DATI

Cina: auto elettriche più vendute – maggio 2023

1. Tesla Model Y (31.054); 2. BYD Dolphin (29.081); 3. BYD Yuan+ (26.072)

È stata una fotocopia di quello di aprile, il podio delle vendite di auto elettriche in Cina a maggio con Tesla Model Y prima (31.054 esemplari venduti) davanti al duo BYD formato da Dolphin (29.081) e Yuan+ (26.072). I numeri sono stati peraltro più vivaci rispetto al mese precedente, e anche la quarta e quinta GAC Aion S e Wuling Hongguang Mini EV hanno avuto buone cifre: rispettivamente 25.233 e 20.346 esemplari. Proprio su questi due marchi peraltro c’è da puntare i riflettori, con GAC Motor che ha avuto buoni riscontri anche da Aion Y (19.306) e il gruppo SGMW che dopo la piccola Mini EV dimostra di aver trovato un’altra citycar elettrica candidata ad essere best seller nella Bingo, con 14.164 unità vendute a pochi mesi dal lancio.

Se BYD continua imperterrita a guidare tra le case con più elettriche vendute a maggio (240.220 in totale con una crescita su base annua del 108%), GAC Group è stata seconda con oltre 45.000 unità vendute e un aumento del 114% su base annua. Si tratta quindi di un altro gruppo cinese che vuol dar fastidio a Tesla, che peraltro resiste avendo affiancato alle 31.054 Model Y anche le consegne di 11.454 Model 3 il mese scorso prendendo una quota del 7,3% del mercato delle vendite di modelli elettrificati. E tuttavia altri gruppi legacy continuano a crescere, con le vendite del marchio di veicoli elettrici Zeekr di Geely Holding Group raddoppiate a 8.678 e quelle del marchio di veicoli elettrici di Chang’an Automobile (partner storico Ford) Deepal che hanno superato le 7.000.

Le auto elettriche pure vendute a maggio secondo i dati China Passenger Car Association (CPCA) sono state 388.000, il 66,9% di tutte le elettrificate e in crescita del 44,9% su base annua e del 7,5 rispetto al mese precedente. La quota dei NEV nei dati di vendite al dettaglio (ovvero escluso l’export) in Cina è stata del 33,3% a maggio, in aumento di 6,7 punti percentuali rispetto al 26,6% dello stesso mese dello scorso anno e in aumento rispetto al 32,3% di aprile.

Come ormai abitudine è stata cinese anche la ibrida ricaricabile più venduta il maggio scorso, e come abitudine è stata un modello BYD: Qin+ DM-i, consegnata a 33.071 nuovi clienti e quindi l’auto con la presa più venduta a maggio in Cina. Peraltro è stata secondo un altro modello BYD: Song DM-i (21.048 esemplari). Trattare il settore dei PHEV, che in Cina non stanno declinando come in Europa (Italia esclusa) nel gradimento del mercato, ci offre anche l’occasione di passare ai risultati delle vendite della startup Li Auto: sono aumentate del 146% il mese scorso rispetto all’anno precedente, superando le rivali Hozon Auto, NIO e Leap Motor. Li Auto ha venduto 28.277 NEV a maggio per posizionarsi al primo posto tra le startup cinesi: il suo miglior modello è stata la Lixiang L7 (11.119) davanti alla L8 (7.604).

Hozon Auto e Leap Motor hanno venduto rispettivamente 13.029 e 12.058 unità, con la prima che ha venduto 2.042 auto all’estero. Hozon Auto ha registrato un aumento delle vendite del 18% e Leap Motor un aumento del 58%. Xpeng Motors e NIO, in passato le startup più in vista, hanno registrato un calo delle vendite a maggio, con Xpeng a quota 7.506 consegne in calo del 26% rispetto all’anno precedente, mentre NIO ha registrato un calo del 12,4%, vendendo 6.155 NEV, con solo ET5 apparentemente in buona forma (3.224 unità). Questo spiega forse perché proprio oggi dalla marca aspirante premium sia arrivata la conferma di una campagna di sconti dell’importo equivalente a $4.200 su tutti i modelli, ma anche della fine dell’offerta del cambio rapido della batteria ai nuovi clienti.

E rimanendo nel campo delle startup, Aito, il marchio di auto elettriche Huawei Technologies co-lanciato con Seres Group, ha venduto 5.629 unità a maggio, e Voyah Automobile Technology, un marchio cinese di veicoli elettrici di lusso di proprietà di Dongfeng Motor, ha venduto 3.003 auto. Peggio va per le startup di secondo livello come WM Motor, Aiways ed Enovate Motors che hanno affrontato tutte problemi quest’anno, tra cui l’interruzione della produzione, il mancato pagamento degli stipendi e la chiusura di concessionarie.

Credito grafico di apertura: AUTO21; fonte dati: CPCA