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Le “piccole Tesla” che crescono: riusciranno anche a maturare?

Per una Lordstown Motors fallita, altre nuove case come Rivian e Lucid dimostrano resilienza e i loro numeri crescono: ma i conti e le immatricolazioni non sono la stessa cosa e qui sono attese al varco (come Tesla)

Magari sarà una euforia di breve durata (oggi per la festa del 4 luglio Wall Street è chiusa), ma c’è fermento attorno alle valutazioni dei mercati verso le case dell’auto elettrica. Una euforia che è partita ancora una volta da Tesla, che ha rivelato durante il fine settimana un totale di consegne non soltanto da record (la casa di Elon Musk ci ha abituati a battere i suoi stessi primati) ma anche convincente, considerato che i 466.000 veicoli venduti nel trimestre più recente hanno battuto di oltre 20.000 unità le stime con cifre più piccole degli analisti e delle società finanziarie.

Ma la cosa interessante è che a poca distanza dall’umore nero che circondava il settore, giustificato peraltro recentemente dalla chiusura di Lordstown Motors, un fallimento che avrà anche strascichi legali per il contenzioso col partner Foxconn, anche altre potenziali rivali americane di Tesla come Rivian e Lucid (e anche startup cinesi quotate al Nasdaq) lanciano segnali positivi. Rivian Automotive Inc. è salita in borsa del 17,4% alla chiusura più alta dal 17 febbraio scorso, ed ha messo in fila un +45,4% negli ultimi cinque giorni.

La società ha infatti registrato una produzione di veicoli elettrici del secondo trimestre più che triplicata rispetto a un anno fa e consegne quasi triplicate, dopo aver lottato per mesi con le difficoltà di raggiungere un buon ritmo produttivo nella sua fabbrica dell’Illinois dove un tempo si producevano Mitsubishi. Nel trimestre concluso il 30 giugno per Rivian le immatricolazioni sono salite del 59% a 12.640 rispetto alle stime di 11.000 messe a punto da esperti del settore e i 13.992 veicoli costruiti 4.597 più del trimestre precedente.

Come noto Rivian non sta lavorando intensamente solo per mettere nelle mani dei clienti privati i suoi SUV e truck: la sua collaborazione col maggiore azionista Amazon sta predendo ritmo e nei giorni scorsi per la prima volta furgoni al 100% elettrici realizzati per il colosso di Seattle hanno cominciato ad arrivare anche alle filiali europee, dopo che già erano visibili nelle strade americane per le consegne dell’ultimo miglio.

Anche Lucid Group Inc. appare in buona forma e sembra tenere la scia dell’umore favorevole al settore: ha registrato un aumento del 7,3%, un guadagno per il sesto giorno consecutivo e la chiusura più alta dal 31 maggio. Lucid ha ancora vento favorevole nelle vele dopo la conclusione dell’accordo di fornitura con Aston Martin, ma vede anche segnali concreti come l’espansione europea con le prime consegne della sua Air in Svizzera.

E guardando a più lungo termine, il suo amministratore delegato Peter Rawlinson ha confermato alla testata inglese Auto Express che la casa oltre ai modelli luxury come Air e Gravity un giorno si misurerà con un segmento più accessibile e con modelli di dimensioni più piccole, che è come dire voler andare a sfidare Tesla Model Y e Model 3.

Un piano che riesce già con qualche successo non alle piccole aspiranti Tesla americane, anche Rivian è per ora in una fascia di prezzo non competitiva con le sempre più scontate Model Y e Model 3, bensì a quelle cinesi. Il titolo NIO quotato negli Stati Uniti ha appena avuto la prima chiusura sopra la soglia dei $10 dal 31 marzo, dopo che il produttore di veicoli elettrici con sede a Shanghai ha riportato consegne di giugno che sono aumentate del 74% da maggio, sebbene siano diminuite del 17,4% rispetto a un anno fa. Ora NIO sembra puntare su novità come l’uscita della prima vettura con batterie dagli elettroliti allo stato semi-solido ad alte prestazioni e lunghissima autonomia fornite da WeLion.

Tra i suoi omologhi cinesi le azioni quotate negli Stati Uniti di Xpeng Inc. hanno avuto un progresso del 4,2% alla chiusura più alta dal 26 settembre 2022, con la startup che ha battuto le aspettative nelle consegne di giugno e soprattutto tra poche settimane inizierà a vendere il SUV G6, sul cui successo si giocherà forse il destino di questa marca dagli esordi molto ambiziosi.

Altrettanto in salute si è dimostrata Li Auto Inc. col titolo alla chiusura più alta dal 21 luglio 2022, ma in questo caso non è stata una sorpresa: perché ormai da tempo i SUV ibridi plug-in sono stabilmente graditi mese dopo mese dalla clientela del primo mercato globale.

Quello che appare un momento positivo dal punto di vista quantitativo e quasi senza eccezioni (società dei veicoli commerciali elettrici come Mullen e Arrival vanno invece in controtendenza) aspetta però la conferma dai conti. Per questo dovremo aspettare fino al 19 luglio per capire se gli sconti e la corsa alle quote di vendita avranno avuto un effetto boomerang sui bilanci, mentre in piena estate anche Rivian, Lucid e le altre dovranno svelare le carte e l’eventuale rosso nei loro conti.

credito foto di apertura: ufficio stampa Rivian