BUSINESS

7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 11 – 17 giugno 2023

I protagonisti della settimana: ACG, Customcells, Fortum, Glencore, Human Horizons, OneD Battery Technology, PIF, Stellantis, Terrafame, Volkswagen

11 giugno: PIF e Human Horizons annunciano la firma di un accordo di programma per l’avvio di una trattativa esclusiva per la costituzione di una joint venture da $5,6 miliardi. L’accordo rappresenta oltre la metà degli oltre $10 miliardi di investimenti firmati il ​​primo giorno della conferenza commerciale arabo-cinese a Riyadh. Il produttore cinese ha in programma di entrare in più paesi, inclusa l’Europa, nonostante la debole quota raccolta dal suo marchio premium HiPhi nel suo mercato nazionale. Il ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita ha firmato l’accordo con Human Horizons per collaborare allo sviluppo, alla produzione e alla vendita di automobili. L’Arabia Saudita spinge per investirei nei settori non-petroliferi come parte del suo programma di diversificazione. Parte del suo piano è sviluppare la produzione domestica di veicoli elettrici. Human Horizons aveva presentato HiPhi X nell’ottobre 2020 e le consegne del modello sono iniziate in Cina nel maggio 2021, con una gamma che parte dall’equivalente di circa $80.000. Nell’agosto 2022, Human Horizons ha lanciato ufficialmente il suo secondo modello con il marchio HiPhi, l’ HiPhi Z. A febbraio, il terzo modello di HiPhi, l’HiPhi Y, è apparso in una delle liste del regolatore del settore cinese, sebbene non ancora lanciato ufficialmente. Le vendite di modelli HiPhi sono state deboli in Cina, senza mai entrare nella classifica delle vendite mensili pubblicata dalla China Passenger Car Association (CPCA). A dicembre dello scorso anno un gruppo a sua volta con bassa quota di mercato in Cina, Enovate Motors, aveva firmato un altro accordo di sviluppo in Arabia Saudita.

12 giugno: i gruppi auto Volkswagen e Stellantis nonché il gruppo minerario Glencore sostengono l’acquisto di due miniere di materie prime per batterie in Brasile da parte della società finanziaria ACG. Lo annuncia ACG, una società-veicolo (SPAC) quotata a Londra. ACG prevede di acquistare una miniera di solfuro di nichel e rame dall’investitore finanziario Appian per $1 miliardo. La controllata Volkswagen Powerco effettuerà un pagamento anticipato di $100 milioni per il solfuro di nichel. Stellantis, Glencore e un fondo di investimento minerario contribuiscono ciascuno con somme altrettanto elevate. I fondi rimanenti devono essere raccolti sul mercato dei capitali. Il nichel è un componente chiave di catodi delle batterie per veicoli elettrici ad alte prestazioni più comuni sul mercato. Anche il rame è richiesto su larga scala, da un lato per i cavi elettrici delle auto elettriche e per l’infrastruttura di ricarica, ma anche per i collettori di corrente delle celle. L’operazione sottolinea il cambio di strategia dei maggiori gruppi auto nell’approvvigionamento di materie prime: anziché affidarsi ai fornitori e coprirsi dai rischi di prezzo sui mercati finanziari, si assicurano sempre più l’accesso a importanti materie prime con investimenti diretti in società minerarie. Un portavoce di Volkswagen ha confermato che Powerco ha firmato un accordo di acquisto a lungo termine per il nichel, in aggiunta alla sua partecipazione in ACG. Deve essere trasformato in concentrato di nichel ad alta purezza da Glencore in Canada e Norvegia.

14 giugno: i due gruppi finlandesi Fortum e Terrafame cooperano per riciclare i materiali delle batterie. Terrafame utilizzerà i materiali riciclati grezzi di Fortum per produrre componenti chimici per batterie, che verranno poi utilizzati in nuove celle. La compagnia energetica e la società mineraria hanno trovato l’accordo su un progetto sperimentale: Fortum fornirà nichel e cobalto a Terrafame. Entrambi i minerali saranno recuperati dalla black mass delle batterie a fine vita, difettose o scartate per richiami dalle auto elettriche presso l’impianto di riciclo di Fortum ad Harjavalta. Terrafame utilizzerà quindi le materie prime riciclate per produrre prodotti chimici per batterie per nuove batterie. Alla fine del loro ciclo di vita, queste batterie verranno nuovamente riciclate, chiudendo il ciclo. Il progetto di Fortum e Terrafame inizia questo mese e la collaborazione dovrebbe durare diversi anni. I due partner sono stati entusiasti di sottolineare che la loro collaborazione rappresenta un passo verso un’industria europea di produzione di batterie più auto-sufficiente, con una minore necessità di utilizzare materie prime importate.

14 giugno: la startup britannica Nyobolt dimostra un processo di ricarica in cui un veicolo con una piccola batteria da 35 kWh è stato completamente caricato in meno di sei minuti, ovvero con rateo 10C. La corrispondente tecnologia delle batterie verrà perfezionata entro il prossimo anno. Lo sviluppatore di batterie sta dimostrando la sua tecnologia con una nuova concept car realizzata in collaborazione con Callum e il suo designer Julian Thomson che richiama davvero da vicino una Lotus Elise: potrebbe entrare in produzione all’inizio del 2024. Questo spin-off dell’Università di Cambridge starebbe sviluppando batterie con anodi in niobio e tungsteno, che dovrebbero consentire tempi di ricarica particolarmente brevi. Malgrado la batteria Nyobolt abbia una capacità di soli 35 kWh per un’autonomia fino a 250 chilometri, dovrebbe essere in grado di ricaricarsi completamente nel tempo richiesto dalla sosta a una comune pompa di carburante, superando le limitazioni della sua capacità. Inoltre Nyobolt afferma di non essere stata in grado di rilevare alcuna significativa perdita di prestazioni nelle sue batterie anche dopo più di 2.000 cicli di ricarica rapida. Se oltre a produrre batterie il prototipo entrerà in produzione in piccole quantità (25 l’anno appare una stima ragionevole), verrà deciso circa un anno dopo il completamento di un veicolo pre-serie testato nel Regno Unito a partire dal prossimo novembre. Nyobolt non fornisce dettagli specifici sul peso del veicolo, ma la nota stampa afferma che il peso è più vicino ad una che a due tonnellate; almeno su questo aspetto il fondatore della casa che produceva la Elise, Lotus (Colin Chapman), probabilmente approverebbe il lavoro di Nyobolt e Callum.

15 giugno: abbiamo dedicato alla nuova collaborazione tecnologica e commerciale tra Customcells e OneD Battery Technology questo articolo completo.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Nyobolt via Newspress UK