MATERIE PRIME

In Canada il primo progetto per estrarre litio da una miniera al 100% elettrificata

Snow Lake Lithium punta sull’aerea strategica del Manitoba, al centro del continente, come premessa a una filiera in grado di consegnare l’idrossido di litio più sostenibile all’industria dell’auto elettrica nord-americana

Una filiera della manifattura all’insegna della sostenibilità a 360° fino a poco tempo fa sembrava uno sterile esercizio di wishful thinking nel migliore dei casi o un caso di greenwashing nel peggiore, ma l’ultimo periodo invece sta portando conferme che è una strada percorribile, anche in settori complessi e dove non mancano le criticità come la produzione di celle, come sta confermando l’intera storia aziendale di un fenomeno come Northvolt.

Ma se società come Northvolt fin dai primi passi non sono scese a compromessi e oggi i gruppi dell’auto puntano con sempre maggior energia nella direzione della de-carbonizzazione, questo è anche un impulso a seguire questa strada anche per settori dove arrivare alla neutralità delle emissioni è molto più complicato: come, ad esempio, in quello estrattivo.

Una opzione promettente per quanto riguarda una materia prima essenziale alle batterie come il litio è quella percorsa della DLE, l’estrazione diretta del minerale che alcune aziende intendono percorrere ad esempio passando per il “ponte” della geotermia, forse anche in Italia.

Un’altra alternativa è quella di Snow Lake Lithium che ha pubblicamente delineato a fine gennaio, attraverso un incontro con la premier del Manitoba Heather Stefanson, i piani per realizzare nella provincia nordamericana una miniera per l’estrazione di questa materia prima in un contesto tutto appoggiato su elettrificazione e energia rinnovabile, facilmente disponibile nell’area grazie alla massiccia presenza di fonti idroelettriche.

Snow Lake Lithium, che prende il nome da un’area del Canada dove è già rilevante la presenza di imprese del settore estrattivo che lavorano su altri minerali, punterà anche ad avviare nella zona una joint venture con un gruppo dell’automotive o un produttore di batterie per avviare un impianto di raffinazione di idrossido di litio, che in alternativa al carbonato è la principale materia prima utilizzata dalla manifattura di celle.

Come ha dichiarato nella nota ufficiale ed alla stampa del Canada Philip Gross, l’amministratore delegato della startup: “la nostra ambizione è diventare il primo, pienamente integrato, fornitore di idrossido di litio carbon neutral al settore nord-americano dei veicoli elettrici. Stiamo sviluppando la prima miniera totalmente elettrica al mondo, mossa da energia rinnovabile, e stiamo attualmente cercando un partner di una joint venture per creare un sito di raffinazione dell’idrossido di litio nell’area”.

Data la sede nello stato del Manitoba, al centro del continente, Snow Lake Lithium considera particolarmente favorevole la posizione strategica per fare un giorno accedere la materia prima all’industria nordamericana delle batterie che servirà le case auto attraverso un accesso facile alla ferrovia Arctic Gateway che collega Port of Churchill nella Baia di Hudson fino alla frontiera americana ed al resto dell’infrastruttura su rotaia, evitando quasi del tutto lunghi e impattanti spostamenti via gomma.

La società a partire dal 2017 ha iniziato ad esplorare la concessione Thompson Brothers Lithium Project, e le campagne di studio hanno portato all’acquisizione dei diritti di estrazione su un’area di oltre 13.000 ettari, rispetto a un totale di 224 km2 che è stata finora esplorata solo all’1%, con ricerca in profondità fino a 500 metri.

La parte rilevante per il minerale di litio è formata da spodumene, il genere di materiale che è più comune anche in Western Australia (oggi il maggior produttore globale di litio) su strati spessi tra i 7 ed i 10 metri. L’estrazione dallo spodumene, al contrario di quella da salamoie comune in Sud America, non farà ricorso a grandi quantità di acqua, che è necessaria invece agli stagni di evaporazione.

Snow Lake Lithium, che lo scorso anno è diventata una società pubblica con un IPO in borsa al Nasdaq, quest’anno completerà gli studi di fattibilità, per passare nel 2023 allo sviluppo del sito e iniziare la fase commerciale nel 2024 o nel 2025. Si aspetta di produrre con la propria miniera di litio in Canada a regime 160.000 tonnellate l’anno di minerale con concentrazione di litio al 6%, per un periodo di 10 anni.

Una delle diapositive della presentazione agli investitori della società canadese si soffermava sulla geologia delle rocce del sito di Thompson Brothers, in Manitoba (credito immagine e fonte dati: presentazione Snow Lake Lithium)
Credito immagine di apertura: slide da presentazione Snow Lake Lithium