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In Cina il gruppo Volkswagen è alla ricerca di più controllo su fabbriche e batterie

Sul primo mercato delle elettriche i tedeschi vogliono controllare la joint venture con Jac Motors e si appresterebbero a entrare in società con SK Innovation per aprire un impianto di batterie

È un periodo di iperattivismo quello attuale per il gruppo Volkswagen in Cina: alla vigilia del Salone Auto di Shanghai filtrano due notizie che riguardano le ultime mosse del colosso tedesco sul primo mercato mondiale.

Il gruppo di Wolfsburg starebbe mettendo a frutto la recente apertura delle normative cinesi ai ruoli di controllo degli investitori occidentali nelle joint venture con case locali per acquistare una quota di maggioranza nel partenariato lanciato con JAC Motors per produrre veicoli elettrici, riporta stamani l’agenzia Reuters.

Volkswagen in Cina ha storici rapporti coi gruppi FAW e SAIC, ma per i veicoli elettrici, in particolare quelli a prezzi abbordabili, ha fatto partire una nuova collaborazione con l’Anhui Jianghuai Automobile Group (meglio noto come JAC Motors) che è stato essenziale anche nel rilanciare la presenza asiatica della marca catalana SEAT.

Insieme JAC e SEAT hanno iniziato a sviluppare modelli proposti con il nuovissimo marchio Sol, ma i piani prevedono un sostanziale ampliamento della gamma e il gruppo Volkswagen non sembra voler perdere tempo riguardo all’opportunità di controllare più in profondità il destino di questi progetti, a maggior ragione se si considera il ruolo importante che la marca spagnola avrà nell’introdurre in futuro veicoli elettrici a prezzi contenuti.

La stessa cosa avevano da tempo iniziato a fare le rivali premium tedesche BMW e Daimler, che rispettivamente hanno già preso il controllo del partenariato con Brilliance mentre il gruppo di Stoccarda vuole modificare in modo analogo il rapporto con BAIC.

I nuovi progetti Volkswagen non si limitano a mosse sull’azionariato, ma spaziano anche nel fondamentale settore delle batterie. La coreana SK Innovation, finora il terzo incomodo tra i due colossi LG Chem e Samsung SDI, si muove per recuperare quote di mercato nel settore delle celle di qualità per le auto elettriche, e starebbe preparando una nuova joint venture insieme proprio al gruppo tedesco e a partner cinesi.

All’agenzia Reuters un portavoce di SK Innovation ha detto che con Volkswagen e gruppi cinesi non meglio precisati la realizzazione di una fabbrica di batterie per il mercato locale è attualmente in discussione, ma non ancora confermata.

Volkswagen è uno dei principali clienti occidentali delle celle per batterie auto di SK Innovation, insieme a Daimler e al gruppo PSA: per fornirle la casa coreana sta ampliando una fabbrica in Ungheria e ne sta costruendo un’altra.

A queste si aggiungono la capacità della Corea del Sud, una nuova fabbrica del costo di $1,7 miliardi in America. Con il sito supplementare in Cina, se le notizie emerse saranno confermate, il piano a livello globale comporterà entro il 2022 investimenti per $3,95 miliardi.

Peraltro la collaborazione industriale in Cina sarebbe una novità per il gruppo di Wolfsburg: offrirebbe l’opportunità di maggior controllo nei processi, non troppo diversamente da quanto avviene nella Gigafactory di Tesla e Panasonic in Nevada.

Probabilmente proprio con un occhio allo sviluppo di una presenza più diretta nel mondo delle batterie, di recente Volkswagen ha annunciato un accordo per la fornitura a lungo termine della materia prima fondamentale: il litio.


Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen AG