È tutto europeo l’accordo tra BMW, Northvolt e Umicore sulle celle per batterie auto
I partner del progetto puntano alla de-carbonizzazione del ciclo completo delle celle per batterie destinate al settore dei trasporti, dalle materie prime alla produzione fino al riciclo finale
Qualcosa sembra muoversi nella Vecchia Europa fin qui sonnolenta fino all’autolesionismo sul tema delle batterie di trazione per le auto elettriche. È di questa mattina la nota stampa sull’accordo tra BMW, Northvolt e Umicore col quale i tre gruppi hanno formato un consorzio che lavorerà a stretto contato per sviluppare una catena del valore completa e sostenibile nel produrre le celle che equipaggeranno i pacchi batterie delle auto europee.
Il consorzio pan-europeo è a ciclo completo: dalle materie prime presenti nelle celle, alla loro progettazione e manifattura, manifattura che si appoggerà a impianti mossi da energie rinnovabili, spingendosi fino all’aspetto finale che, oltre la seconda vita delle batterie che passerà per lo stoccaggio, prevederà il riciclo per re-immettere nella catena del valore i materiali usati in origine, completando il cerchio.
Alla parte finale del riciclo contribuirà in particolare il gruppo belga Umicore, che è anche fornitore delle materie prime per elettrodi ed elettroliti. La nota stampa non precisa in quale tipo di fornitura al gruppo BMW si tradurra la collaborazione con Northvolt. Ma appare chiaro che dopo l’investimento in questo consorzio la casa svedese, che dalla fondazione promette le batterie più verdi in commercio, sia destinata a diventare anche un partner commerciale per la casa di Monaco di Baviera.
BMW è da tempo nota per collaborare strettamente alla progettazione e implementazione delle celle coi suoi fornitori, attraverso il proprio centro di competenze sul settore. Con un partner così orientato alla sostenibilità il prodotto che ci si può attendere contribuirà a migliorare il ricorso a materie prime per la manifattura provenienti da fonti socialmente ed ecologicamente sostenibili.
La decarbonizzazione del ciclo completo delle celle per batterie destinate al settore dei trasporti che si propongono BMW, Northvolt e Umicore sembra anche una risposta indiretta ai forti dubbi sulla rapidità della elettrificazione recentemente espressi dal numero uno PSA Carlos Tavares, che ha ripreso critiche come la effettiva sostenibilità della mobilità elettrica quando si esamina il ciclo di vita completo, e i costi maggiori dell’auto elettrica (paragonata al cibo bio).
Le celle che usciranno dalla Gigafactory Northvolt in costruzione in Svezia, fin da ora sembrano promettere una mobilità elettrica a zero emissioni anche nel ciclo completo, dalla fabbrica alla strada al ritorno all’impianto di riciclaggio sia una possibilità tecnica ed industriale concreta e non un sogno da immaginifico tree-hugger.
La percorribilità dell’accordo tra BMW, Northvolt e Umicore andrà dimostrata anche nella sua ripetibilità su grandi quantità produttive. Se realizzare un ciclo sostenibile su produzioni di batterie di alta qualità appare fattibile, forse non è ancora così vicino il momento in cui questa catena virtuosa è riproponibile ovunque: BMW stessa per una parte dell’equipaggiamento di batterie si appoggerà a CATL, che per questo aprirà un impianto in Germania.