo di modelli nativi elettrici.

L’azienda americana aveva promesso nel 2017 di rilanciare sulle piattaforme per le auto elettriche e nello sviluppo delle batterie (e dell’idrogeno come tecnologia più a lungo termine). Il tutto necessario per lanciare venti modelli elettrici nei due mercati decisivi di Cina e U.S.A. A dispetto del mercato in calo le vendite cinesi per Cadillac sono cresciute del 17% superando per la prima volta quota 200.000 immatricolazioni: tenere questo ritmo richiederà sempre più modelli elettrici in gamma.

Entro il 2021 sulla nuova piattaforma elettrica (stando ai piani del 2017) avrebbero dovuto prendere corpo almeno nove modelli dalle caratteristiche anche molto differenti: da crossover di medie dimensioni a SUV in grado di ospitare fino a sette passeggeri, ed anche un furgone.


Credito foto di apertura: ufficio stampa General Motors