BATTERIE

Washington ha spinto Hyundai e SK On a un ennesimo “matrimonio”

Un’altra Gigafactory di batterie con alle spalle i colossi industriali coreani sorgerà in Georgia, con una capacità annua sufficiente a 300.000 veicoli elettrici

Una joint venture al cui riguardo si vociferava dalla scorsa primavera, inizierà a prendere consistenza lunedì 28 novembre: il giorno in cui Hyundai Motor Group e SK On Co. firmeranno un accordo di programma che prelude alla costruzione di un impianto di celle per veicoli elettrici nel Sud degli Stati Uniti.

L’investimento stimato a carico dei due partner è di 2,5 trilioni di won ($1,9 miliardi), e l’operazione consentirà a entrambi di beneficiare delle misure che la nuova legislazione IRA voluta da Washington prevede per sostenere la filiera delle batterie e dell’auto elettrica prodotta nel paese e con paesi coi quali esistono accordi di libero scambio, come la Corea del Sud.

Il nuovo impianto sorgerà nello stato americano della Georgia, dove il produttore di batterie coreano da alcuni anni sta costruendo le sue strutture dedicate nel terzo mercato più grande al mondo dei veicoli a zero emissioni locali. L’assetto societario dovrebbe essere paritario, mentre la capacità annua di 20 GWh, adeguata per circa 300.000 veicoli elettrici l’anno, dovrebbe andare in linea nel primo trimestre del 2026.

SK On prevede di produrre celle pouch ad alto contenuto di nichel non solo per i nuovi impianti di produzione automobilistica di Hyundai nella contea di Bryan, sulla costa della Georgia a sud-ovest di Savannah, ma anche per l’attuale fabbrica della marca in Alabama, e per una fabbrica della sua affiliata Kia in Georgia.

Nell’area non spunteranno solo Gigafactory di batterie per rispondere alla domanda dei modelli elettrici: Hyundai Mobis, fornitore di componentistica controllato da Hyundai Motor Group, sta investendo $926 milioni in un impianto nella contea di Bryan, che secondo le autorità locali creerà un organico da 1.500 persone. La costruzione dovrebbe iniziare nel gennaio 2023 e la produzione nel 2024.

Hyundai e SK On sono state in trattative per il nuovo impianto delle batterie dalla scorsa primavera, ma le discussioni si sono arenate sulle quote di partecipazione di ciascuno. A dare l’impulso decisivo alla conclusione dell’accordo è stata però l’introduzione della Inflation Reduction Act per stimolare e proteggere l’industria dei veicoli elettrici e delle batterie realizzate nei 50 stati.

Quando le parti coinvolte confermeranno ufficialmente la decisione della nuova Gigafactory realizzata in collaborazione, saliranno a dodici le fabbriche americane di celle per veicoli elettrici nei quali sono coinvolti gruppi industriali coreani: per l’undicesimo, quello che vede insieme Stellantis e Samsung SDI per un sito nell’Indiana, la firma dell’accordo risale alla scorsa primavera.

Secondo un recente studio aggiornato dalla società di consulenza SNE Research e reso pubblico il 24 novembre scorso durante un convegno in Corea del Sud, la nuova legge contribuirà ad aumentare la quota delle aziende coreane (oltre a SK On: LG Energy Solution e Samsung SDI) nel mercato nordamericano delle batterie per veicoli elettrici a circa il 70%.

SNE Research ha fatto la previsione che i tre gruppi delle batterie nel 2025 dovrebbero coprire una capacità di 335 GWh, il 67,4% del totale, rispetto al 53,2% prevista prima dell’approvazione della legge IRA, grazie soprattutto alla sostanziale rinuncia della cinese CATL al suo piano di investimenti in Nord America.

Hyundai e SK On probabilmente costruiranno l’impianto di batterie nella zona di Savannah per migliore accesso al polo produttivo che sta sbocciando nell’area. SK On gestisce già due impianti in Georgia e si è assicurato i terreni per altre due fabbriche, diventando protagonista del maggior investimento dello stato.

Hyundai fa ricorso alle celle pouch SK On per la maggior parte dei suoi nuovi modelli elettrici, in particolare sul crossover Ioniq 5 e sulla berlina sportiva Ioniq 6 recentemente lanciata, i primi modelli nati su una piattaforma dedicata specificamente ai veicoli elettrici.

Ioniq 5 alla fine dei primi tre trimestri 2022 era arrivata a 18.492 consegne, corrispondenti al 3,2% di quota di mercato secondo i dati Cox Automotive, avvicinando il livello dei migliori modelli elettrici puri di Ford e General Motors.

L’azienda le utilizzerà anche nel nuovo grande SUV Ioniq 7 in uscita nel 2023 e che appare particolarmente adatto al mercato americano, così come il modello premium Genesis GV70 che sarà prodotto nello stabilimento Hyundai in Alabama. Anche la Kia EV 6 è equipaggiata con queste batterie, mentre il SUV EV 9 in uscita la prossima primavera è pronto a usarle.

Hyundai in passato è stata legata come fornitura soprattutto alla concorrente LG Ensol, numero 2 globale per capacità produttiva, con la quale è stata coinvolta anche in un clamoroso richiamo. Il trauma è stato superato, perché Hyundai sembra intenzionata ad aprire un altro impianto in joint venture anche con LG per soddisfare la crescente domanda, secondo fonti riportate dalla stampa coreana.

Il gruppo avrà bisogno di ulteriori approvvigionamenti celle per le sue batterie, poiché Hyundai e Kia stanno rimescolando le loro strutture statunitensi per produrre veicoli elettrici e beneficiare del credito d’imposta del governo degli Stati Uniti sui veicoli ecologici fabbricati in Nord America.

Hyundai e Kia già oggi sulle versioni al 100% elettriche di modelli nati su piattaforme flessibili come quella di Kona e Niro si servono di celle dell’azienda del conglomerato LG. Del resto i gruppi auto globali cercano di cooperare con più fornitori di batterie, per garantirsi forniture stabili.

Questo vale anche per chi produce batterie: la stessa SK On ha già varato un partenariato con Ford per la società BlueOvalSK che sta edificando due Gigafactory in Tennessee e Kentucky che costruiranno celle per la futura gamma elettrica della casa di Dearborn. Inoltre SK On è tra i principali fornitori di Volkswagen per la linea ID costruita da quest’anno a Chattanooga.

Credito foto di apertura: sito web SK Innovation