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RM20e: il prototipo che anticipa la nuova generazione Hyundai N

Al Salone Auto di Pechino la casa coreana vuole attirare l’attenzione con un prototipo elettrico sviluppato insieme a Rimac nato all’insegna della performance: 810 cavalli e 960 Nm

Man mano la tecnologia elettrica viene guardata con meno sospetto dagli appassionati di auto più conservatori, le case prendono coraggio a realizzare prototipi elettrici in grado di dimostrare che quanto a prestazioni mettendo insieme una batteria e un motore elettrico non ce n’è per nessuno. Se questo sia un obiettivo transitorio oppure a lungo termine è un’altra questione.

Ford poche settimane aveva presentato attraverso la divisione Ford Performance la Mustang Mach-E 1400 RTR, realizzata avendo in mente il pubblico americano delle gare hot-rod. Ovvero un’audience normalmente poco attratta dalla sostenibilità e che anzi di solito è scettica o indifferente ai temi ambientali.

Con un pubblico diverso ma altrettanto interessato alle prestazioni adesso si misura Hyundai, che al Salone Auto di Pechino ha presentato il prototipo RM20e, che anticipa un possibile futuro silenzioso per la gamma sportiva N. Il simbolo N, ci ricorda la nota stampa della casa, rappresenta da un lato Namyang, ovvero la sede dal 1995 del centro ricerca e sviluppo Hyundai (con le debite proporzioni: come una Weissach in Corea del Sud).

Dall’altro la lettera richiama il Nürburgring, la sede del Centro Prove Europeo Hyundai. La stretta collaborazione tra Namyang e Nürburgring ha creato veicoli basati sull’esperienza dei tecnici Hyundai e messa alla prova sulla pista più difficile del mondo per poter accontentare i clienti che amano veramente guidare.

L’avvio della declinazione elettrica della gamma sportiva ricuce col passato, perché a partire dal 2012 Hyundai ha battezzato RM (Racing Midship) progetti basati su tecnologie per gli sport motoristici e anticamera di vetture di serie ad alte prestazioni, tutti con sigle RM numerate fino alla RM19, la Veloster N per il campionato full electric eTCR presentata all’ultimo Salone Auto di Francoforte.

Per RM20e la casa si è avviata da una base Hyundai Veloster che è stata sviluppata in collaborazione con la croata Rimac Automobili. Si tratta di validissime premesse ad un risultato di eccellenza per il prototipo presentato a Pechino.

Anzitutto perché c’è il reparto ricerca e competizioni tedesco di Hyundai dietro a quella Veloster N elettrica che ha rappresentato un benchmark per il nuovo prototipo. Inoltre i croati sono stati i rivali di Williams Advanced Engineering nell’appalto per la fornitura delle batterie del campionato internazionale turismo a cui la vettura coreana prenderà parte dal 2021. Avevano pertanto già idee molto chiare sulle esigenze di un pacco batterie in grado di affrontate sfide fuori dal comune.

Del resto il centro di eccellenza delle tecnologie elettrificate fondato da Mate Rimac non a caso è partecipato da Porsche e dalla stessa Hyundai, e di questa azienda si è parlato recentemente come futuro partner della marca luxury a tiratura limitata Bugatti.

La Hyundai RM20e è accreditata di quattro motori elettrici da 148 kW che possono esprimere complessivamente 810 CV di potenza e 960 Nm di coppia, che si traducono in un’accelerazione 0-100 km/h inferiore ai tre secondi, e sullo 0-200 km/h di 9,88 secondi, mentre la velocità è limitata a 250 km/h.

Sappiamo che dispone di un impianto elettrico a 800 volt, come è il caso di modelli gran turismo quali Porsche Taycan e Audi E-tron GT e come è stato promesso un giorno vedremo sulle Maserati della generazione Folgore. Non sono forniti invece dati su capacità e caratteristiche della batteria, peccato.

La RM20e ha uno schema tecnico con motore centrale e trazione posteriore combinando dinamica, frenata e tenuta di strada titpici di auto da corsa con la silenziosità, reattività e prontezza tipiche della tecnologia elettrica.

La partnership strategica di Hyundai in Rimac Automobili che ha facilitato lo sviluppo congiunto di prototipi a batteria (e a idrogeno) continuerà sulla piattaforma RM elettrificata, che continuerà a evolvere.

La marca non fornisce indicazioni sulla commercializzazione di ipotetiche super-sportive che derivino dalla RM20e. Ma Hyundai Motor Group ha previsto di implementare 44 modelli elettrificati entro il 2025 e quindi non è difficile che immaginare che entro metà decade uno o più modelli che riportino nell’ambito elettrico la gamma sportiva N possano attingere anche a questo prototipo, debitamente civilizzato prima di essere offerto a una clientela asiatica ed europea molto esigente.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Hyundai Motor Italia