DUE RUOTE

Le due ruote aprono alle batterie intercambiabili

La creazione di un consorzio per la standardizzazione delle batterie a cambio rapido tra i grandi Piaggio, KTM, Honda e Yamaha è un fattore per il futuro successo delle due ruote elettriche

La data del 1 marzo potrebbe rivelarsi una di quelle fondamentali nel cambiare per sempre l’approccio alla mobilità urbana sostenibile, e non abbiamo timore di esagerare nel scriverlo. Oggi Piaggio, KTM, Honda Motor Co. e Yamaha Motor Co. hanno infatti annunciato di aver sottoscritto una lettera di intenti per dare vita a un consorzio mirato a sviluppare la diffusione delle batterie intercambiabili (in pochi secondi, con la soluzione internazionalmente nota come battery swap) per motocicli e veicoli elettrici leggeri.

Già molto popolare in Asia tra chi usa le due ruote, il battery swap ha assicurato il successo nel settore di player come Gogoro e Kymco a Taiwan, dove chi usa scooter e motocicli trova decine di punti d’appoggio presso officine, negozi, centri commerciali: si fa “il pieno” cambiando batteria come su una e-bike. Inoltre in India la stessa Piaggio dal 2019 produce motocarri Ape con batteria rapidamente sostituibile, mentre le marche giapponesi a loro volta hanno lanciato progetti pilota per studiare questa risorsa.

Il cambio rapido delle batterie adesso sembra destinato a sfondare anche in Occidente. I fondatori del nuovo consorzio sono convinti che disporre di un sistema di batterie intercambiabili possa promuovere l’uso dei veicoli elettrici a due e tre ruote specialmente in ambito urbano.

Inoltre, ampliando la gamma offerta, riducendo i tempi di ricarica e i costi dei veicoli e dell’infrastruttura, i produttori intendono rispondere ai principali timori dei consumatori riguardo alla mobilità elettrica. Il successo di iniziative come questa in ambito di due e tre ruote avrà anche, sebbene la nota ufficiale non ne faccia ancora cenno, ricadute importanti sull’infrastruttura.

Ovvero alleggerendone le istanze in modo considerevole. Non è difficile immaginare che specialmente le zone ad alta densità abitativa delle grandi città del centro-sud italiano, favorite dal clima nel poter scegliere come alternativa le due ruote per avere a che fare quotidianamente con il traffico, creerebbero difficoltà pratiche all’infrastruttura di ricarica pubblica se la diffusione dei modelli a zero emissioni locali decollasse in modo convincente.

La possibilità di fare ricorso a stazioni di scambio batterie diffuse capillarmente alleggerirebbe la pressione sull’infrastruttura in modo considerevole, lasciando alle colonnine pubbliche un ruolo orientato maggiormente alle necessità delle quattro ruote, per chi non avrà a disposizione garage e posti auto in cui collocare wallbox.

Il consorzio si propone di definire le specifiche tecniche standard del sistema di batterie intercambiabili per i veicoli appartenenti alla categoria “L”: ciclomotori, motocicli e altri piccoli veicoli a motore con tre o quattro ruote. Lavorando di concerto con gli stakeholder e gli enti regolatori a livello nazionale, europeo e internazionale, i fondatori del consorzio prenderanno parte alla creazione di standard tecnici internazionali.

Le attività del consorzio inizieranno nel mese di maggio 2021. I quattro fondatori invitano tutti gli stakeholder che fossero interessati a unirsi al progetto per ampliare le conoscenze e competenze del consorzio. La standardizzazione delle batterie sostituibili sarebbe certamente un fattore di ulteriore impulso alla popolarità delle batterie grazie al contenimento dei costi.

Non è da trascurare nemmeno il fatto che batterie rapidamente intercambiabili potrebbero essere progettate a monte facendo ricorso a scelte di chimica dei materiali più favorevole da questo punto di vista. Inoltre la presenza di batterie modulari e standardizzate dalle case che li utilizzeranno avrà anche ricadute ulteriori dal punto di vista dell’economia circolare a fine vita delle celle.

Lavorare con grandi quantità di celle da riciclare con le stesse caratteristiche di fattore forma e materie prime utilizzate sarà una spinta a rendere il riciclo più facile ed efficace. A titolo di confronto, si può ricordare che la standardizzazione delle batterie al piombo ha sostenuto il grande successo del loro riciclo, malgrado le materie prime coinvolte in quel settore siano ben meno ricercate del cobalto, nichel o litio contenuti nelle celle dei veicoli a due e quattro ruote.

“Sottoscrivendo questa lettera di intenti”, ha commentato Michele Colaninno, chief of strategy and product Piaggio, “le parti intendono dare una risposta ai principali timori dei propri clienti e contribuire alla realizzazione delle priorità politiche legate al passaggio alla mobilità elettrica. L’introduzione di uno standard internazionale per un sistema di batterie intercambiabili garantirà l’efficienza di questa tecnologia, mettendola a disposizione dei consumatori. Infine,” ha concluso il manager “la forte cooperazione tra produttori e istituzioni consentirà al settore di affrontare al meglio le sfide del futuro della mobilità”.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Gogoro