AUTO

Parte dal Grande Nord l’ingresso NIO nel mercato europeo

I buoni risultati di immatricolazioni e utili in Cina offrono alla startup di William Li lo slancio per il debutto in Norvegia, dove importerà da settembre SUV ES8 e berlina ET7

Quando la startup dell’auto elettrica NIO più che una presenza industriale concreta era ancora una curiosità nota per la presenza in Formula E nonché per il primato della categoria auto elettriche sulla Nordschleife, il prematuramente scomparso manager Martin Leach non nascondeva che sì, l’ingresso sul mercato europeo era un traguardo previsto per NextEV, il marchio con cui la conoscevamo allora.

A un certo punto quell’obiettivo era slittato, messo da parte per problemi di crescita a tratti anche drammatici ma superati brillantemente nella seconda parte del 2020. E anche se Leach non c’è più, quel passo NIO lo sta compiendo: con l’esordio in uno dei mercati più vivaci del Vecchio Continente. Alla Norvegia ne seguiranno altri, come la Germania nel 2022.

Per il CEO e co-fondatore William Li quella del paese scandinavo è apparsa una scelta scontata, visto che le politiche nazionali hanno tolto il terreno sotto i piedi ai gruppi auto convenzionali lasciando ormai a misurarsi soltanto case auto con una gamma al 100% elettrica o, al massimo, proposte di ibride plug-in.

Per partire la scelta è caduta sul modello al top della gamma: il SUV a sette posti ES8, il primo posto in vendita in Cina a partire dal 2018, che sfoggia una batteria da 100 kWh di capacità e 500 chilometri di autonomia WLTP, per consegne che inizieranno da settembre.

NIO, entrando dalla porta scandinava, ha scelto sostanzialmente una strada simile a quella di un’altra startup acerrima rivale: Xpeng Motors. Dal dicembre dello scorso anno Xpeng ha iniziato a consegnare un centinaio di SUV compatti G3, vetture con una autonomia di 520 chilometri NEDC (in Europa 451 WLTP) e prezzi da 358.000 corone (circa €33.700).

Dato che NIO porta il maxi-SUV ES8 e la nuova berlina ET7, mentre Xpeng non ha ancora immesso sul mercato europeo la sua P7, questo comporta che inizialmente in Norvegia ciascun modello non si confronterà direttamente nello stesso segmento, per ora. NIO non ha ancora rivelato i prezzi di ES8 e ET7, lo farà presumibilmente durante i test days estivi.

Peraltro la casa di Li si sta muovendo per differenziarsi, come avvenuto in Cina, anche per la proposta del suo Power Swap: la rete di postazioni di scambio rapido robotizzato di batterie, che è realmente veloce come un rifornimento di carburante.

In Cina a metà aprile il network di postazioni ha avuto una scossa dall’accordo sottoscritto il mese scorso col colosso dei carburanti Sinopec, che affiancherà alle sue pompe postazioni in grado di sostituire rapidamente le batterie a SUV ed auto NIO in centinaia di aree di servizio.

In piccolo, NIO intende fare lo stesso in Norvegia: con quattro stazioni che entreranno in servizio quest’anno in grado di cambiare l’intero pacco in meno di quattro minuti e cinque città della Norvegia coperte a partire dal 2022. Questo lascia anche pensare che pure in Europa alla casa cinese possa interessare di proporre l’offerta di BaaS, ovvero Battery as a Service, un servizio che parte da quel noleggio della batteria che invece case come Renault hanno ormai abbandonato sulla Zoe, forse anche perché il capitale connesso al cuore dell’auto elettrica in questo caso va in capo alla casa auto invece che al cliente.

Le spese in conto capitale non sembrano invece la massima preoccupazione di NIO, che a dicembre dello scorso anno, secondo i calcoli della società di consulenza Research and Markets era arrivata a chiudere 14 round di finanziamento, per un totale di circa 71,3 miliardi di yuan, circa $11 miliardi, l’importo maggiore tra tutte le startup cinesi, incluse le quattro big appunto NIO, WM Motor, Xpeng Motors e Li Auto.

Con l’ingresso sul mercato europeo NIO può permettersi anche la realizzazione di nuove House, showroom più che autosaloni: in un 2021 iniziato benissimo il primo trimestre si è chiuso con 20.060 nuove immatricolazioni (una crescita del 422,7% su base annua) e un margine del 21,2% rispetto ad uno negativo del 7,4% nello stesso periodo del 2020.

Un successo sostenuto dall’alta percentuale di clienti che acquistano il software completo NIO Pilot, che contiene dall’assistente personale alla navigazione a guida semi-autonoma e all’altrettanto notevole gradimento dei pacchi batteria di grande capacità da 100 kWh (e più costosi) da parte della clientela, scelti da uno su cinque.

Credito foto di apertura: ufficio stampa NIO