IDROGENO

Le vendite globali di veicoli «fuel cell» calano del 36,4% nel primo trimestre 2024

La crisi di vendite di auto fuel cell consente a Toyota di confermarsi leader del settore, ma si tratta di una corsa “in retromarcia”, con totali globali che mettono insieme solo 2.382 unità

Nel primo trimestre di quest’anno, le vendite globali di veicoli passeggeri a idrogeno sono diminuite del 36,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mostrando un accelerare della crisi della domanda per questo settore, che ormai vede come case interessate a proporre una offerta i soli costruttori giapponesi e coreani (e con BMW ancora possibilista, ma solo per modelli SUV di grandi dimensioni).

La società coreana di ricerche di mercato SNE Research, celebre anche per le autorevoli pubblicazioni e studi sul mercato globale delle batterie, ha espresso il suo parere sullo stato delle cose per il settore delle auto fuel cell proprio in queste ore e per chi ha investito e sta investendo nei veicoli con serbatoi di idrogeno le cose non sembrano particolarmente promettenti.

Sebbene settori come i veicoli commerciali a lungo raggio e anche i furgoni continuino a vedere vivacità nell’offerta dell’industria dei motori, al contrario i numeri dei veicoli passeggeri fuel cell immatricolati in tutto il mondo nel primo trimestre 2024 sono negativi. Secondo i dati in possesso di SNE Research durante questo periodo le vendite globali di veicoli passeggeri a idrogeno sono state pari a 2.382 unità, ovvero con un calo del 36,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Se si considerano casa per casa i dati dal 1 gennaio al 31 marzo, Hyundai Motor Company ha venduto solo 691 unità di Nexo, con un calo del 66,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si ritiene che il forte calo delle vendite Hyundai sia dovuto principalmente al calo delle vendite della Nexo sul mercato interno, nonostante i sostanziosi investimenti che le autorità della Corea del Sud hanno fornito al settore con forti sussidi in particolare alla realizzazione della infrastruttura per il rifornimento. Inutile dire che il passato periodo di gloria come leader globale di vendite di auto a idrogeno per il gruppo coreano è terminato.

Toyota, forse il più vocale sostenitore dell’idrogeno per i veicoli passeggeri, ha venduto 868 unità di Mirai e Crown, con un calo del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In Giappone, lo scorso anno sono state vendute 233 unità della nuova Toyota Crown, con un incremento del 131,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La cinese Haima ha consegnato una piccola quantità dell’Haima 7X-H, un veicolo elettrico a idrogeno sviluppato sulla base del veicolo monovolume pre-esistente Haima 7X. Altre aziende cinesi registrano vendite, ma soprattutto nel mercato dei veicoli commerciali.

La Cina ha registrato una crescita continua incentrata sui veicoli commerciali a idrogeno, classificandosi al primo posto nella quota di mercato dei veicoli a idrogeno dopo il mercato globale dei veicoli elettrici.

Nel 2023 il mercato delle auto fuel cell ha registrato una crescita negativa del 30,2%, ma nel primo trimestre 2024 il trend di crescita negativo si è intensificato e sta diminuendo in modo ancora più significativo.

In particolare, il mercato coreano, che brillava come leader globale nella quota dei veicoli a idrogeno, ha continuato ad avere vendite basse dopo il picco nel 2022, e anche le dimensioni complessive del mercato sono diminuite. La quota di mercato della Corea del Sud è scesa significativamente al 26,5%, con un calo del 67% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a causa del rallentamento delle vendite di Hyundai Nexo.

SNE Research ha affermato: “l’unica opzione disponibile per i consumatori nel mercato coreano è la Hyundai Nexo lanciata nel 2018, ma anche il rilascio del modello di prossima generazione continua a essere ritardato. I consumatori sono preoccupati per il ritardo nel lancio del modello di prossima generazione, portando l’azienda a essere trascurata nel mercato delle auto ecologiche”.

L’unico mercato che non suona le campane a morto è proprio l’Europa, dove sono state vendute 424 unità di Toyota Mirai, e un totale così piccolo ha consentito un sensibile incremento del 137,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Negli Stati Uniti, invece, le vendite di Mirai sono crollate del 69,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aria che tira in America molto sfavorevole alle auto fuel cell è decisamente più tempestosa di quella delle auto alimentate al 100% a batteria. Anche sostenitori convinti delle auto a idrogeno, come è stato il caso per la ex-direttrice dell’authority California Air Resources Board Mary Nichols, citata dall’agenzia Bloomberg il mese scorso, sono passati da una Toyota Mirai a una Ford Mustang Mach-E.

Ma nonostante la convinzione nel potenziale della tecnologia e anche il gradimento del prodotto utilizzato, per quanto riguarda il periodo attuale dichiarava la Nichols: “ora non penso che sarebbe una buona scommessa assumere che ci sarà una grande conversione ai veicoli a idrogeno eccetto per grandi veicoli commerciali, dove essere in grado di muovere grandi pesi è molto importante”.

Lo scorso anno in California, l’unico sostanziale mercato di auto fuel cell in Occidente, sono state vendute 3.143 auto fuel cell contro circa 380.000 veicoli al 100% elettrici, obbligando Toyota con Mirai e Honda con la sua CR-V a procedere a forti sconti per piazzare almeno qualche esemplare (anche dimezzando il prezzo base in certi casi).

La California nel 2013 aveva allocato i primi $20 milioni di vari sussidi per costruire una rete di 100 pompe di rifornimento di idrogeno, obiettivo alzato cinque anni più tardi a 200 postazioni di rifornimento impegnando circa $257 milioni; giapponesi e coreani si erano impegnati a offrire auto fuel cell, col successo che abbiamo visto nei totali recenti.

Non giova che, malgrado le case offrano generosi voucher ai clienti per il rifornimento, di solito per il primo anno, poi i clienti trovino prezzi terribili alla pompa: recentemente il pieno di una Mirai o Nexo costava circa $200, come se l’automobilista normale pagasse la benzina poco meno di $15 a gallone (equivalente a 3,785 dei litri a cui qui siamo abituati). Nello stato che si affaccia sul Pacifico attualmente la media dei prezzi è poco oltre $5,6 a gallone.

credito foto di apertura: ufficio stampa Toyota Italia