Smart si fa strada per Francoforte col restyling di EQ ForTwo e ForFour
In attesa della svolta cinese che partirà nel 2022, le citycar elettriche Smart a due e quattro porte vengono rilanciate da un face-lift non privo di verve e di appeal pop che provengono dai concept
A circa un anno di distanza dall’anticipazione, perché tale a questo punto dobbiamo considerarla, del concept Smart ForEase a Parigi, ecco che all’imminente Salone Auto di Francoforte la marca di citycar si appresta a portare un restyling di EQ ForTwo e ForFour.
La casa del gruppo Daimler poteva rischiare, dopo la fine della collaborazione con Renault sulla quattro porte e l’annuncio che dal 2022 vedrà la produzione spostata in Cina in un impianto di quel gruppo Geely che ha una partecipazione del 50 % nel capitale della divisione di auto per uso urbano, una fase di grigiore e di stallo.
Invece la scelta di rinfrescare aspetto e linee delle sue elettriche sembra andare in senso opposto e sollecitare ottimismo. Così il costruttore, che sta per lasciare il tradizionale sito francese di Hambach dove saranno costruite in futuro Mercedes-Benz, ha fatto una cura ricostituente a EQ ForTwo e ForFour.
Come detto inizialmente, aveva già nei cassetti i concept ForEase, ForeEase+ e dalla Vision EQ ForTwo che sembrano aver influenzato soprattutto il muso di due e quattro porte (e cabrio). Va detto che i designer Smart sembrano aver preso di petto il classico problema dei progettisti di tutte le auto elettriche: “cosa ci facciamo con la mascherina che nelle auto convenzionali serve a coprire i radiatori di raffreddamento“?
Dato che alle auto elettriche non serve, il centro design Smart ha deciso di andare in senso opposto alla logica comune ragionando sfrontatamente: “non serve, quindi… la faccio diventare ancora più grande!“.
Ed è quello che caratterizza questo restyling di EQ ForTwo e ForFour, una grande calandra che mette ai margini e quasi obnubila le prese d’aria, mentre si notano i nuovi fendinebbia, così come l’effetto della presenza di LED, sia sul muso che più discretamente dietro, dove i ritocchi sono meno vistosi.
Gli interni non metteranno a disagio chi abbia familiarità con una Smart convenzionale, con l’avvertenza che l’infotainment di bordo sarà integrato in un touch screen da 8″ compatibile con Apple CarPlay e Android Auto nonché aggiornabile, mentre l’app collegata all’auto per i clienti sarà ulteriormente perfezionata per consentire miglior utilizzo delle reti di ricarica. Il servizio Plugsurfing permetterà a chi sta al volante di poter scegliere tra una gamma di colonnine particolarmente numerosa e comoda, promette la casa.
Alle novità estetiche del restyling di EQ ForTwo e ForFour non corrisponderanno rivoluzioni nelle specifiche tecniche dei modelli Smart. La potenza massima della motorizzazione resta quella nota da 60 kW (82 cavalli) con 160 Nm di coppia massima.
E sarà ancora appoggiata alla batteria con capacità di 17,6 kWh che permetterà di arrivare per la due porte a sfiorare i 160 chilometri di autonomia col vecchio standard NEDC ed un pugno di chilometri meno all’attivo per la versione quattro porte.
Peraltro chi vorrà cercare quella comodità che l’autonomia non offre, potrà cercarla nella ricarica, perché le dimensioni ridotte della batteria per la clientela che sceglierà l’opzione del caricatore imbarcato da 22 kW potrà in 40 minuti ripristinare l’80% delle 96 celle di bordo.
Oltre all’opzione del caricatore più rapido, la clientela potrà sbizzarrirsi cone Smart EQ ForTwo e ForFour nello scegliere tra quattro livelli di finitura (passion, pulse e prime) e tre pacchetti di equipaggiamento, a prezzi che dovrebbero essere rivelati senza prolungare troppo l’attesa, visto che la commercializzazione non pare destinata a slittare molto in avanti per il face-lift Smart.
In Italia il prossimo arrivo appare un probabile incentivo a ritornare a considerare, malgrado la limitata autonomia, un modello che quest’anno è stato già due volte il più venduto del mese: a gennaio ed agosto malgrado non sia ormai il più “fresco” nell’offerta elettrica.