BUSINESS

7 giorni di business nella mobilità: 7 – 13 aprile 2024

Protagonisti della settimana: ClearMotion, Exide Energy, Hyundai, Kia, L&F, Mahle, Northvolt, Porsche, Rimac Technology

10 aprile: il gruppo Porsche e la startup americana ClearMotion stipulano un accordo per collaborare nel campo della telaistica avanzata. Lo scopo dell’accordo è aumentare le elevate prestazioni dei già dinamici telai dei modelli Porsche. Porsche e ClearMotion collaboreranno sia su ClearMotion1, tecnologia di sospensioni attive a banda elevata, sia su RoadMotion, un software di rilevamento dello stato della superficie stradale per il controllo proattivo del telaio. Inoltre, Porsche e ClearMotion hanno firmato un accordo di licenza. Cuore del sistema ClearMotion1 è Activelve, un dispositivo elettroidraulico incentrato sul software che risiede in ogni angolo del veicolo, monitorando, elaborando e rispondendo costantemente alle condizioni stradali. Ogni Activelve è costituito da tre componenti avanzati che lavorano insieme. Quando il controller rileva un’anomalia, l’Activalve viene istruito a reagire esercitando pressione nel corpo dell’attuatore. Combinato con ClearMotion1 o una suite di sensori equipaggiati sulle moderne auto stradali, RoadMotion esegue l’elaborazione del segnale digitale estrapolando informazioni che aiutano l’auto a prendere la decisione giusta al momento giusto. Se utilizzato con ClearMotion1, RoadMotion fornisce un segnale al controller ClearMotion1 sulla corsia antistante. I contorni della superficie vengono mappati e associati a una posizione precisa più accurata del GPS. Questi dati della superficie stradale consentono a ClearMotion1 di operare in modo proattivo. La collaborazione intende gettare le basi per valutare in futuro accordi ancora più stretti con ClearMotion, che ha già stipulato accordi di fornitura lo scorso anno con la casa cinese NIO.

10 aprile: all’accordo di collaborazione sulle batterie tra le coreane Hyundai e Kia e l’indiana Exide Energy abbiamo dedicato questo articolo completo.

10 aprile: il gruppo BMW e Rimac Technology stringono un accordo di partenariato a lungo termine. L’obiettivo è lo sviluppo e la produzione congiunta di soluzioni innovative nel campo della tecnologia di accumulo ad alta tensione per progetti di veicoli selezionati”. Il fornitore croato di servizi di sviluppo del gruppo Rimac lavorerà quindi coi bavaresi per progettare le batterie presumibilmente di veicoli ad alte prestazioni e sportive, sebbene BMW non riveli ancora quali saranno i progetti coinvolti nell’annuncio. Una cosa che appare certa è che i croati non saranno ancora coinvolti nella nuova generazione di powertrain BMW eDrive, che debutterà con la gamma Neue Klasse. Peraltro quando BMW aveva confermato la propria intenzione di passare dalle celle prismatiche a quelle cilindriche di grandi dimensioni per la nuova piattaforma nativa elettrica, non aveva mai accennato a mettere da parte altri progetti come quelli per le celle solid state coi fornitori americani ONE e Solid Power. Rimac Technology ha a sua volta sviluppato anche un pacco batteria strutturale con celle cilindriche da 46 mm di diametro che provengono dal produttore cinese Eve Energy (che è uno dei fornitori BMW per le celle della Neue Klasse), ma anche altri progetti avanzati potrebbero essere presi in considerazione di comune accordo. BMW sembra aver deciso di sorvolare sul fatto che altre due case auto come Porsche e Hyundai, siano coinvolte nel gruppo croato che diventa nuovo partner, ma a Monaco di Baviera preferiscono sottolineare che le competenze di entrambe le aziende si completano a vicenda. Il gruppo Rimac detiene una quota di maggioranza del 55% nella Bugatti Rimac (a Porsche va il restante 45%), che unisce i due marchi dal 2021. Rimac Technology è stata scorporata in una nuova unità separata da Bugatti Rimac per sviluppare, produrre e fornire sistemi di batterie, gruppi propulsori e altri componenti per veicoli elettrici.

12 aprile: la casa tedesca Mahle, finora nota soprattutto per il know-how nei motori termici, specialmente ad alte prestazioni, diversifica e annuncia di essersi assicurata due importanti ordini per moduli di gestione termica che le consentono di ottenere spazio nel campo della mobilità elettrica. Uno dei contratti proviene da un non precisato grande costruttore globale e si tratta del più grande singolo ordine nella storia aziendale del gruppo, il secondo proviene da un produttore emergente nell’area asiatica. Il volume totale degli ordini per entrambi i progetti è di quasi €1,5 miliardi. Mahle sta combinando componenti precedentemente installati singolarmente in moduli di gestione termica (nella foto di apertura) che controllano temperature della batteria, dell’abitacolo, gruppo propulsore ed elettronica di potenza. I moduli funzionano in modo molto più efficiente rispetto ai loro singoli componenti e possono aumentare significativamente fino al 20% l’autonomia di un’auto elettrica e la sua velocità di ricarica. L’approccio progettuale modulare degli ingegneri tedeschi consente spazi di installazione più piccoli e riduce le spese di assemblaggio. In entrambi i moduli Mahle ha riunito i singoli componenti come il compressore elettrico, lo scambiatore di calore, le valvole del refrigerante e altri componenti in un’unica unità e ha convinto i clienti con i rispettivi concetti. Uno dei moduli è particolarmente integrato, per collegare il circuito del refrigerante con i circuiti del liquido di raffreddamento. I moduli di gestione termica sono stati sviluppati insieme da unità regionali e dal Mahle Tech Center di Stoccarda. Riscaldamento e raffreddamento dei veicoli sono un campo tecnologico essenziale per l’elettrificazione e una competenza chiave del business di Mahle. Il potenziale di mercato della gestione termica dei veicoli elettrici è tre volte superiore rispetto a quello dei veicoli con motore endotermico, secondo il fornitore svevo.

12 aprile: L&F, fornitore coreano di materiali catodici attivi per le celle dei veicoli elettrici rende pubblico un contratto pluriennale da $6,8 miliardi con un importante produttore di celle in Europa. Nella dichiarazione L&F, finora nota soprattutto come fornitore per le celle che finiscono dentro alle Tesla, sottolinea che l’ordine riguarda 176.000 tonnellate di materiali per i catodi da gennaio 2025 a dicembre 2030 con un cliente europeo. Se l’azienda non identifica il nome, si ritiene che la società sudcoreana abbia firmato il contratto con Northvolt AB, azienda svedese che oggi è l’unica in grado di mobilitare nelle sue Gigafactory in Svezia, Polonia e Germania un tale volume. Il produttore svedese ha anche un contratto con un altro fornitore della Corea del Sud, in questo caso per i collettori di corrente di rame con un accordo da $1 miliardo stipulato con SK Nexilis. L&F prevede inizialmente di fornire materiali ad alte prestazioni formati da nichel, cobalto, manganese e alluminio (NCMA) che contengono circa il 90% di nichel, e fornirà gradualmente catodi a medio contenuto di nichel e manganese. L’azienda asiatica utilizza materiali riciclati provenienti dalla sua filiale JH Chemical Industry per conformarsi alle normative ambientali in Europa migliorando l’impronta delle emissioni in fase di produzione.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Mahle