MOBILITA

Batterie Gogoro sulla mini-car tre posti Project X di MIH

Al Japan Mobility Show 2023 MIH, il consorzio open source voluto da Foxconn per sviluppare piattaforme per veicoli elettrici, presenta una minicar per le metropoli con le batterie a cambio rapido

È da tempo che i grandi gruppi asiatici della mobilità dimostrano attenzione per i settori meno appariscenti o mediatici rispetto ai veicoli passeggeri, specie quelli ad alte prestazioni o premium. Incluso il gruppo leader al mondo per vendite Toyota, che al Japan Mobility Show che resterà aperto al pubblico fino a domenica prossima presenta anche veicoli che in Occidente considereremmo poco più di quadricicli pesanti o il nuovo IMV 0, modello che guarda alle merci, allo street food e altre attività onnipresenti in Asia, America Latina ed Africa.

Alla ricerca di spazio commerciale ed industriale fuori dagli schemi di auto e SUV c’è anche chi si dedica a micro-car elettriche da città come il consorzio Mobility in Harmony Consortium (MIH) guidato da Foxconn e che alla testa ha il taiwanese Jack Cheng. Si tratta di un manager ex-Marelli che è stato molto attivo anche nel mettere in marcia la startup dell’auto cinese NIO: lo vedete nella foto di apertura a Tokyo accanto al Project X, un concept al 100% elettrico a tre posti sviluppato da MIH.

Il formato posti è dispari perché, e questo lo rende interessante, sul sedile posteriore dove normalmente troverebbe posto una quarta persona o un quarto bambino viste le dimensioni, c’è uno spazio occupato dal pacco batteria realizzato da Gogoro. Si tratta del gruppo famoso per produrre scooter al 100% elettrici che tanto successo hanno già avuto in Asia grazie al cambio rapido delle batterie: dispone infatti di una rete capillare in cui trovare l’energia per continuare a marciare a zero emissioni senza la minima range anxiety.

In altre parole le batterie degli scooter di Gogoro dimostrano la loro versatilità rivelandosi adeguate anche all’utilizzo per alimentare una piccola auto, sebbene considerata la capacità delle batterie si tratterà davvero esclusivamente di impieghi urbani o suburbani.

Durante la presentazione del concept al Japan Mobility Show i vertici di MIH hanno dichiarato un ambizioso obiettivo di vendita di 100.000 veicoli l’anno all’anno in India, Thailandia e Giappone quando la produzione sarà avviata nel 2025. Abbiamo peraltro la sensazione che quel traguardo includa anche future versioni per più passeggeri realizzate sul Project X.

L’azienda si rivolgerà inizialmente agli operatori di flotte e ai servizi di ride hailing piuttosto che ai clienti privati, e MIH afferma inoltre che il suo Project X supporterà anche la guida autonoma dal Livello 2 al 4 a seconda delle esigenze del cliente. Il prezzo non è ancora stato fissato, ma dovrebbe aggirarsi intorno ai $20.000 per le versioni più complete, meno per quelle più scarne.

Una cosa che non è chiara è se il cambio rapido delle batterie che verrà utilizzato per alimentare questi veicoli nel futuro a medio termine si appoggerà anche a una rete creata da Gogoro. La scelta ovviamente richiederebbe a Gogoro di creare una rete di punti in cui ritirare nuove batterie cariche in quei mercati: se i taiwanesi si stanno espandendo e hanno una vasta rete di collaborazioni con partner che adottano le loro batterie per due ruote, mini-car come il Project X di MIH sembrano necessitare di una infrastruttura più articolata di quella richiesta alle due ruote.

MIH e Foxconn che la sostiene insieme a una rete di partner asiatici continuano anche a sviluppare in parallelo Project Y, che rispetto alla mini-car di cui abbiamo scritto finora si rivolge al settore della logistica e delle merci, nonché a quelle piccole micro e mini-attività commerciali che hanno bisogno di ridotte capacità di carico ma soprattutto di ingombri lillipuziani per muoversi in ambienti piccoli o addirittura claustrofobici di molte metropoli e megalopoli specie nei paesi emergenti.

Credito foto di apertura: ufficio stampa MIH via PR Newswire