Per stare sulla cresta dell’onda, un’antenna nella Silicon Valley per Volkswagen Autonomy
Si stanno precisando molto rapidamente i compiti di integrazione dei veicoli e di supervisione della sicurezza per la nuova divisione Volkswagen Autonomy, con sedi e partner globali
Le giornate finali del CES 2020 hanno offerto a Volkswagen il palcoscenico appropriato per annunciare di aver rilanciato la propria antenna tecnologica in California, una base destinata a dare il proprio essenziale contributo nel tracimante settore dell’automazione.
Farà capo alla sussidiaria Volkswagen Autonomy, creata a fine 2019, e sarà basata a Belmont, sita pochi chilometri a sud di San Francisco e dove in precedenza esisteva già una sede chiamata Innovation and Engineering Center California.
Proprio quella sede era stata messa in stand by durante la rimodulazione del crono-programma sulla guida autonoma, un processo che aveva portato all’uscita di scena della star del settore Jürgen Jungwirth, noto come uno degli esperti più ottimisti e fiduciosi sulla rapidità delle applicazioni pratiche dei sistemi di guida che fanno a meno dei controlli umani.
Ma dopo quella svolta, a Wolfsburg hanno trovato un leader con un curriculum altrettanto se non più denso in Alex Hitzinger. Ora anche la sede californiana sarà rilanciata con l’ingresso di un numero di nuovi ingegneri e tecnici compreso tra i 50 ed i 100 già quest’anno. Alla Silicon Valley Volkswagen Autonomy (che ha la sede principale a Monaco di Baviera) ha in mente di aggiungere anche una sede in Cina molto presto.
Nella nota ufficiale Hitzinger, che ha all’attivo un periodo professionale in California durante la sua militanza con Apple, ha precisato l’obiettivo: “con la sussidiaria nella Silicon Valley Volkswagen Autonomy vuole attingere al più ampio panorama mondiale di talenti della tecnologia dell’automazione, e combinarlo con le nostre dimensioni globali ed otto decadi di esperienza nella produzione dei veicoli”.
Alla testata americana Autoblog Hitzinger ha precisato in che modo i ruoli della divisione da lui diretta e quello di Argo AI, la startup di Pittsburgh già controllata da Ford nel cui capitale Wolfsburg è entrata la scorsa estate, saranno chiaramente distinti: “abbiamo bisogno di pieno controllo sui sistemi perché, in quanto OEM, siamo responsabili per la sicurezza e per la loro integrazione nei nostri veicoli. È quello che farà Volkswagen Autonomy. Argo si concentrerà sui software determinanti”.
Il reparto californiano viene ritenuto un probabile protagonista dell’impegno che il gruppo tedesco ha deciso di intraprendere per adattare tecnologie ad elevata automazione al settore dei veicoli commerciali. Un obiettivo che Volkswagen condivide con l’alleata Ford, e riguardo al quale i tedeschi hanno già cominciato a porre i presupposti, anticipando durante le scorse settimane progetti sia per le consegne merci, sia riguardanti il ruolo alternativo di robo-taxi per il futuro minivan elettrico ID Buzz.