Dalle sale del BNEF Summit 2020 spunta una Lucid Air con impianto a 900 volt
La startup diretta dall’ex-Tesla Peter Rawlinson entro fine anno produrrà i primi esemplari del modello che, per aumentare l’efficienza, monterà un impianto elettrico più ambizioso anche di quelli Porsche ed Audi
Il Summit 2020 organizzato da Bloomberg New Energy Financea San Francisco e conclusosi ieri ha offerto un palcoscenico a numerosi protagonisti della nuova mobilità sostenibile. Tra quelli che avevano novità particolarmente interessanti da comunicare c’era Peter Rawlinson, artefice del progetto della nuova Lucid Air.
Il tecnico e manager britannico, ex-progettista della Tesla Model S, ha annunciato che la startup che ora dirige, Lucid Motors, sta recuperando rapidamente terreno per arrivare alla produzione del modello elettrico di fascia alta collocato in quello che si chiama comunemente Segmento F.
La Lucid Air, per la quale la società ha aperto il libro degli ordini anche in Europa, è stata ritardata nell’uscita rispetto ai piani originali. Ma il tempo è stato all’apparenza speso bene, visto che Rawlinson promette un balzo in efficienza ed autonomia rispetto alla scheda tecnica originale svelata nell’ormai distante 2017.
Lucid al contrario di altre startup come quella di Henrik Fisker ha deciso di partire dal settore luxury per procedere in seguito con l’offerta a prezzi più abbordabili, capovolgendo la strategia scelta inizialmente e conformandosi a quella che ha finora funzionato bene, nel caso Tesla.
Peraltro fin dai suoi esordi Lucid prevedeva che lavorando sulla capacità della batteria sarebbe stata in grado di incidere in modo consistente sulle cifre dell’autonomia.
Fin dal 2017 Rawlinson & C. suggerivano che il top di gamma avrebbe potuto percorrere oltre 600 chilometri misurati con standard EPA, malgrado potenze (per le versioni bimotore) dell’ordine dei 1.000 cavalli. Caratteristiche che portano a vetture con prezzi al di sopra dei $100.000.
A San Francisco dal palco del BNEF Summit Rawlinson ha confermato che Lucid intende arrivare ad essere la prima a raggiungere le 400 miglia di autonomia, superando in volata Tesla che ha la stessa ambizione, 643 chilometri di percorrenza.
Questi traguardi sarebbero possibili da un lato attraverso gli studi sull’efficienza condotti dall’azienda “gemella” Atieva, specialista nelle batterie e fornitrice della McLaren, che a sua volta gestisce il comparto nel campionato internazionale di Formula E.
Dall’altro attraverso lo sviluppo di soluzioni che sono ancora una novità nell’auto elettrica. Se la “regina” delle vendite mondiali Tesla si affida a sistemi a 400 volt, Porsche e Audi hanno iniziato a cercare efficienza, compattezza dell’impianto e rapidità nelle ricariche grazie a sistemi a 800 volt. Con la Air si andrà oltre: Lucid annuncia un impianto a 900 volt.
Per non perdersi per strada parte dei vantaggi di impianti elettrici di bordo con queste caratteristiche, Lucid Motors avrà bisogno anche di offrire alla clientela, di una fascia abituata finora alle Mercedes Classe S o alle BMW Serie 7 (o alle Tesla Model S) una rete di ricarica all’altezza.
Rawlinson e i suoi manager per questo hanno posto le basi stringendo un accordo con la rete americana ultra-veloce Electrify America, che fa capo al gruppo Volkswagen. La clientela europea non crediamo possa fare a meno di una altrettanto diffusa, che corrisponderebbe al profilo di Ionity.
Questo tipo di scelte farebbe sembrare accantonata la possibilità di vedere a breve quei modelli Lucid ad alte prestazioni ed alta efficienza che tre anni fa l’azienda ipotizzava di offrire a partire da $60.000.
Rawlinson peraltro in una intervista col sito Electrek ha sottolineato che se dal sito produttivo che sta sorgendo nei pressi della città di Casa Grande in Arizona usciranno a fine anno modelli di lusso, attraverso i volumi raggiunti con le Air ad alte prestazioni e lunga autonomia sarà possibile realizzare prodotti e modelli più abbordabili.
Modelli che beneficeranno della tecnologia di punta ma che per far quadrare i conti per forza di cose saranno offerti con meno cavalli e meno chilometri a disposizione, ma sufficienti per gli usi più comuni, a partire da 200 miglia.
E su quei modelli potrebbero esserci pacchi batterie di capacità apparentemente modesta, non più grandi di quelli di una Zoe o una Leaf, ma in grado di assicurare eccellenti consumi: 4 o 5 miglia (6,4/8 chilometri) per kWh percorso.
First Glimpse | Production Lucid Air from Lucid Motors on Vimeo.