MOBILITA

Si è messa in moto a Milano E_mob: tre giorni per parlare di mobilità e sostenibilità

Milano accoglie imprese auto ed utility, chi è nel settore pubblico, semplici appassionati di veicoli elettrici ed innovazione: il semaforo verde è stata la Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica

Palazzo Lombardia anche quest’anno accoglie E_mob, l’e-mobility festival che dura tre giorni ed è stato inaugurato stamattina dalla Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica. Amministratori pubblici, operatori del settore e addetti ai lavori hanno presentato le buone prassi e i primi riscontri (attraverso un sondaggio) dei Comuni aderenti alla Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica.

Aprendo i lavori, Giancarlo Morandi, Chairman del Comitato Promotore e Presidente di COBAT, la grande piattaforma italiana di servizi per l’economia circolare, ha rimarcato come  quattro anni siano stati sufficienti a vedere sensibilmente aumentare i Comuni che aderiscono alla Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica rispetto ai cinque originali: “Oggi sono 132 in rappresentanza di circa 22 milioni di abitanti. C’è ancora molto da fare, ma ci occupiamo di auto elettrica perché vogliamo guardare al futuro e con l’auto elettrica possiamo determinarlo”.

L’incontro è stata moderato da Marco Granelli, assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici del Comune di Milano, che ha sottolineato cosa aspetta chi lavora nelle istituzioni “dobbiamo far diventare permanente la transizione alla mobilità sostenibile, ce lo chiedono i cittadini. Ma dobbiamo intreprendere azioni semplici con strumenti facili ed accessibili a tutti. Fino a quando non si arriverà a questo risultato, la mobilità elettrica non riuscirà a compiere il grande salto“.

Tra gli altri amministratori pubblici intervenuti, Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture, Trasporti e mobilità sostenibile della Regione Lombardia, ha sottolineato che la mobilità elettrica ha un impatto fondamentale sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Per questo Regione Lombardia si è mossa prima di altre istituzioni per favorire la svolta “green” con incentivi regionali e con bandi per le postazioni di ricarica per privati e pubbliche amministrazioni e rinnova-veicoli.

La questione degli incentivi è centrale per le amministrazioni pubbliche che intendono puntare sulla mobilità elettrica. Il Comune di Torino, rappresentato alla tavola rotonda da Maria Lapietra, assessore alla Mobilità, ha in programma l’acquisto di 75 tram elettrici (con fondi pubblici) e il potenziamento della linea metropolitana con l’apertura di quattro nuove stazioni, oltre alla realizzazione di una seconda linea.

Accanto al potenziamento delle postazioni di ricarica (le 400 disponibili raddoppieranno) e del car sharing elettrico, si prevede di realizzare stalli per il parcheggio dei veicoli a zero emissioni dedicati ai residenti e di incentivare forme di leasing di veicoli elettrici in condivisione, al fine di ridurre il parco circolante.

In via sperimentale e guardando all’affordability della mobilità sostenibile, Torino ha messo a punto nel nuovo MAAS, il piano di mobilità al servizio dei cittadini un piano annuale che offrirà a cittadini con basso coefficiente ISEE di avere a disposizione dei buoni di mobilità da utilizzare per spostarsi mediante servizi di trasporto a basso impatto ambientale, sostenibili e in condivisione.

Una strategia condivisa da Irene Priolo, assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, che ha sottolineato l’importanza di puntare sul trasporto pubblico, in particolare sui tram, i mezzi più ecologici, anche per ridurre la congestione. L’idea è di riprogettare gli spazi pubblici in modo che possano accogliere le diverse forme di mobilità (come bicicletta, micromobilità, trasporto pubblico, servizi in condivisione e così via).

Bologna da inizio 2020 introdurrà per i residenti del centro storico, l’obbligo di pagare la sosta della seconda (o terza) auto sul suolo pubblico: circa 11.000 i cittadini coinvolti, che dovranno versare €120 l’anno. L’introito finanzierà i bonus mobilità (abbonamenti ai mezzi pubblici, ai taxi, ai servizi di sharing ecc). Allo studio anche soluzioni per ridurre l’impatto del trasporti merci di prossimità.

A Milano sta facendo da battistrada per il trasporto pubblico pulito ATM: Miles Parisi, energy manager dell’azienda milanese, ha confermato gli impegni presi di rendere, entro il 2030, la flotta dei mezzi pubblici 100% elettrica, attualmente pari al 70%. I 27 autobus elettrici già esistenti hanno varcato la soglia del milione di chilometri percorsi a zero emissioni. Nel 2020 arriveranno i loro primi “fratelli” dei 250 ordinati col nuovo bando.

Gli operatori del settore auto e delle utility presenti, in rappresentanza di Enel X, A2A Energy Solutions, Edison, Hera Comm, ma anche dei grandi gruppi auto. Nell’ambito dei protagonisti dell’industria automotive quest’anno è per la prima volta rappresentata ad E_mob anche FCA.

Nella giornata in cui Maserati conferma l’arrivo di modelli elettrici ed ibridi anche per il marchio premium del gruppo italo-americano, Roberto Di Stefano, head of e-Mobility EMEA region FCA Italy, ha messo in evidenza che FCA sta affrontando l’impegnativa sfida verso una mobilità a basse emissioni con un’ampia gamma di tecnologie sulle vetture per poter rispondere a tutte le necessità dei clienti.

Per FCA“, ha dichiarato Di Stefano, “i fattori abilitanti affinché la mobilità elettrica si realizzi, soprattutto in Italia, sono il coordinamento delle politiche di incentivazione e di circolazione, in particolare in ambito urbano, per garantire al cliente un quadro chiaro e certo nel momento in cui valuta l’acquisto di queste vetture”.

A conclusione dei lavori, Stefano Besseghini, presidente ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha ricordato che sono state avanzate otto proposte a favore della mobilità elettrica che potrebbero concretizzarsi nei prossimi anni.


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